La fragola viene coltivata in tutta Italia (dalla Sicilia al Trentino Alto Adige) con un panorama varietale piuttosto diversificato a seconda del clima delle singole aree di coltivazione. In Romagna – e a Cesena in particolare – fino agli anni ’80 la fragola ha rivestito un ruolo rilevante nel comparto agricolo, per poi subire un lento declino, in termini di superfici coltivate, che, ad oggi, si attestano a poco più di 100 ettari. Questa crisi conclamata non ha però interessato l’intero territorio nazionale: anzi in alcuni territori (Metaponto e circondario veronese) si registrano buone tenute e, in certi casi, anche incrementi delle aree produttive, sempre accompagnate da innovazioni nelle tecniche di coltivazione o identificazioni di varietà in grado di garantire l’ottimizzazione delle produzioni.
L’incontro tecnico, quindi, si pone l’obiettivo di offrire un supporto alle aziende fragolicole locali in termini di aggiornamento colturale e di difesa, al fine di mettere le basi per un rilancio del settore che si fondi su una maggior specializzazione dei produttori e su alcune procedure colturali (allungamento del calendario di raccolta, maggior protezione degli impianti), in grado di invertire la tendenza al declino che purtroppo sta interessando la fragola sul territorio romagnolo.
L’incontro tecnico sarà introdotto da Daniele Missere (Crpv) e prevede le relazioni di Gianluca Baruzzi (Cra, Unità di Ricerca per la Frutticoltura, Forlì) e di Sergio Gengotti (Astra Innovazione e Sviluppo).
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Fonte: Crpv