Per preparare letti di semina delle colture estensive che permettano rapide e perfette emergenze, mantenendo alta la fertilità fisica e biologica dei terreni, non si può fare a meno delle minime lavorazioni.

Minime lavorazioni che ormai in molte aziende agricole hanno sostituito le costose e impegnative arature ed erpicature, destinate solo ad un utilizzo estemporaneo se ci si trova di fronte a condizioni particolari di suolo o di successione colturale.

Kverneland è un'azienda leader nel campo della minima lavorazione grazie ad una serie di attrezzature che ormai da anni sono un punto di riferimento per agricoltori e contoterzisti. Tra queste, occupano un posto d'onore Qualidisc, CLC e CTC.
 

Qualidisc, l'erpice a dischi per alte velocità di lavoro

La gamma di erpici a dischi Qualidisc, costituita da batterie di dischi che abbinano ad una elevata velocità di lavoro un taglio del suolo su tutta la larghezza di lavoro miscelando energicamente residui colturali anche abbondanti, è considerata tra le più performanti per sostituire la tradizionale aratura.
 
L'erpice a dischi Qualidisc di Kverneland
L'erpice a dischi Qualidisc di Kverneland

Modelli portati, pieghevoli e trainati con larghezze di lavoro variabili da 2,5 a 7 metri, i Qualidisc sono disponibili in due versioni: Pro e Farmer. Quest'ultimo è più leggero del 15% rispetto al primo.

La concezione costruttiva degli erpici Kverneland offre all'operatore una notevole versatilità d'uso, in condizioni di terreno sia secco sia più umido. I Qualidisc possono essere utilizzati subito dopo la trebbiatura e la trinciatura, in post-aratura in sostituzione degli erpici rotanti, nonché per l'interramento delle cover crops e la contemporanea preparazione del letto di semina in un solo passaggio.
 

Componenti esclusivi

Particolare e unico, il disco di taglio conico degli erpici KV consente di mantenere lo stesso angolo, indipendentemente dal consumo del disco. Si ottengono così un'ottima qualità di taglio anche a basse profondità (3-5 centimetri) e un'efficace penetrazione nel terreno, senza che siano necessari extra pesi sulle attrezzature.
 
Il letto di semina dopo il passaggio delle attrezzature Kverneland per la minima lavorazione
Il letto di semina dopo il passaggio delle attrezzature Kverneland per la minima lavorazione

Ciascun disco presenta uno spessore di 6 millimetri e un diametro di 600 millimetri, che consente di operare anche dove ci sono molte infestanti, eliminandole completamente subito prima di eseguire la semina. Il disco è dentellato per migliorare la penetrazione anche nei terreni più difficili e la sua rotazione, indipendentemente dalla presenza di residui.

Inoltre, i Qualidisc possono contare su deflettori laterali, che - posizionati a destra e a sinistra - controllano il flusso del terreno, contenendolo e distribuendolo in modo uniforme al fine di incrementare il livellamento. A questi si aggiunge l'erpice livellatore posteriore, che - situato tra l'ultima fila di dischi e il rullo - assicura una doppia funzione di livellamento in caso di terreni soffici e di raffinamento in caso di suoli zollosi.

Per affinare il terreno lavorato dai dischi, gli erpici possono essere equipaggiati con un rullo a gabbia singolo o doppio (per suoli di medio impasto), Actiring (leggero ma nello stesso tempo attivo con un particolare sistema a denti, ideale per terreni leggeri o di medio impasto) o Actipack (dotato di un sistema di raschiatori a coltelli tra i dischi e di coltelli regolabili in 3 posizioni diverse o escludibili).
 

CLC: il coltivatore per ogni tipo di terreno

Il CLC di Kverneland è un macchinario molto versatile disponibile in più versioni, con due o tre file di denti, in combinazione con una o due file di dischi, con accessori posteriori di diverse tipologie. Il telaio di elevata robustezza consente di applicare potenze di traino fino a 240 cavalli (modelli da 3 metri) o 350 cavalli (modelli pieghevoli da 5 metri).
 
Il coltivatore CLC di Kverneland
Il coltivatore CLC di Kverneland

 

Il punto di forza del coltivatore è il dente esclusivo Kverneland, che ha la particolarità di essere robusto ma elastico, cioè capace di flettersi a destra e a sinistra fino a 20 centimetri, riuscendo così a disimpegnarsi anche di fronte ad ostacoli di notevoli dimensioni e su terreni molto irregolari. Presenta la più alta luce libera tra tutti i concorrenti sul mercato.

La pressione del dente è tarata a 640 chilogrammi in modo tale da mantenere una stabilità eccezionale anche in condizioni di lavoro piuttosto difficili. L'effetto vibrante che il dente imprime al suolo riduce lo sforzo di traino e anche la dimensione delle zolle quando queste sono molto voluminose.

Il dente del CLC può presentare due tipi di punte: standard da 60 millimetri e reversibile oppure dotata di alette da 300 millimetri con un grande effetto miscelante ed anche esplosivo. Vasta la scelta di denti a sgancio rapido Knock-on.
 

Modularità al top su CTC

Coltivatore con larghezze di lavoro da 4,5 a 6 metri, il CTC è costruito secondo un principio modulare e basato su un telaio su cui possono essere installate sia anteriormente sia posteriormente diverse soluzioni. Tra queste, si segnalano 3 o 4 file di denti (con 3 spaziature diverse), 8 tipi di vomeri, 2 tipologie di dischi di taglio frontali e 3 tipi di rulli posteriori.

Il coltivatore di Kverneland lavora direttamente sui residui colturali e sulle infestanti emerse interrandoli e miscelandoli al meglio con il terreno, senza l'inversione della fetta di suolo. La distanza tra le file dei denti di 150 centimetri e la luce da terra addirittura di 87 centimetri impediscono ingolfamenti anche in presenza di abbondanti residui colturali.
In più, il CTC è equipaggiato con il sistema Autoreset a balestra, che garantisce ottimi risultati anche su terreni tenaci o sassosi proteggendo denti e telaio da urti o vibrazioni.

Qualidisc, CLC e CTC sono attrezzature ammesse dalla Misura 10 (Agroambiente - Lavorazioni conservative) dei Psr regionali e possono essere finanziate dalla Misura 4, espressamente dedicata all'acquisto di macchine innovative e caratterizzate da un'elevata valenza di sostenibilità ambientale.