Il maltempo e la neve stanno bloccando i lavori in campagna. Le semine e tutti i lavori preparatori sono così rimandati a condizioni meteo più favorevoli. La forte nevicata che si è abbattuta su molte zone d’Italia sta mettendo in allarme non solo gli agricoltori, ma tutti gli imprenditori agromeccanici.
"Oltre ai danni che potranno subire le colture in termini di crescita e dunque di rese – osserva Leonardo Bolis, presidente di Confai – i problemi hanno anche risvolti operativi. Le imprese di meccanizzazione agricola, infatti, impossibilitate ad entrare nei campi, stanno accumulando lavoro".
Si profila dunque un ingorgo sui tempi e le operazioni da svolgere nei campi, che hanno comunque dei tempi da rispettare, dettati dai cicli biologici e della natura.
Puntualissimi, secondo Confai, i rincari del gasolio agricolo. "La dinamica ormai non è più una sorpresa – osserva Bolis – in quanto i prezzi del carburante restano fermi quando il greggio scende di valore, mentre si impennano con una prontezza disarmante, ogni qualvolta il barile registri oscillazioni verso l’alto".
Tutto questo ha ripercussioni negative sui bilanci delle imprese agromeccaniche. "Incassiamo la parcella per i lavori in campagna con diversi mesi di distanza, anche a fine campagna – chiosa Bolis – ma il gasolio agricolo lo paghiamo alla consegna o, quando va bene, a 30 giorni dalla consegna".
Il caro-carburante incide in maniera pesante sui costi di gestione di una flotta di trattori e mezzi agricoli che svolgono oltre il 90 per cento dei lavori di raccolta e oltre il 75 per cento di tutte le altre lavorazioni.
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