Giungono ancora chiari segnali di debolezza dei prezzi dai mercati internazionali del grano duro, in attesa di informazioni più aggiornate sull'andamento dei raccolti. Si attendono notizie soprattutto delle semine in Canada, che sono complete, ma di qualità inferiore del 20% rispetto allo scorso anno, a causa dei terreni di nuovo afflitti dalla siccità in molte delle zone vocate del Saskatchewan, dove si coltiva circa l'80% del grano duro canadese. Un fenomeno che sta destando preoccupazione, ma che per il momento non sembra ancora influire sui prezzi, anche se agli agricoltori canadesi viene consigliato al momento di sospendere le contrattazioni sul raccolto 2025 per i contratti a consegna differita.
Mentre si segnala il deciso persistere della nuova ripresa dei noli marittimi, in Canada, come rileva la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, si delinea un nuovo lieve calo del prezzo Fob del Cwad in euro nonostante la stabilità del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown, causato da una pari diminuzione dei costi di trasporto interni e da un indebolimento del dollaro canadese contro euro. Valori in calo di 2 euro anche sul mercato di Toronto per il prezzo Fob del Cwad.
Dalle quotazioni rilevate dalla Us Wheat Associates per il prezzo Fob del Northern Durum, il cereale resta stabile nelle sue quotazioni in dollari Usa, ma perde ugualmente terreno per la rivalutazione dell'eurovaluta, scendendo a 275 euro alla tonnellata. Sempre a causa del dollaro debole, risulta in calo anche il future sul grano duro a Chicago espresso in euro, nonostante una lieve ripresa delle quotazioni in dollari Usa.
In Italia salgono le borse merci in pausa di quotazione tra una campagna commerciale e l'altra: non quotato il grano duro fino nelle borse merci di Foggia, Roma, Bari, Napoli e Altamura. Mentre permangono stabili i valori del frumento pastificabile a Milano e Bologna.
I prezzi all'origine rilevati da Ismea, presentano all'11 giugno 9 piazze stabili su 11 rilevate, anche se restano i cali importanti sulle restanti due: Matera e Grosseto.
Noli, Baltic Dry +16,72% in una settimana
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 11 giugno 2025, è salito di circa il 3,5%, raggiungendo il massimo dal 18 novembre 2024 a 1.738 punti, dopo un leggero calo il giorno precedente, trainato dai guadagni in tutti i segmenti di mercato. Dopo l'incremento già consistente della scorsa settimana (+14,27%), l'indice ora guadagna altri 249 punti sui 1.489 raggiunti lo scorso 4 giugno (+16,72%). Dal 28 maggio, quando l'indice si attestava a soli 1.303 punti, la crescita dell'indice fino a ieri è stata di 435 punti (+33,38%).
La ripresa dei noli, seguita all'accordo sui dazi tra Usa e Cina, che peraltro proseguono le trattative con prospettive ottimistiche, ha così ridato vigorosamente slancio al mercato dei noli, nonostante la perdurante incertezza che incombe nella trattativa su dazi e barriere non tariffarie tra il colosso americano e l'Unione Europea. Non a caso, l'indice all'11 giugno su base annuale perde il -5.34%, mentre il 4 giugno perdeva il 19,60%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è aumentato ieri del 2,9%, raggiungendo il massimo dal 12 maggio a 1.337 punti. Si registra così una crescita rispetto ai 1.145 punti del 4 giugno scorso di 192 punti (+17,77%).
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,53%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 10 giugno scorso risale a 658,43 punti, ben più di 6,58 dollari Usa per bushel, in crescita di 3,51 punti sui 654,92 registrati il 3 giugno scorso (+0,53%), quando invece si era registrato un calo di 7,98 punti sul 27 maggio 2025 (-1,20%).
Il valore raggiunto martedì scorso resta comunque più basso di 5,43 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi, ma la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - che fino alla settimana scorsa sembrava essere ormai alle spalle, potrebbe invece essere riagguantata se questo rialzo dovesse essere confermato da una conferma di inversione di tendenza nelle prossime settimane.
Rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio scorso, l'indice accusa un calo di 19,57 (-2,89%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 33,95 punti (+5,44%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice l'11 giugno assesta il recupero a 50,86 punti (+8,37%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 10 giugno scorso, valorizzata al cambio di ieri, 11 giugno 2025, è pari a 210,42 euro alla tonnellata, in calo di 0,12 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 3 giugno scorso valorizzata in euro al cambio del 4 giugno 2025 e pari a 210,54 euro alla tonnellata. In pratica, il già lieve rialzo delle quotazioni in dollari dell'indice è stato ampiamente neutralizzato dalla svalutazione della moneta Usa che, pur rimanendo intorno agli 0,87 euro per un dollaro Usa, è comunque calata di valore.
