I prezzi sui mercati internazionali del grano duro danno chiari segnali di debolezza, in attesa di informazioni più compiute sull'andamento dei raccolti. Mentre si segnala una nuova ripresa dei noli marittimi, in Canada, come rileva la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, si delinea una blanda ripresa del prezzo Fob del Cwad in euro nonostante un deciso calo del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown, compensato da un aumento dei costi di trasporto interni.

 

Dopo il vistoso calo di 7 dollari alla tonnellata delle quotazioni rilevate dalla Us Wheat Associates per il prezzo Fob del Northern Durum, il cereale resta stabile nelle sue quotazioni in dollari Usa, ma perde ugualmente terreno per la rivalutazione dell'eurovaluta. In calo anche il future sul grano duro a Chicago.

 

In Italia ci si avvia con decisione alle sedute di pausa tra una campagna commerciale e l'altra: non quotato il grano duro fino nelle borse merci di Foggia, Roma e Napoli. Mentre permangono stabili i valori del frumento pastificabile a Milano, Bari, Altamura e Bologna.

 

I prezzi all'origine rilevati da Ismea dopo aver invertito la tendenza la scorsa settimana, presentano al 4 giugno 10 piazze stabili su 13 rilevate, anche se restano i cali importanti sulle restanti 3, in particolare su quelle siciliane, dove ci si appresta a quotare il frumento della mietitura 2025.

 

Noli, Baltic Dry +14% in una settimana

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 4 giugno 2025, è cresciuto per il sesto giorno consecutivo, con un rialzo di circa il 4,1%, raggiungendo un nuovo massimo dal 4 aprile scorso a 1.489 punti, trainato dalle navi più grandi. Si tratta di un vero balzo in avanti di 186 punti rispetto ai 1.303 registrati solo il 28 maggio 2025 (+14,27%), quando invece si era registrata ancora una perdita se pur contenuta su base settimanale.

 

La ripresa dei noli, seguita all'accordo sui dazi tra Usa e Cina, sembra così aver ripreso slancio, nonostante la perdurante incertezza che incombe nella trattativa su dazi e barriere non tariffarie tra il colosso americano e l'Unione Europea. In ogni caso, dal 14 maggio, quando l'indice aveva segnato 1.267 punti, l'incremento al 4 giugno è di 222 punti (+17,52%).

Il livello di 1.489 punti del 4 giugno rispetto ai 1.637 registrati lo scorso 19 marzo riporta le perdite a quota 148 punti (-9,04%) dai meno 334 punti (-20,4%) della scorsa settimana. Al contrario, sul 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 426 punti (+40,07%).

 

Un aumento di maggiore entità - pari a 523 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+54,14%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 4 giugno 2025 - su base annuale perde il 19,60%, mentre il 28 maggio scorso perdeva il 27,21%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è aumentato ieri per il secondo giorno consecutivo, con un rialzo del 3,3%, raggiungendo il massimo settimanale di 1.145 punti. Tanto non è bastato per riportare l'indice al di sopra del livello raggiunto in ribasso la scorsa settimana a 1.169 punti, rispetto al quale è ancora in perdita di 24 punti (-2,05%).

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -1,20%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 3 giugno scorso scende a 654,92 punti, quasi 6,55 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 7,98 punti (-1,20%) sui 662,90 punti del 27 maggio 2025, quando si era registrato un primo calo di 0,85 punti sul 20 maggio scorso.

Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 8,94 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi, ma la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - è ormai alle spalle, dato che non scendeva a questi livelli da fine gennaio 2025.

 

E rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio scorso, l'indice accusa un calo di 23,08 (-3,40%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 30,44 punti (+4,87%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 3 giugno assesta il recupero a 47,35 punti (+7,79%). 

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

Inoltre, la quotazione del 3 giugno scorso, valorizzata al cambio di ieri, 4 giugno 2025, è pari a 210,54 euro alla tonnellata, in calo di 4,92 euro alla tonnellata sui 215,46 euro alla tonnellata della quotazione del 27 maggio scorso, valorizzata al cambio del 28 maggio 2025. In pratica, alla diminuzione delle quotazioni in dollari si è aggiunto l'effetto riducente della svalutazione della valuta Usa contro euro, passata da 0,88 euro per un dollaro della scorsa settimana a 0,87 euro per un dollaro di ieri.

 

Prezzi Fob canadesi in lieve recupero in euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 21 maggio 2025 - manca un aggiornamento al 28 maggio - il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 283 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 14 maggio scorso stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale.

