La produzione delle pere in Emilia-Romagna ha evidenziato nelle ultime due campagne livelli produttivi eccezionali: il 2012 infatti sarà ricordato come l’anno dalle produzioni più basse, pari a poco oltre le 400.000 tonnellate, mentre al contrario il 2011 è stata la stagione in cui si è raggiunto il record produttivo per la regione pari a poco meno di 645.000 tonnellate.

Le previsioni produttive per il 2013 elaborate a fine luglio indicano una crescita produttiva rispetto al deficitario 2012, pari al +20%. Parallelamente i quantitativi attesi per questa stagione si pongono notevolmente al di sotto dell’anno 2011 (-24%). Il livello dell’offerta stimata per il 2013 appare comunque al di sotto della media del quadriennio 2008-2011 (-7%).

A questi dati si è giunti anche valutando l’andamento delle superfici produttive che rispetto a qualche anno fa sono in calo più o meno significativo per tutte le varietà, con l’unica eccezione dell’Abate fetel.
Rispetto allo scorso anno l’Abate denota una lieve crescita, pari al +1% degli impianti in piena produzione; sono stimati invece cali che variano dal -10% della Decana, al -9% per Conference , al -4% per William, fino al -2% per Kaiser.

Nel confronto con un maggiore arco temporale è chiaro che i cali in termini di superfici diventano più importanti, soprattutto per quanto riguarda la Conference che rispetto alla media 2008-2011 vede diminuire il potenziale produttivo del 26%, così come Decana che invece si colloca sul -29%. Da sottolineare anche la diminuzione degli impianti in piena produzione di William, che sempre rispetto alla media del periodo 2008-2011, registrano un - 12%

Relativamente alle altre Regioni, si stima un aumento della produzione in Veneto dove l’offerta 2013 potrebbe posizionarsi sul +3% rispetto al 2012, ma inferiore al 2011 di quasi 20 punti percentuali.

A livello nazionale la produzione italiana è prevista su poco oltre le 740.000 tonnellate, +14% sul deficitario 2012 e -21% sull’abbondante stagione 2011 e -8% sulla media del periodo 2008-2011.

Al momento la qualità del prodotto si presenta buona, con pezzature nettamente migliori rispetto all’anno passato, caratteristiche che associate ad una produzione nella norma dovrebbe agevolare la valorizzazione delle pere.