Prezzi Fob canadesi in calo in euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 4 giugno 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 281 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 21 maggio, ultime quotazioni rilevate da AgroNotizie®, stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale. Su questa piazza lo scorso 21 maggio si era ancora registrata stabilità per i contratti in dollari e un altro calo di 2 euro per quelli in eurovaluta sul 14 maggio 2025.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 4 giugno 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 4 giugno 2025 perdono 112 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 9 giugno 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 430,84 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 1,77 dollari canadesi sui 432,61 dollari registrati il 2 giugno scorso, quando si era verificato un altro calo di 0,80 dollari sui 433,41 dollari canadesi alla tonnellata rilevati il 26 maggio 2025.
Quello intervenuto il 9 giugno scorso è il quarto calo consecutivo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità, che ha perso tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 9 giugno ben 21,20 dollari canadesi alla tonnellata (-4,69%).
La valutazione del 9 giugno 2025 risulta così inferiore di 18,61 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 9 giugno scorso al cambio dell'11 giugno 2025 è pari a 274,49 euro alla tonnellata, in calo di 2,72 euro rispetto ai 277,21 euro alla tonnellata della quotazione del 2 giugno scorso valorizzata al cambio del 4 giugno 2025. Il calo in euro, largamente legato alla diminuzione delle quotazioni in dollari canadesi, è ulteriormente aggravato da una lieve svalutazione della moneta canadese, pure rimasta sempre intorno agli 0,64 euro per un dollaro canadese. Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra un calo complessivo di 24,94 euro alla tonnellata (-8,33%).
Prezzo Fob Usa cala a 275 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 6 giugno 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2025 è di 316 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 23 maggio scorso in avanti, quando invece si era registrato un calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari del 16 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025.
La quotazione del 6 giugno del Northern Durum, valorizzata al cambio dell'11 giugno 2025 è pari a 275,03 euro alla tonnellata, in calo di 1,41 euro sulla quotazione del 30 maggio scorso valorizzata al cambio del 4 giugno scorso e pari a 276,44 euro alla tonnellata. A parità di quotazioni in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, l'intero calo in euro è spiegato dalla lieve svalutazione della moneta Usa, pure rimasta intorno a 0,87 euro per un dollaro Usa.
Canada, prezzo all'ingrosso stabile
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 9 giugno 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 2 giugno scorso, quando invece si era manifestato un calo di 9,18 dollari sulla quotazione del 26 maggio, quando si era verificato un incremento di pari importo sulla quotazione del 20 maggio 2025. In pratica, dal 2 giugno scorso il prezzo all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è ritornato ai valori del 20 maggio 2025.
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 9 giugno 2025 ben 54,75 dollari canadesi alla tonnellata (+18,60%).
Il 9 giugno scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 81,77 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 1,77 sul 2 giugno 2025, quando invece si era registrato un aumento di 8,39 sul 26 maggio 2025.
Pertanto, il calo del prezzo Fob del Cwad del 9 giugno scorso di 1,77 dollari canadesi alla tonnellata, è spiegato unicamente dall'analogo calo dei costi di trasporto interni dagli elevatori ai porti a mezzo treni merci, mentre è rimasto costante il prezzo all'ingrosso all'esportazione.
Canada, prezzi all'origine stabili
Il 9 giugno 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 332,63 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 2 giugno scorso, quando invece si era verificato un brusco calo di 9,18 dollari canadesi sui 341,81 espressi dal mercato il 26 maggio scorso, quando si era realizzato un aumento di 1,58 sulla settimana ancor precedente. Tra il 5 ed il 26 maggio 2025 i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, ora tale crescita si mantiene a 4,38, segno che il mercato sente meno la scarsità di prodotto, a causa dell'avvio della mietitura nel bacino del Mediterraneo.
Con il valore del 9 giugno scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,55 dollari (+15,06%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,37 dollari (-14,05%).
Il 9 giugno 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 312,78 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulle precedenti rilevazioni del 2 giugno e del 26 maggio scorso, quando invece si era verificata una piccola riduzione di 0,64 dollari canadesi sui 313,42 registrati il 20 maggio 2025.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 9 giugno scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 14,37 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 9 giugno 2025, di ripresa dei prezzi pari a 23,15 dollari (+7,99%).
Canada, torna lo spettro della siccità ultimate le semine
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 9 giugno scorso "La semina del grano duro canadese è praticamente completata. Il primo indice di condizione del grano duro seminato nel Saskatchewan è del 75% tra buono ed eccellente. Come per il grano primaverile, questa valutazione è molto inferiore ai valori iniziali del 95% tra buono ed eccellente registrati nello stesso periodo dell'anno scorso".
Tutto questo perché, secondo il rapporto "la siccità nelle principali aree di produzione di grano duro è motivo di crescente preoccupazione". Questo fatto comporta a livello delle contrattazioni qualcosa di importante, se gli analisti della Commissione raccomandano prudenza ad esporsi: "Abbiamo esaurito il vecchio raccolto e per ora sospenderemo le vendite del nuovo raccolto". In attesa di capire se, quando e dove pioverà nelle aree vocate a grano duro del Canada, Saskatchewan in testa, perché lì si produce circa l'80% del grano canadese.
Export grano canadese a 4,9 milioni di tonnellate
Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantatreesima settimana sono state di 87mila e 100 tonnellate. Il totale stagionale di 4,9 milioni di tonnellate è ora superiore del 62% rispetto allo scorso anno e a sole 149mila tonnellate dalle previsioni di esportazione totali del Ministero dell'Agricoltura canadese per la campagna commerciale 2024-2025.