 

Su questa piazza era tornata la stabilità, ma solo in dollari, dopo il recupero di due settimane prima, che aveva registrato aumenti di 5 dollari e 8 euro rispetto ai valori rimasti stabili fino al 7 maggio dopo i cali di 15 dollari Usa e 28 euro intervenuti tra il 2 ed il 30 aprile 2025.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 21 maggio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 21 maggio 2025 perdono 110 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 giugno 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 432,61 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve calo di 0,80 dollari canadesi sui 433,41 dollari registrati il 26 maggio scorso, quando aveva accusato una perdita di 7,67 dollari sul 20 maggio 2025.

 

Quello intervenuto il 2 giugno scorso è il terzo calo consecutivo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità, che ha perso tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 2 giugno ben 19,43 dollari canadesi alla tonnellata (-4,30%). La valutazione del 2 giugno 2025 risulta così inferiore di 16,84 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 2 giugno scorso è pari a 277,21 euro alla tonnellata al cambio del 4 giugno 2025, in lieve aumento di 0,14 euro sui 277,07 conseguiti valorizzando al cambio del 28 maggio scorso la quotazione del 26 maggio 2025. In pratica, il lieve ribasso delle quotazioni in dollari canadesi del cereale pastificabile canadese è stato più che compensato dall'effetto di una lieve rivalutazione del dollaro canadese, comunque fermo intorno agli 0,64 euro per un dollaro canadese. Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra un calo complessivo di 22,22 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa cala verso i 276 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 30 maggio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2025 è di 316 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulla precedente rilevazione del 23 maggio scorso, quando invece si era registrato un calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari del 16 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025.

 

La quotazione del 30 maggio del prezzo Fob del Northern Durum, valorizzata al cambio del 4 giugno 2025 è pari a 276,44 euro alla tonnellata, in calo di 3,04 euro alla tonnellata sulla quotazione del 23 maggio valorizzata al cambio del 28 maggio e pari a 279,48 euro alla tonnellata. A parità di quotazioni del prezzo Fob del Northern Durum, l'intero calo in euro è spiegato dalla svalutazione della moneta Usa, passata da 0,88 euro per un dollaro della scorsa settimana a 0,87 euro per un dollaro di ieri.

 

Canada, prezzo all'ingrosso in calo

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 giugno 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 9,18 dollari sulla quotazione del 26 maggio, quando si era verificato un incremento di pari importo sulla quotazione del 20 maggio 2025. In pratica, negli ultimi sei giorni il prezzo all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è ritornato ai valori del 20 maggio scorso.

 

In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 2 giugno 2025 ben 54,75 dollari canadesi alla tonnellata (+18,60%).

Il 2 giugno scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 83,54 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 8,39 sul 26 maggio scorso, quando invece si era registrato un calo di ben 16,86 dollari canadesi sui 92,01 del 20 maggio 2025.

 

Pertanto, l'aumento del prezzo Fob del Cwad del 2 giugno scorso di 0,14 dollari canadesi alla tonnellata, è l'effetto congiunto di un brusco calo di 9,18 del prezzo all'ingrosso, parzialmente compensato da un aumento dei prezzi di trasporto interni dagli elevatori ai porti a mezzo treni merci di 8,39 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, prezzi all'origine spot in calo

Il 2 giugno 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 332,63 dollari canadesi alla tonnellata, in brusco calo di 9,18 dollari canadesi sui 341,81 espressi dal mercato il 26 maggio scorso, quando si era verificato un aumento di 1,58 sulla settimana ancor precedente. Tra il 5 ed il 26 maggio 2025 i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, ora tale crescita scende a 4,38, segno che il mercato sente meno la scarsità di prodotto, a causa dell'avvio della mietitura nel bacino del Mediterraneo.

 

Con il valore del 2 giugno scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,55 dollari (+15,06%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,37 dollari (-14,05%).

 

Il 2 giugno 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 312,78 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulla precedente rilevazione del 26 maggio scorso, quando invece si era verificata una piccola riduzione di 0,64 dollari canadesi sui 313,42 registrati il 20 maggio 2025.

 

Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 2 giugno scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 14,37 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 2 giugno 2025, di ripresa dei prezzi pari a 23,15 dollari (+7,99%).

 

Grano duro canadese, semine non ancora ultimate

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 giugno scorso "La semina del grano duro in Saskatchewan è completata al 93%, in aumento del 6% rispetto alla settimana precedente. Non ci sono aggiornamenti per l'Alberta, ma prevediamo che la maggior parte del grano duro sia già nel terreno". Anche perché la settimana scorsa l'Alberta aveva già raggiunto il 91% di semine delle superfici previste investite a grano duro. Nessun commento sulla qualità dei suoli.

