I mercati internazionali del grano duro restano deboli e con prezzi in calo nei valori in euro, ma in più casi dovuti alla svalutazione del dollaro Usa e del dollaro canadese contro euro. In realtà a ben guardare i listini canadesi qualcosa si sta rimettendo in moto: a cominciare dal mercato spot all'origine, dove si registra un forte aumento. E poi, il prezzo Fob del Cwad in partenza dai grandi laghi canadesi torna ad aumentare, nonostante il calo dei costi di trasporto. In realtà a crescere di più è il prezzo all'ingrosso all'esportazione.
Questo perché la siccità non è più solo una minaccia per il raccolto di frumento duro canadese, ma qualcosa di più: nel Saskatchewan - dove si produce l'80% del grano duro canadese - la qualità delle coltivazioni di grano duro è crollata del 22% in una sola settimana, proprio a causa dell'accanirsi della mancanza di piogge su tutti gli areali vocati a questa coltura. Problemi con la siccità persistono anche negli Usa, dove in Nord Dakota e Montana piove troppo poco e peggiorano i livelli qualitativi della coltura.
Intanto, calano i noli marittimi registrati dal Baltic Dry Index, anche se il sottoindice Panamax - che segnala la tendenza dei prezzi delle navi dove abitualmente si trasporta grano - appare in controtendenza.
In Italia il grano duro fino, già tornato in quotazione la scorsa settimana a Foggia, dove ieri, 25 giugno 2025, è aumentato di 5 euro alla tonnellata, viene battuto da questa settimana anche ad Altamura e Bari: prezzi decisamente bassi. I prezzi all'origine rilevati da Ismea, presentano al 25 giugno 4 piazze stabili su 8 rilevate, mentre i cali di Ancona, Perugia, Macerata e Campobasso sono riferiti alla scorsa settimana.
Noli, Baltic Dry in calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 25 giugno 2025, è sceso di circa l'1%, attestandosi al livello più basso dal 6 giugno a 1.665 punti, dopo un aumento dello 0,4% il giorno precedente. La pressione al ribasso è venuta dal segmento delle navi di grandi dimensioni. Su base settimanale si apprezza un calo di 209 punti su 1.874 raggiunti il 18 giugno scorso (-11,15%), quando i venti di guerra avevano iniziato a rallentare la corsa al rialzo. Tale calo su base settimanale interviene dopo tre settimane di rialzi, conducendo l'indice a mantenere un incremento di 362 punti sul valore del 28 maggio scorso, quando stazionava a soli 1.303 punti (+27,78%).
La ripresa dei noli delle scorse settimane era seguita all'accordo sui dazi tra Usa e Cina, che peraltro continuano le trattative, e negli ultimi giorni era apparsa all'orizzonte la possibilità di un accordo anche tra Usa e Ue, ma i venti di guerra dello scorso fine settimana hanno gelato le aspettative su una ripresa dei traffici, anche se ora giungono notizie più distensive dal Medio Oriente. L'indice al 25 giugno 2025 su base annuale perde ancora (-15,22%), mentre la scorsa settimana le perdite erano meno pesanti (-4,44%).
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è aumentato per la terza sessione consecutiva del 3% fino a 1.425 punti. Su base settimanale l'incremento è di 47 punti rispetto ai 1.378 toccati il 18 giugno 2025.
Chicago, Future Durum Wheat Index -0,37%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 24 giugno scorso cala a 652,36 punti, poco più di 6,52 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 2,43 sui 654,79 punti raggiunti lo scorso 17 giugno (-0,37%), quando si era registrato un primo calo di 3,64 punti sui 658,43 totalizzati il 10 giugno 2025(-0,55%).
Su base settimanale, a partire dalla settimana successiva al 20 maggio, si osserva un andamento molto oscillante di questo indice, con prezzi caratterizzati da una notevole volatilità, pertanto da quella data non è per il momento possibile tracciare una chiara linea di tendenza.
Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 11,50 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi. Mentre la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - si conferma anche in questa settimana quantomeno interrotta. Rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio scorso, l'indice accusa un calo di 25,64 (-3,78%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 27,88 punti (+4,46%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice al 24 giugno assesta il recupero a 44,79 punti (+7,37%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 24 giugno scorso, valorizzata al cambio di ieri, 25 giugno 2025, è pari a 206,54 euro alla tonnellata, in calo di 2,49 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 17 giugno scorso valorizzata in euro al cambio del 18 giugno 2025. Il valore in euro dell'indice intanto subisce la riduzione delle quotazioni in dollari Usa, alla quale si aggiunge il peso dell'ulteriore svalutazione della moneta americana, che passa dagli 0,87 euro della scorsa settimana agli 0,86 euro per un dollaro di ieri.
Prezzi Fob canadesi ancora tra 278 e 271 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 18 giugno 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 278 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sull'11 giugno scorso stabilità per i contratti in dollari Usa ed un ulteriore calo di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale europea.
Su questa piazza lo scorso 11 giugno si era ancora registrata stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 1 euro per quelli in euro valuta. In particolare, dal 9 aprile all'18 giugno, mentre i contratti in dollari si sono sostanzialmente mantenuti intorno ai 320 dollari alla tonnellata, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente fino calare al 18 giugno di ben 12 euro di controvalore a 278 euro alla tonnellata (-4,14%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 18 giugno 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 18 giugno 2025 perdono 115 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 23 giugno 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 432,40 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 5,87 dollari canadesi sui 426,53 del 16 giugno scorso, quando invece si era verificato un calo di 4,31 dollari sui 430,84 registrati il 9 giugno 2025. Il prezzo Fob del Cwd torna così molto vicino al valore registrato il 2 giugno, pari a 432,61 dollari canadesi alla tonnellata.
L'aumento del 23 giugno segue cinque cali consecutivi del prezzo Fob del Cwad di prima qualità in partenza dalla regione dei grandi laghi canadesi, che aveva perso tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 16 giugno ben 25,51 dollari canadesi alla tonnellata (-5,64%). Ora le perdite sul 12 maggio sono pari a 19,64 dollari canadesi alla tonnellata (-4,34%).
La valutazione dell'11 giugno 2025 risulta così inferiore di 17,05 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 23 giugno scorso al cambio del 25 giugno 2025 è pari a 271,17 euro alla tonnellata, in aumento di 0,30 euro alla tonnellata rispetto al prezzo Fob del Cwad del 16 giugno scorso valorizzato al cambio del 18 giugno 2025.
Il così lieve aumento dei valori in euro è sostanzialmente spiegato dalla svalutazione del dollaro canadese, passato da 0,64 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana agli 0,63 euro per dollaro canadese registrati ieri.
Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione del 23 giugno al cambio del 25 giugno 2025 un calo complessivo di 28,26 euro alla tonnellata (-9,43%).
Prezzo Fob Usa cala sotto i 273 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 18 giugno 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2025 è di 316 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 23 maggio scorso in avanti, quando invece si era registrato un calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari del 16 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025.
La quotazione del 18 giugno del Northern Durum, valorizzata al cambio del 25 giugno 2025 è pari a 272,44 euro alla tonnellata, in calo di 2,02 euro alla tonnellata sulla quotazione del 13 giugno valorizzata al cambio del 18 giugno 2025 e pari a 274,46 euro alla tonnellata. A parità di quotazioni in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, l'intero calo in euro è spiegato dalla svalutazione della moneta americana, passata da 0,87 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana a 0,86 euro per dollaro di ieri.
Canada, prezzo all'ingrosso in deciso recupero
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 23 giugno 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, in recupero di 9,18 dollari canadesi sui 330,70 fissati il 16 giugno scorso, quando si era invece verificato un brusco calo di ben 18,37 dollari canadesi rispetto ai 349,07 registrati una settimana prima, il 9 giugno 2025.
Questo frettoloso recupero, se pure parziale rispetto al deciso calo della scorsa settimana è da attribuire all'aggravarsi delle condizioni delle coltivazioni di frumento duro in corso causata dal persistere di una situazione di siccità in Saskatchewan. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato 45,56 dollari canadesi alla tonnellata fino al 23 giugno 2025 (+15,48%).
Il 23 giugno scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 92,52 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,32 dollari canadesi sui 95,84 registrati il 16 giugno scorso, quando invece si era registrato un aumento di 14,07 sul 9 giugno 2025.