E secondo gli analisti della Commissione "Questo dato sarà evidentemente superato. Attualmente ci sono 221mila tonnellate già depositate presso gli stabilimenti di esportazione e una fornitura totale visibile di 463mila tonnellate. Le consegne sono state consistenti, con 122,2mila tonnellate. Giugno è stagionalmente uno dei mesi più lenti per le esportazioni di grano duro".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 11 giugno 2025 - non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, per la seconda sessione consecutiva, essendo giunto ormai a fine campagna di commercializzazione. Ultimi prezzi quelli dello scorso 28 maggio: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 sui massimi, stabili sui valori del 21 e 14 maggio scorsi. Dal 12 marzo al 28 maggio 2025 il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 32 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 28 maggio 2025 del frumento duro fino a Foggia sono state inferiori di 32 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 45 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 28 maggio 2025 perdite per 150 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 11 giugno 2025 - non ha quotato per la seconda seduta consecutiva il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, per il quale si è conclusa la campagna di commercializzazione 2024-2025. Ultimi prezzi noti quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 21 e del 14 maggio 2025. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 18 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 28 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso 5 euro di valore.
Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 37 euro alla tonnellata sui minimi e di 42 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 28 maggio 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e a 135 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 10 giugno 2025 - per la seconda sessione consecutiva - non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale si è conclusa la campagna commerciale 2024-2025. Ultimi prezzi noti: 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025, stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio 2025.
A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 - pari ad una forchetta di 340-345 euro alla tonnellata - per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 27 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 10 giugno 2025 e non ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Ultimi valori noti, quelli della seduta del 3 giugno 2025: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 27 maggio scorso. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio - quando quotava 318-323 euro alla tonnellata - ed il 3 giugno 2025 ha visto una perdita di valore pari a 13 euro alla tonnellata sui minimi e a 14 euro sui massimi. Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 3 giugno 2025 sono stati invece bruciati 40 euro alla tonnellata di valore sui minimi e 41 sui massimi.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 44 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 3 giugno 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 141 sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 10 giugno 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 10 giugno 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 10 giugno 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 6 maggio 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 21 euro alla tonnellata sui minimi e 24 euro sui massimi. Dal 7 gennaio al 10 giugno 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 8 euro alla tonnellata sui minimi e 11 euro sui massimi, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 10 giugno 2025 risultano in calo di 33 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 3 giugno 2025 perdite pari a 103 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 321 euro alla tonnellata sui minimi e 331 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 6 maggio 2025. Pur sopportando un calo di 24 euro tra l'11 marzo ed il 10 giugno 2025, dal 7 gennaio al 10 giugno 2025 le quotazioni di questo cereale hanno perso solo 4 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 10 giugno 2025 risultano in calo di 41 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 10 giugno 2025 pari a 109 euro alla tonnellata.
Il 10 giugno scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 314 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 15 euro sui minimi e 16 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 10 giugno 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 3 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 6 giugno 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando non è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri. Ultimi prezzi noti del cereale pastificabile nazionale risalgono al 30 maggio 2025: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 23 maggio 2025.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva al 30 maggio 2025 pari a 16 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 42 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 45 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 maggio 2025 pari a 150 euro alla tonnellata.
Il 6 giugno 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventinovesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 5 giugno 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 29 maggio 2025. Tra il 9 gennaio - quando quotava su una forchetta di 315-320 euro alla tonnellata - e il 5 giugno 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 22 euro alla tonnellata.
I valori del 5 giugno 2025 risultano in calo di 42 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 5 giugno 2025 pari a 127 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'11 giugno 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 2 ed il 9 giugno 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 11 giugno 2025, danno 9 piazze stabili e 2 in calo su 11 rilevate. Lo scorso 4 giugno erano state riscontrate 10 piazze stabili e 3 in calo su 13 rilevate. In questa ultima tornata escono di scena per fine campagna di commercializzazione le piazze di Bari, Foggia e Napoli, mentre torna in quotazione - dopo mesi di assenza - Campobasso.
Nonostante la prevalenza di piazze stabili non mancano i cali, anche rilevanti, uno in particolare riguarda Matera, che il 9 giugno 2025 scende a 300 euro di prezzo medio da produttore, un calo da 20 euro alla tonnellata (-6,3%) sulla settimana precedente, forse legato alla prima commercializzazione della mietitura 2025. Anche Grosseto subisce il 5 giugno un calo importante di 10 euro sulla settimana precedente, tanto che il grano duro fino da produttore passa di mano a 285 euro alla tonnellata. Ritorna la stabilità invece sulle piazze siciliane di Palermo e Catania, interessate da pesanti ribassi nelle scorse settimane, ora con prezzi veramente bassi: 262,50 euro alla tonnellata.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea l'11 giugno 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 11 giugno 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 288 euro alla tonnellata sui minimi e 293 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni dal 21 maggio 2025 in avanti.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 5 giugno 2025.
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