L'impianto agricolo da 999 kw sarà alimentato da circa 6.000 tons / anno di sottoprodotti orticoli (scarti di broccoli e finocchi, tipici della zona) e con biomasse agricole provenienti da circa 300 ettari.
L'impianto a fonti rinnovabili produrrà energia elettrica pari al fabbisogno di più di 300 famiglie e circa 7 milioni di chilowattore termiche che verranno recuperate ed utilizzate per il post-trattamento del digestato, un concime ad alto contenuto organico.
Convertire scarti in energia naturale pregiata elettrica e termica e vendere il digestato come fertilizzante di qualità significa un valore aggiunto elevato ed un miglioramento decisivo della redditività della produzione agricola.
L’impianto a biogas della Mipa Agricola commissionato alla EnviTec Biogas sarà un punto di riferimento regionale che fornirà a numerosi agricoltori della Capitanata non solo una diversificazione valida per abbassare i costi e ammontare i ricavi dell’attività agricola, ma allo stesso tempo anche un investimento ecocompatibile, che risparmia fonti fossili, valorizza risorse locali, riduce le emissioni in atmosfera e tutela quindi l’ambiente e la natura.
'La competenza dell’EnviTec Biogas in Italia è la forza del Numero Uno in Europa', dice l’Ing. Marcello Barbato, responsabile vendite dell’EnviTec Biogas per l’Italia centrale ed il mezzogiorno. 'Il nostro impianto modulare a biogas è standardizzato, molto affidabile e tecnologicamente sicuro. E’ efficiente, con uno straordinario rendimento operativo medio del 92%. Oltre a ciò i nostri impianti si distinguono per il fatto di essere in grado di trasformare una grande diversità dell’input mix. La tecnologia innovativa EnviTec è accompagnata da un’assistenza tecnico-biologica sempre attenta e disponibile'.
'Nell’attuale periodo economico grigio scuro c’è invece chi è abituato a vedere chiaro', afferma Michele Ruberto, amministratore della Mipa Agricola s.s., 'ed è proprio con la chiarezza e con quel pizzico di positività che tutti dovremmo mostrare che abbiamo deciso di intraprendere questa ulteriore iniziativa. L’impianto di digestione anaerobica permetterà di stabilizzare il reddito delle aziende agricole per quella parte di ettari coltivata a biomassa e per un periodo certo di 15 anni. Al giorno d’oggi nessuna coltivazione offre una simile garanzia. Inoltre l’intera energia termica in esubero dall’impianto verrà utilizzata in un successivo ed innovativo processo tecnologico. In tal modo eviteremo l’immissione gratuita di calore nell’ambiente'.
Tutto ciò è in linea anche con l’obiettivo della 3A (Associazione adriatica agrienergie), della quale Michele Ruberto è socio fondatore nonché vicepresidente.
'La 3A', dice Ruberto, 'è impegnata da anni nella promozione delle energie rinnovabili nel pieno rispetto dell’ambiente e con tale progetto continua la sua opera di sviluppo settoriale nel territorio'. Aggiunge Lars von Lehmden, amministratore di EnviTec Biogas Italia srl: 'Sono molto contento del primo impianto a biogas agricolo da 1 MW in Puglia, a Foggia. Evidenzia la nostra crescita sul territorio, con progetti fra 250 kWel e 1MWel in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e ora anche in Puglia. Il nostro Know How nella realizzazione di impianti a biogas è sempre più richiesto ed un numero sempre maggiore di clienti si sta convincendo della bontà del concetto di un impianto di biogas standardizzato, modulare, ma pur sempre flessibile'.