Pertanto, l'aumento del prezzo Fob del Cwad del 23 giugno scorso di 5,87 dollari canadesi alla tonnellata, è spiegato dall'aumento del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 9,18 dollari, parzialmente neutralizzato dalla diminuzione di 3,32 dollari dei costi di trasporto interni canadesi dagli elevatori ai porti a mezzo treni merci.
Canada, prezzi all'origine in aumento
Il 23 giugno 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 340,16 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di 7,44 dollari canadesi sui 332,72 dollari canadesi alla tonnellata rilevati il 16 giugno scorso, quando si era evidenziato un lievissimo rialzo - appena 0,09 dollari - sui 332,63 registrati il 9 giugno 2025.
Tra il 5 ed il 26 maggio i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, raggiungendo in tale ultima data i 341,81 dollari canadesi alla tonnellata. Con questo ultimo rialzo, seguito ad una fase di debolezza dei prezzi, il valore raggiunto il 23 giugno torna ad avvicinarsi molto a quello del 26 maggio scorso.
Con il valore del 23 giugno scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 51,08 dollari (+17,67%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 46,84 dollari (-12,10%).
Il 23 giugno 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 313,15 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,46 dollari canadesi alla tonnellata rispetto ai 312,69 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 16 giugno scorso, quando si era verificato un lievissimo calo di 0,09 dollari canadesi rispetto ai 312.78 del 9 giugno 2025.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, e il 23 giugno scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 14 dollari canadesi.
Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 23 giugno 2025, di ripresa dei prezzi pari a 23,52 dollari (+8,12%).
Canada, si aggravano conseguenze della siccità
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 23 giugno scorso "Le condizioni delle coltivazioni di grano duro in Saskatchewan sono crollate drasticamente (-22%) dall'ultima rilevazione, attestandosi al 53% di rapporto tra grano duro tra buono ed eccellente e totalità delle coltivazioni di grano duro (rispetto al 94% dell'anno scorso). Le aree di coltivazione del grano duro in Saskatchewan sono attualmente tra le più colpite dalla siccità". E non va meglio in Alberta, dove "La valutazione iniziale delle coltivazioni di grano duro è del 56% tra buono ed eccellente, rispetto al 76% dell'anno scorso".
Gli analisti della Commissione, vista la situazione, sul prossimo imminente raccolto raccomandano: "Le condizioni di siccità nelle zone di coltivazione del grano duro del Canada occidentale sono preoccupanti. Per ora non venderemo grano duro". Motivo per il quale è lecito attendersi a breve un ulteriore aumento dei prezzi canadesi.
Usa, si aggravano i danni in North Dakota
Le condizioni del grano duro Usa non consolano: è arrivata la pioggia, ma non abbastanza. La Commissione infatti annota: "Le condizioni delle coltivazioni di grano duro del North Dakota sono diminuite dell'8% nel corso della settimana, attestandosi al 68% tra buono ed eccellente. Le coltivazioni del Montana sono state valutato al 24% discreto e al 46% buono. L'emergenza non si allenta a causa della siccità. Negli Stati settentrionali si è verificata un po' di pioggia, ma ne occorre ancora".
Export grano canadese a 5,1 milioni di tonnellate
Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantacinquesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state consistenti, attestandosi a 107mila e 400 tonnellate. Il totale stagionale è ora di 5,1 milioni di tonnellate, in aumento del 66% rispetto allo scorso anno.
"Il Ministero dell'Agricoltura del Canada ha appena aumentato la sua stima di esportazione di 50mila tonnellate, portandola a 5,1 milioni di tonnellate" annota la Commissione, che sottolinea: "Questo dato è ovviamente troppo basso. L'offerta visibile (esclusi gli elevatori di processo) è di 350mila tonnellate. Questo, insieme al ritmo costante delle consegne, suggerisce che saremo prossimi alla nostra stima di esportazione di 5,5 milioni di tonnellate".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 25 giugno 2025 - ha quotato per la seconda volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, a 310 euro alla tonnellata sui minimi e 315 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 18 giugno scorso. Tali valori risultano parimenti in aumento di 5 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.
