La svalutazione del dollaro Usa e del dollaro canadese guida da ormai due settimane i mercati internazionali del grano duro, che restano deboli e con prezzi in calo nei valori in euro. In realtà a ben guardare i listini canadesi qualcosa si è rimesso in moto: a cominciare dal mercato all'origine, dove si registra un discreto aumento dei prezzi. In realtà a crescere molto è il prezzo all'ingrosso all'esportazione, ma il crollo dei prezzi di trasporto interni canadesi è maggiore e determina una diminuzione del prezzo Fob del Cwad dai grandi laghi canadesi in partenza dal Saskatchewan. E la svalutazione della moneta nazionale fa il resto.

 

La corsa all'aumento sui mercati canadesi è stata impressa dalla mancanza di dati certi sugli effetti della siccità sul grano duro in coltivazione, che questa settimana in Canada ha beneficiato di alcune piogge sia in Alberta che in Saskatchewan. Situazione complessa anche negli Usa, dove le condizioni delle coltivazioni sono migliorate in Nord Dakota, mentre si aggrava la situazione in Montana. Qui il prezzo Fob del Northern Durum resta ancora una volta invariato in dollari Usa, e torna a calare in euro per effetto della svalutazione del biglietto verde.

 

Intanto, continuano a calare i noli marittimi registrati dal Baltic Dry Index, anche se il sottoindice Panamax - che segnala la tendenza dei prezzi delle navi dove abitualmente si trasporta grano - appare in seppur modesta controtendenza su base settimanale.

 

In Italia il grano duro fino torna in quotazione nelle borse merci di Bologna e Milano e Roma con valori bassi, che si uniscono a Bari, Altamura e Foggia. Il non quotato resta solo nella Borsa Merci Napoli. Cali si registrano a Foggia (-5 euro) e Bari (-2 euro), mentre ad Altamura i valori tornano a salire di 2 euro. I prezzi all'origine rilevati da Ismea presentano al 2 luglio 6 piazze stabili e 4 in aumento su 10 rilevate.

 

Noli, Baltic Dry in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 2 luglio 2025, è sceso per la sesta sessione consecutiva, con un calo di circa l'1%, raggiungendo un nuovo minimo dal 3 giugno a 1.443 punti, sotto la pressione dei segmenti di navi più grandi. Su base settimanale si apprezza un calo di altri 222 punti sui 1.665 raggiunti il 25 giugno scorso (-13,4%). Tale calo settimanale è il secondo dopo tre settimane di rialzi: la settimana scorsa il Baltic aveva perso altri 209 punti su i 1.874 raggiunti il 18 giugno scorso (-11,15%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di appena 140 punti (+10,74%).

 

La ripresa dei noli delle scorse settimane era seguita all'accordo sui dazi tra Usa e Cina, che peraltro continuano le trattative. Negli ultimi giorni si sta consolidando la possibilità di un accordo anche tra Usa e Ue, ma i venti di guerra di due settimane fa hanno gelato le aspettative su una ripresa dei traffici, anche se ora giungono notizie più distensive dal Medio Oriente. L'indice al 2 luglio su base annuale perde il 30,09%, mentre la scorsa settimana erano meno pesanti (-15,22%).

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ha perso 8 punti ieri, pari allo 0,5%, attestandosi a 1.492 punti: ma su base settimanale mette a segno ancora un rialzo di 67 punti su 1.425 raggiunti il 25 giugno scorso (+4,70%).

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,50%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 1° luglio scorso cala a 646,47 punti, poco più di 6,46 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 5,89 sui 652,35 punti raggiunti lo scorso 24 giugno (-0,90%), quando si era registrato un altro calo di 2,44 punti sui 654,79 punti totalizzati il 17 giugno (-0,37%), quando si era registrato un primo calo di 3,64 punti sui 658,43 totalizzati il 10 giugno 2025 (-0,55%).

Su base settimanale, a partire dalla settimana successiva al 20 maggio, si era inizialmente osservata una notevole volatilità, pertanto da quella data non era stato immediatamente possibile tracciare una chiara linea di tendenza, che ora appare ribassista.

 

Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 17,39 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi. Mentre la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - si palesa ormai come evento superato. Rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio scorso, l'indice accusa un calo di 31,53 (-4,65%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 21,99 punti (+3,52%).

 

Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice al 1° luglio assesta il recupero a 38,9 punti (+6,40%).

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 1° luglio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 2 luglio 2025, è pari a 201,34 euro alla tonnellata, in calo di 5,20 euro alla tonnellata sulla quotazione del 24 giugno scorso valorizzata in euro al cambio del 25 giugno 2025. Il valore in euro dell'indice intanto subisce la riduzione delle quotazioni in dollari Usa, alla quale si aggiunge il peso dell'ulteriore svalutazione della moneta americana, che passa dagli 0,86 euro per un dollaro della scorsa settimana agli 0,85 euro per un dollaro di ieri.

