Il mercato dei piccoli frutti è relativamente giovane, dinamico ed in continua evoluzione. Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo incremento nel consumo di questi prodotti, che da 'prodotto di nicchia' sta gradualmente ponendosi come prodotto 'pronto per l'uso' assai simile alla cosiddetta quarta gamma, quella dei prodotti preconfezionati.

Diverse ricerche di mercato evidenziano l'evoluzione degli stili di vita e le conseguenti modifiche dei consumi. Oggi il consumatore è attento alle tematiche salutistiche e del benessere più in generale. Fragole e piccoli frutti, naturalmente ricchi di nobili sostanze antiossidanti, si pongono quindi perfettamente in linea con i nuovi trend di consumo.

Lo confermano i dati presentati da Sant'Orsola in occasione della presentazione del bilancio 2007. Leader nazionale delle fragole e piccoli frutti, Sant'Orsola è un nome molto conosciuto dai consumatori come frutta fresca italiana di alta qualità. Lo conferma una recente indagine di mercato sulla notorietà del marchio. E lo confermano anche i risultati delle vendite. Rispetto all'anno precedente, il 2007 si può considerare da record: 56.528.639 euro di fatturato, + 36% rispetto all'anno precedente. Proprio il buon livello di notorietà ha consentito di mantenere i prezzi mediamente del 10% più alti rispetto alla media del mercato. In conseguenza di ciò, cresce anche il valore liquidato ai soci: 24.321.000 euro, ovvero l'11,50% in più rispetto all'anno scorso. Gli indici di bilancio ed i costi sono in linea con quelli d'altri operatori di settore. Le esigenze di commercializzazione dei prodotti, in particolare modo per quelli del settore ortofrutticolo, rendono sempre più evidente la necessità di assicurare ai clienti prodotto, servizio, logistica adeguata. Nonché garantire continuità di fornitura, fattore strategico anche nell'ortofrutta. Senza però invalidare il principio della mutualità prevalente: l'attività di vendita della frutta è svolta prevalentemente con la merce conferita dai soci. I soci trentini rappresentano l'80% dell'intera compagine sociale.

Il fatturato complessivo nel corso dell'ultimo triennio è stato in costante evoluzione: dai 39,4 milioni di euro del 2005 si è passati ai 42,2 dell'anno successivo, per approdare al boom del 2007 con 56.528.639 euro. Per quel che riguarda la distribuzione, il 35% della produzione è stata destinata ai mercati tradizionali, il 52% alla distribuzione moderna, il 13% all'estero. In dettaglio, questa la produzione conferita, cresciuta del 3% sul 2006:

 

Kg

Fragola

Fragolina

Lampone

Mora

Mirtillo

Ribes Rosso

Ribes Bianco

Ciliegia

Totale

2006

2.825.453

19.501

717.307

485.673

410.141

392.037

66.661

846.562

6.104.627

2007

2.856.525

28.919

630.963

522.388

683.014

338.248

47.857

845.976

6.294.305

Diff. % 07/06

1,10

48,29

-12,04

7,56

66,53

-13,72

-28,21

-0,07

3,11

Dai dati di bilancio risulta un aumento dei costi legati alla maggiore movimentazione di prodotto. I colli venduti nell'anno 2007 sono il 22% in più rispetto all'anno precedente.

 

La produzione: dalla Calabria al Trentino

I punti di forza di Sant'Orsola sono innanzitutto la gamma, che comprende interamente la categoria dei piccoli frutti, dalle ciliegie al ribes; molto importante anche la continuità dell'offerta 365 giorni all'anno attraverso l'affiancamento, alla produzione principale di provenienza trentina, di primizie, tardive, import e acquisizioni di prodotto. Infine la leadership dell'innovazione, grazie alla ricerca d'avanguardia.

Per questo motivo negli ultimi anni Sant'Orsola ha incluso soci produttori nella zona a sud di Verona e in Calabria, da dove arrivano le produzioni avviate con il progetto di mons. Giancarlo Bregantini.

Sul fronte delle certificazioni, Sant'Orsola ha attivato le procedure per conseguire la certificazione EurepGap. Ad oggi sono certificate 206 aziende agricole della Bassa Valsugana e della Val di Non, la sede di Zivignago e i Centri di raccolta.