 

Export grano canadese a 4,8 milioni di tonnellate

Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantaduesima settimana sono state di 86mila tonnellate. Il totale stagionale di 4,8 milioni di tonnellate è superiore del 59% rispetto allo scorso anno. "Le esportazioni settimanali per le restanti 10 settimane della campagna di commercializzazione devono essere di sole 23mila e 300 tonnellate per soddisfare la stima delle esportazioni del Ministero dell'Agricoltura del Canada" scrivono gli analisti della Commissione, che lasciano intendere come molto facilmente l'export 2024-2025 sia destinato a sfondare la previsione del Ministero, fissata intorno a 4 milioni e 823mila tonnellate, per giunta ridotta di 226mila e 700 tonnellate rispetto all'ultima stima nota di 5,05 milioni di tonnellate.

 

Grano duro nel mondo

Secondo gli analisti della Commissione "Si prevede che la produzione globale di grano duro sarà superiore a quella dello scorso anno. È importante sottolineare che, per il Canada, la produzione in Paesi importatori come Marocco, Algeria, Stati Uniti e Italia dovrebbe essere solida. Nel frattempo, si prevede che la Tunisia, un importante cliente della Russia, avrà un raccolto molto abbondante. Questo lascerà una maggiore fornitura russa di bassa qualità in cerca di sbocco. Il bilancio globale dipende in larga misura da un raccolto canadese solido, e le scorte molto basse in Canada accentuano l'importanza del raccolto canadese".

 

Produzione italiana sovrastimata

La raccolta è in corso in Italia. E secondo gli analisti della Commissione "Le forti condizioni meteorologiche durante il periodo di maturazione dei chicchi e la maggiore superficie seminata hanno portato l'Istat a stimare il raccolto a circa 4,3 milioni di tonnellate, in aumento del 20% rispetto al raccolto dell'anno precedente, colpito dalla siccità. Tuttavia, gli analisti locali ritengono che l'Istat stia sovrastimando il raccolto che invece prevedono a 4 milioni di tonnellate".

 

Bmti, grano duro su prezzi inferiori ad un anno fa

La newsletter Cereali di Borsa Merci Telematica Italiana di maggio 2025, pubblicata ieri, 4 giugno 2025, scrive: "Confermato ad aprile il ribasso generalizzato dei listini del grano duro nazionale iniziato nel mese di marzo. Spinti da un ulteriore rallentamento della domanda, dall'assenza di tensioni sull'offerta e da notizie positive sulla prossima raccolta, i prezzi del grano duro fino fanno segnare un -4,2% rispetto a marzo, tornando nuovamente su livelli inferiori rispetto all'anno precedente".

 

Lo scarto del Fixing nazionale camerale per il grano duro fino tra aprile 2025 e aprile 2024 è pari a meno 7,1%. Sempre secondo la pubblicazione dell'Ufficio Studi di Bmti, la discesa dei prezzi "è proseguita anche nella prima metà di maggio, con i listini posizionati intorno ai 305 euro alla tonnellata sulle principali borse merci Italiane".

 

Dall'analisi di Bmti sui mercati internazionali emerge come "anche le quotazioni del grano duro canadese (prezzo Fob del Cwad al St. Lawrence Market di Toronto) registrano una decisa diminuzione ad aprile (-3%) e un'ulteriore correzione negativa a inizio maggio. Una dinamica dettata dalla debolezza della domanda e dall'euro sempre forte sul dollaro. Le importazioni italiane di grano duro da Paesi extra Ue, nonostante un'accelerazione dei flussi nell'ultimo mese dettata dalla forte competitività delle alternative estere, risultano nel periodo 1° luglio 2024-4 maggio 2025 inferiori del 19% rispetto allo stesso periodo dell'annata 2023-2024" essendo state realizzate nell'annata ancora in corso importazioni da Paesi terzi pari a 1,75 milioni di tonnellate, contro 1,41 milioni di tonnellate della campagna 2023-2024.

 

E le prospettive a breve termine sui prezzi non sono esaltanti: "Scambi ridotti in attesa di avere maggiori informazioni sul nuovo raccolto, con la raccolta ormai al via e prospettive che al momento appaiono buone sul fronte produttivo".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 4 giugno 2025 - non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, giunto ormai a fine campagna di commercializzazione. Ultimi prezzi quelli dello scorso 28 maggio: 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 sui massimi, stabili sui valori del 21 e 14 maggio scorsi. Dal 12 marzo al 28 maggio 2025 il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 32 euro alla tonnellata.