 

Prezzi Fob canadesi calano tra 276 e 267 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 25 giugno 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 276 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 18 giugno scorso stabilità per i contratti in dollari Usa ed un ulteriore calo di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale europea.

 

Su questa piazza lo scorso 18 giugno si era ancora registrata stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 2 euro per quelli in euro valuta rispetto all'11 giugno 2025. In particolare, dal 9 aprile al 25 giugno, mentre i contratti in dollari si sono sostanzialmente mantenuti intorno ai 320 dollari alla tonnellata, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente fino calare al 25 giugno di ben 14 euro di controvalore a 276 euro alla tonnellata (-4,83%).

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 25 giugno 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 25 giugno 2025 perdono 117 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 30 giugno 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 428,73 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 3,67 sui 432,40 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 23 giugno scorso, quando si era verificato un aumento di 5,87 sui 426,53 del 16 giugno 2025. Il prezzo Fob del Cwd torna così molto vicino al valore registrato il 2 giugno, pari a 432,61 dollari canadesi alla tonnellata.

 

La diminuzione del 30 giugno segue l'aumento del 23 giugno che era però era seguito a cinque cali consecutivi del prezzo Fob del Cwad di prima qualità in partenza dalla regione dei grandi laghi canadesi, che aveva perso tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 16 giugno ben 25,51 dollari canadesi alla tonnellata (-5,64%). Ora le perdite sul 12 maggio sono pari a 23,31 dollari canadesi alla tonnellata (-5,16%).

 

La valutazione del 30 giugno 2025 risulta inoltre inferiore di 20,72 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 30 giugno scorso al cambio del 2 luglio 2025 è pari a 267,16 euro alla tonnellata, in diminuzione di 4,01 euro alla tonnellata rispetto al prezzo Fob del Cwad del 23 giugno scorso, valorizzato in euro al cambio del 25 giugno e pari a 271,17 euro alla tonnellata. Tale calo dei valori in euro riflette sia il calo del prezzo Fob in moneta canadese, sia la svalutazione della moneta canadese, passata da 0,63 euro per dollaro canadese della scorsa settimana a 0,62 euro per dollaro canadese di ieri.

 

Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione del 30 giugno al cambio del 2 luglio 2025 un calo complessivo di 32,27 euro alla tonnellata (-10,78%).

 

Prezzo Fob Usa scende a 268 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 27 giugno 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2025 è di 316 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 23 maggio scorso in avanti, quando invece si era registrato un calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari del 16 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025.

 

La quotazione del 27 giugno del Northern Durum, valorizzata al cambio del 2 luglio 2025, è pari a 268,05 euro alla tonnellata, in calo di 4,39 euro rispetto ai 272,44 euro dati dalla quotazione del 18 giugno scorso valorizzata al cambio del 25 giugno 2025. A parità di quotazioni in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, l'intero calo in euro è spiegato dalla svalutazione della moneta americana, passata da 0,86 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana a 0,85 euro per dollaro di ieri.

 

Canada, il prezzo all'ingrosso vola

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 30 giugno 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 358,25 dollari canadesi alla tonnellata, in deciso aumento di ben 18,37 dollari sui 339,88 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 23 giugno scorso, quando si metteva in evidenza un recupero di 9,18 dollari canadesi sui 330,70 fissati il 16 giugno scorso, quando si era invece verificato un brusco calo di ben 18,37 dollari canadesi rispetto ai 349,07 registrati una settimana prima, il 9 giugno 2025.

 

Il protrarsi di questi aumenti è dato dalla mancata dissipazione delle preoccupazioni per i danni da siccità, dato che, anche se la settimana scorsa è piovuto in Saskatchewan, in molti casi il livello di umidità del suolo, come meglio si vedrà oltre, non è ancora rassicurante, considerato che nelle zone vocate a grano duro è caduta molta meno acqua rispetto alle aree seminate a tenero.

 

In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato 63,93 dollari canadesi alla tonnellata fino al 30 giugno 2025 (+21,72%). Il 30 giugno scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 70,48 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di ben 22,04 sui 92,52 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 23 giugno scorso, quando pure si era verificato un calo, ma di soli 3,32 dollari sul 16 giugno 2025.


Pertanto, la diminuzione del prezzo Fob del Cwad del 30 giugno scorso di 3,67 dollari canadesi alla tonnellata è spiegato dall'aumento del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 18,37 dollari totalmente neutralizzato dalla diminuzione di 22,04 dollari dei costi di trasporto interni canadesi dagli elevatori ai porti a mezzo treni merci.