Inoltre, le quotazioni del 25 giugno 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 27 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 25 giugno 2025 perdite per 145 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 25 giugno 2025 - non ha quotato per la quarta seduta consecutiva il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, per il quale si è conclusa la campagna di commercializzazione 2024-2025.
Ultimi prezzi noti quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 21 e del 14 maggio 2025. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 18 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 28 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso 5 euro di valore.
Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 37 euro alla tonnellata sui minimi e di 42 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 28 maggio 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e a 135 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 24 giugno 2025 - per la quarta sessione consecutiva - non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale si è conclusa la campagna commerciale 2024-2025. Ultimi prezzi noti: 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025, stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio 2025.
A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 - pari ad una forchetta di 340-345 euro alla tonnellata - per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 27 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 24 giugno 2025 e ha rilevato per la prima volta le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 307 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi.
Sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, si apprezza un aumento di 2 euro sui minimi e di 3 euro sui massimi. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - all'esordio della nuova produzione il 24 giugno 2025 - sono stati invece bruciati 38 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 42 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 3 giugno 2025 perdite pari a 138 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 24 giugno 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 24 giugno 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 24 giugno 2025 non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento. Si dà atto delle ultime quotazioni note, suddivise per provenienze e qualificazioni e risalenti al 10 giugno scorso:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 21 euro alla tonnellata sui minimi e 24 euro sui massimi. Inoltre, i prezzi del 10 giugno 2025 risultano in calo di 33 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 10 giugno 2025 perdite pari a 103 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 321 euro alla tonnellata sui minimi e 331 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti. Tali prezzi sono il risultato di un calo di 24 euro intervenuto tra l'11 marzo ed il 10 giugno 2025. I prezzi del 10 giugno 2025 risultano in calo di 41 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 10 giugno 2025 pari a 109 euro alla tonnellata.
Il 24 giugno scorso non sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Gli ultimi valori noti di questi frumenti risalgono alla precedente seduta del 17 giugno, quando sono stati fissati a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 314 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 15 euro sui minimi e 16 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 24 giugno 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 17 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 20 giugno 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato per la prima volta il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
Con questi valori, la nuova produzione uguaglia gli ultimi prezzi del cereale pastificabile nazionale mietitura 2024, fissati il 30 maggio 2025 proprio a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
Pertanto, la quotazione di esordio della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta comunque in calo di 42 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 45 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 20 giugno pari a 150 euro alla tonnellata.
Il 20 giugno 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 19 giugno 2025 quando non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Ultimi prezzi della mietitura 2024 sono pertanto quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 29 maggio 2025. Tra il 9 gennaio - quando quotava su una forchetta di 315-320 euro alla tonnellata - e il 5 giugno 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 22 euro alla tonnellata.
I valori del 5 giugno 2025 risultano in calo di 42 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 5 giugno 2025 pari a 127 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 25 giugno 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 16 ed il 23 giugno 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 25 giugno 2025, danno 4 piazze in calo e 4 stabili su otto rilevate. La settimana scorsa, il 18 giugno 2025, erano 5 piazze stabili e 4 in calo su 9 rilevate.
In questa tornata escono di scena le piazze siciliane di Palermo e Catania, restano ancora fuori quotazione le piazze di Napoli, Milano, Ferrara e Bologna. Si segnala il rientro di Foggia e Bari, ma con prezzi molto diversi. Sulla piazza della Capitanata il frumento duro fino ha un prezzo medio da produttore di 362,50 euro alla tonnellata, assolutamente superiore a qualsiasi altra valutazione di mercato. Bari invece rientra con un prezzo medio da produttore di poco superiore alla prime quotazioni minimi di Borsa Merci: 307,50 euro alla tonnellata. I cali di Campobasso, Ancona, Macerata e Perugia sono del 16 giugno e già riportati nell'articolo della scorsa settimana.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 25 giugno 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 25 giugno 2025, nel quale risulta non quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Ultimi prezzi quelli del listino dell'11 giugno scorso: 288 euro alla tonnellata sui minimi e 293 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni dal 21 maggio 2025 in avanti.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 19 giugno 2025.
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Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione il 3 luglio 2025: sono state corrette le date da 24 giugno a 20 giugno nel paragrafo dedicato ad Altamura