L'iniziativa si chiama Welfare Index Pmi e ha l’obiettivo di promuovere la cultura del welfare; è promossa da Generali Italia, con la partecipazione di Confagricoltura e Confindustria.
Le aziende che hanno partecipato all'indagine sono state 2.140, appartenenti a tutti i settori produttivi (commercio, industria e agricoltura), e tutte proprie della piccola media impresa, che rappresenta l'ossatura del sistema produttivo nazionale e che occupa l’80% della forza lavoro del Paese. In totale le premiate sono state 11.
"Abbiamo partecipato all’indagine attraverso Confagricoltura - spiega Silvia Salvi, amministratore della Salvi Vivai -, e con grande piacere abbiamo appreso di aver ottenuto la seconda posizione nell'ambito agricoltura. Siamo convinti che un buon ambiente di lavoro permetta di far crescere i nostri collaboratori e conseguentemente di far crescere l'intera azienda. In questo modo siamo riusciti a mettere le basi del nostro successo, creando valore aggiunto".
Silvia Salvi, direttore dei Vivai Salvi
(Fonte immagine: © Vivai Salvi)
Salvi Vivai, una vera famiglia
"In tutti i nostri 50 anni di attività - prosegue Silvia Salvi -, abbiamo sempre voluto far sentire i collaboratori parte attiva dell’azienda come promotori d'idee e d'innovazione. Allo stesso tempo pensiamo che la discussione ed il confronto siano fattori determinanti per il miglioramento dell’azienda stessa. Mi rende particolarmente orgogliosa comunicare che molti nostri collaboratori lavorano con noi da oltre 20 anni: è come fossimo una vera e propria famiglia. Le attuali posizioni di vertice all’interno di Salvi Vivai sono infatti in gran parte occupate da collaboratori che hanno iniziato giovanissimi a lavorare in azienda e che, dopo un percorso di crescita, sono maturati fino ad arrivare ad esserne i responsabili".
“Questo premio è per noi un punto d'arrivo - conclude Silvia Salvi - ma anche un punto di partenza. Vogliamo continuare su questa strada credendo nei nostri collaboratori per un miglioramento continuo".
E proprio nell’ottica dello sviluppo e del continuo miglioramento va ricordato anche un altro importante appuntamento per l’azienda ferrarese: lo scorso 4 marzo, infatti, si sono inaugurati i nuovi magazzini della sede francese che, per rimanere in tema di anniversari, nel 2016 ha raggiunto i 25 anni di attività con naturalmente grande soddisfazione da parte di Salvi.
Presentazione del nuovo stabilimento di Salvi France
(Fonte immagine: © Vivai Salvi)
Che cos'è il Welfare Index Pmi?
La ricerca è stata condotta dalla società Innovation Team, ed ha messo in luce come il welfare aziendale sia in piena evoluzione e rappresenti uno dei temi rilevanti nel prossimo futuro.
Ad ogni azienda è stato quindi assegnato un indice, che va da 0 a 100, e che ne definisce il valore. Questo indice prende in considerazione come le aziende intervengono in ambito welfare nelle dieci principali aree: previdenza integrativa, salute, assicurazioni per i dipendenti e le famiglie, tutela delle pari opportunità e sostegno ai genitori, conciliazione del lavoro con le esigenze familiari, sostegno economico ai dipendenti e alle loro famiglie, formazione per i dipendenti e sostegno alla mobilità delle generazioni future, sicurezza e prevenzione, sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale, welfare allargato al territorio.
Un esempio del "Sistema senza scala" sviluppato dai Salvi Vivai
(Fonte immagine: © AgroNotizie)
Alcuni dati sul welfare nella Pmi
Il 45% delle aziende intervistate è attivo in almeno 4 di questi ambiti e l’11% è molto attivo in 6 o più. In generale le aree di welfare più utilizzate sono raggruppabili in tre tipologie: iniziative per la gestione del personale, welfare complementare e attività più innovative.
La dimensione aziendale risulta un fattore rilevante: maggiore è il numero dei dipendenti maggiore è la diffusione delle iniziative. A livello geografico si nota una certa differenza rispetto all'ambito di sviluppo: al Sud c'è più attenzione per le pari opportunità, il sostegno ai genitori, la sicurezza sul lavoro. Dalla ricerca emerge anche che i vincoli che frenano il welfare sono dovuti alla carenza d'informazioni chiare in merito alla modalità di attuazione.