 

Canada, prezzi all'origine in aumento

Il 30 giugno 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 340,98 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di soli 0,82 dollari rispetto ai 340,16 dollari canadesi alla tonnellata del 23 giugno scorso, quando si era verificato un rialzo di 7,44 dollari canadesi sui 332,72 dollari canadesi alla tonnellata rilevati il 16 giugno scorso.

 

Tra il 5 ed il 26 maggio i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, raggiungendo in tale ultima data i 341,81 dollari canadesi alla tonnellata. Con questo ultimo rialzo, seguito ad una fase di debolezza dei prezzi, il valore raggiunto il 30 giugno continua ad avvicinarsi a quello del 26 maggio scorso, senza peraltro raggiungerlo.

 

Con il valore del 30 giugno scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 51,90 dollari (+17,95%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 46,02 dollari (-11,89%).

 

Il 30 giugno 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 318,02 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 4,87 dollari canadesi alla tonnellata rispetto ai 313,15 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 23 giugno scorso, quando si era verificato un lieve aumento di 0,46 dollari sulla settimana precedente.

 

Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, e il 30 giugno scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è comunque calato di 9,13 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 30 giugno 2025, di ripresa dei prezzi pari a 28,39 dollari (+9,80%).

 

Canada, piove, ma mancano i dati

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 30 giugno scorso "Non ci sono stati aggiornamenti sulle condizioni dei raccolti di grano duro in Saskatchewan e Alberta. La pioggia dovrebbe contribuire a stabilizzare o migliorare le condizioni. La regione sudoccidentale del Saskatchewan ha ricevuto la minore quantità di pioggia e mostra ancora alcuni deficit di umidità".

 

Va ricordato che la situazione la scorsa settimana si era aggravata, con un crollo del 22% della qualità del grano duro seminato, pervenuto al 53% di rapporto tra grano duro buono o eccellente e totalità delle coltivazioni. Mentre in Alberta solo il 56% del grano duro seminato era tra buono ed eccellente. La mancanza di dati e l'incertezza sulle condizioni dei futuri raccolti ha determinato il forte rialzo sul mercato all'ingrosso.

 

Gli analisti della Commissione, vista la situazione, sul prossimo imminente raccolto raccomandano: "Le preoccupazioni per la siccità nel Canada occidentale si sono attenuate, ma le mappe dell'umidità indicano che il raccolto di grano duro in Saskatchewan non è ancora fuori pericolo. Abbiamo esaurito il vecchio raccolto e puntiamo a vendere a termine il 25% del nuovo raccolto a 9,75-10,00 dollari per bushel". Una condizione che dovrebbe consentire ulteriori rialzi nei mercati all'ingrosso nella prossima settimana.

 

Usa, si aggravano i danni in Montana

Le condizioni del grano duro Usa non consolano La Commissione infatti annota: "Le condizioni delle coltivazioni di grano duro del Dakota del Nord sono rimaste stabili al 68% tra buono ed eccellente. Le condizioni in Montana sono ulteriormente peggiorate, con le coltivazioni in buone condizioni scese di 31 punti percentuali, attestandosi ad appena il 15%, e la categoria 'discreta' salita del 21%, al 45%. Alcune coltivazioni di grano duro sono state colpite dalle condizioni meteorologiche avverse nel Dakota del Nord. È difficile stimare l'impatto complessivo, ma ci sono foto di grano duro da poco seminato nel Dakota del Nord, decimato dalla grandine".

 

Export grano canadese verso i 5,3 milioni di tonnellate

Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantaseiesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state di sole 36.300 tonnellate. A sei settimane dalla fine della campagna di commercializzazione, il totale stagionale di 5,1 milioni di tonnellate (in aumento del 65% rispetto alla settimana 46 dell'anno scorso) è superiore alla stima delle esportazioni totali del Ministero per l'Agricoltura del Canada per la campagna di commercializzazione. E ci sono quasi 200mila tonnellate di grano duro in attesa di esportazione.

 

Canada, +3% la superficie seminata a duro

Statistics Canada ha aumentato la superficie seminata a grano duro di 165mila acri, portandola a 6,5 milioni di acri. "Questo dato riflette ora un aumento del 3% della superficie seminata ed è in linea con la nostra stima" commentano gli analisti della Commissione, che sottolineano: "Se ipotizziamo che la resa sia corretta (Statistics Canada stima una resa inferiore alla media), l'aumento della superficie aggiungerebbe 145mila tonnellate di produzione al bilancio".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 2 luglio 2025 - ha quotato per la terza volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, in diminuzione di 5 euro sulla precedente seduta del 25 giugno scorso, riportando i valori a quelli della seduta di esordio del 18 giugno 2025. Tali valori risultano parimenti uguali all'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.