 

Inoltre, le quotazioni del 28 maggio 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 32 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 45 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 28 maggio 2025 perdite per 150 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 4 giugno 2025 - non ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, per il quale si è conclusa la campagna di commercializzazione 2024-2025. Ultimi prezzi noti quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 21 e del 14 maggio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 7 maggio 2025. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 18 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 28 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso 5 euro di valore.

 

Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 37 euro alla tonnellata sui minimi e di 42 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 28 maggio 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e a 135 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 3 giugno 2025 non ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale può dirsi conclusa la campagna commerciale 2024-2025. Ultimi prezzi noti: 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025, stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 6 maggio 2025.

 

A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 - pari ad una forchetta di 340-345 euro alla tonnellata - per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 27 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 3 giugno 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, a 305 euro alla tonnellata sui minimi ed a 309 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 27 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 20 maggio 2025. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.

 

Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio - quando quotava 318-323 euro alla tonnellata - e il 3 giugno 2025 ha visto una perdita di valore pari a 13 euro alla tonnellata sui minimi e a 14 euro sui massimi. Dalla seduta di esordio del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 3 giugno 2025 sono stati invece bruciati 40 euro alla tonnellata di valore sui minimi e 41 sui massimi.

 

E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 44 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 3 giugno 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 141 sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 3 giugno 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 3 giugno 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 3 giugno 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 6 maggio 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 21 euro alla tonnellata sui minimi e 24 euro sui massimi. Dal 7 gennaio al 3 giugno 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 8 euro alla tonnellata sui minimi e 11 euro sui massimi, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 3 giugno 2025 risultano in calo di 33 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 3 giugno 2025 perdite pari a 103 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 321 euro alla tonnellata sui minimi e 331 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 13 maggio 2025 in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 6 maggio 2025. Pur sopportando un calo di 24 euro tra l'11 marzo ed il 3 giugno 2025, dal 7 gennaio al 3 giugno 2025 le quotazioni di questo cereale hanno perso solo 4 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 3 giugno 2025 risultano in calo di 41 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 3 giugno 2025 pari a 109 euro alla tonnellata.
     

Il 3 giugno scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 314 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 15 euro sui minimi e 16 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 3 giugno 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 3 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 30 maggio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 305 euro alla tonnellata sui minimi e a 310 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 23 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 16 maggio 2025.

 

Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva al 30 maggio 2025 pari a 16 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 42 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 45 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 maggio 2025 pari a 150 euro alla tonnellata.

 

Il 30 maggio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventottesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 29 maggio 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 22 maggio scorso, quando si era verificato un calo di altri 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 maggio scorso, quando erano scesi di altri 4 euro sulla seduta dell'8 maggio 2025. Tra il 9 gennaio - quando quotava su una forchetta di 315-320 euro alla tonnellata - e il 29 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 22 euro alla tonnellata.

 

I valori del 29 maggio 2025 risultano in calo di 42 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 29 maggio 2025 pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 4 giugno 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 26 maggio ed il 2 giugno 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 4 giugno 2025, danno 10 piazze stabili e 3 in calo su 13 rilevate. Lo scorso 28 maggio erano state riscontrate 8 piazze stabili e 5 in calo su 13 rilevate.

 

Nonostante la tendenza alla stabilità sia prevalente, permangono situazioni di calo, come in Sicilia, dove il 29 maggio a Catania e Palermo i prezzi medi da produttore del grano duro fino hanno perso un altro 1,9%, scendendo ad appena 262,50 euro alla tonnellata, 5 euro in meno a tonnellata sul 22 maggio, peraltro con il grano duro ormai sotto trebbia e con queste quotazioni forse già imputabili alla mietitura 2025. Altra piazza in ulteriore calo è quella di Grosseto, che il 29 maggio scende a 295 euro alla tonnellata, perdendo il 2,5% sul 22 maggio 2025.

A tali prezzi fanno da contraltare i valori stabili di piazze come Napoli e Matera, dove si registrano, rispettivamente il 27 maggio ed il 2 giugno, i prezzi più elevati: 324 euro alla tonnellata sulla piazza partenopea, il più elevato in assoluto, e 320 euro sulla piazza lucana.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 4 giugno 2025
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 4 giugno 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 288 euro alla tonnellata sui minimi e 293 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni del 28 e del 21 maggio scorso.


Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 29 maggio 2025.

 

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