 

Inoltre, le quotazioni del 2 luglio 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 32 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 45 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 2 luglio 2025 perdite per 150 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 2 luglio 2025 - ha quotato per la prima volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 270 euro alla tonnellata sui minimi e 275 euro sui massimi. Tali valori risultano in perdita di 5 euro alla tonnellata sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.

 

Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro.

 

I prezzi d'esordio della mietitura 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 42 euro alla tonnellata sui minimi e di 47 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 2 luglio 2025 perdite pari a 135 euro alla tonnellata sui minimi e a 140 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 1° luglio 2025 - per la quinta sessione consecutiva - non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale si è conclusa la campagna commerciale 2024-2025. Ultimi prezzi noti: 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025, stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio 2025.

 

A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 - pari ad una forchetta di 340-345 euro alla tonnellata - per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 27 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 1° luglio 2025 e ha rilevato per la seconda volta le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 giugno scorso.

 

Sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, si torna in parità sui minimi e si mantiene un aumento di 1 euro sui massimi. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.


Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seconda seduta della nuova produzione il 1° luglio 2025 - sono stati invece bruciati 40 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 44 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 1° luglio 2025 perdite pari a 140 euro.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 1° luglio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 1° luglio 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio scorso, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 1° luglio 2025 ha quotato per la prima volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. Si tratta di quotazioni inferiori di 2 euro sui minimi e di 9 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 1° luglio 2025 risultano in calo di 40 euro sui minimi e di 45 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 1° luglio 2025 perdite pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 115 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi. Si tratta di quotazioni superiori di 4 euro sui minimi, ma inferiori di 1 euro rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta dello scorso 10 giugno 2025. I prezzi del 1° luglio 2025 risultano in calo di 37 euro sui minimi e di 42 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 1° luglio 2025 pari a 105 euro alla tonnellata sui minimi e a 110 euro sui massimi.

Il 1° luglio scorso sono stati quotati per la prima volta a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 310 euro alla tonnellata sui minimi e 315 euro sui massimi. Si tratta di valori superiori di 5 euro sui minimi e di 1 euro sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2023, registrati nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 90 euro alla tonnellata sui minimi e 105 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 1° luglio 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 17 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 27 giugno 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato per la seconda volta il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi in aumento di 2 euro alla tonnellata sui valori della seduta di esordio del 20 giugno scorso, quando il cereale pastificabile si era attestato su una forchetta di 305-310 euro.

 

Con questi valori, la nuova produzione risulta maggiore di 2 euro dell'ultima quotazione della mietitura 2024, fissata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.

 

La quotazione del 27 giugno scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 40 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 43 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 27 giugno 2025 pari a 148 euro alla tonnellata.

 

Il 27 giugno 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 26 giugno 2025 quando ha quotato per la prima volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi, la mietitura 2025 guadagna 7 euro alla tonnellata.

 

I valori del 26 giugno 2025 risultano in calo di 35 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 26 giugno 2025 pari a 120 euro alla tonnellata.


Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 2 luglio 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 23 ed il 30 giugno 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 2 luglio 2025, danno 6 piazze stabili e 4 in aumento su 10 rilevate, mentre nella scorsa settimana si erano registrate 4 piazze in calo e 4 stabili su 8 rilevate.

 

In questa settimana tornano in scena le piazze siciliane di Palermo e Catania, con quotazioni in crescita (+1,9%) attestate a 267,50 euro alla tonnellata di prezzo medio al produttore, rilevate il 26 giugno 2025. Restano ancora fuori quotazione le piazze di Napoli, Milano e Ferrara, mentre torna Bologna: 314,50 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore, rilevato il 26 giugno e stabile sulle precedenti rilevazioni.

 

A Foggia il grano duro fino il 25 giugno ha un prezzo medio da produttore di 312,50 euro alla tonnellata, dato in crescita dell'1,6% in realtà dovrebbe essere in calo, considerato che nella scorsa rilevazione - il 18 giugno scorso - era dato a 362,50 euro alla tonnellata, un valore assolutamente superiore a qualsiasi altra valutazione di mercato. A Bari invece il prezzo medio da produttore del 23 giugno scorso è di 309,50 euro alla tonnellata, in crescita dello 0,7% sul 16 giugno, quando era pervenuto a 307,50 euro alla tonnellata. Campobasso, Ancona, Macerata, Perugia e Matera restano invece stabili.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 2 luglio 2025
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 2 luglio 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 295 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 26 giugno 2025.

 

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