I prezzi sui mercati internazionali del grano duro - dopo settimane di tendenza indecifrabile - danno ora un'indicazione più chiara e di segno ribassista, non più pilotata dai cambi, ma dai costi di trasporto.
Mentre si segnala la perdurante debolezza dei noli marittimi, specie nelle navi che possono trasportare grano, l'indice Panamax continua a registrare record negativi; in Canada, come rileva la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il crollo dei prezzi di trasporto interni dal distretto cerealicolo ai porti della regione dei grandi laghi ha determinato un deciso calo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità, che il 26 maggio si è attestato a 277,07 euro alla tonnellata, nonostante un rialzo dei prezzi all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown piuttosto marcato.
Sul mercato canadese i prezzi Fob del Cwad tornano in calo al St Lawrence Market di Toronto il 21 maggio scorso di 2 euro, scendendo a 283 euro, anche se in dollari le quotazioni restano stabili. E perde terreno il prezzo Fob del Northern Durum espresso in euro, che scende sotto quota 280 euro alla tonnellata, ma questa volta per un vistoso calo di 7 dollari alla tonnellata delle quotazioni rilevate dalla Us Wheat Associates.
In Italia la stabilità dei prezzi del frumento duro fino nazionale nelle borse merci stenta ancora ad affermarsi del tutto, con tre piazze rilevanti ancora in calo: su Bari perde 2 euro alla tonnellata il 27 maggio e stesso calo si registra sulle piazze di Altamura il 23 maggio e a Bologna il 22 maggio 2025.
I prezzi all'origine rilevati da Ismea dopo aver invertito la tendenza la scorsa settimana, presentano al 28 maggio 8 piazze stabili su 13 rilevate, anche se restano i cali importanti sulle restanti 5, in particolare su quelle siciliane, dove ci si appresta a quotare il frumento della mietitura 2025.
Noli, il Panamax cala ai minimi da oltre due mesi
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 28 maggio 2025, è salito di circa lo 0,3% a 1.303 punti, sostenuto dai guadagni nel segmento delle navi più grandi. Un lieve rimbalzo dopo una settimana oscillante, tanto è vero che rispetto al valore di 1.337 punti registrato il 21 maggio scorso, risulta ora in perdita di 34 punti.
La ripresa dei noli, seguita all'accordo sui dazi tra Usa e Cina, sembra così aver perso slancio, a causa dell'incertezza che incombe nella trattativa su dazi e barriere non tariffarie tra il colosso americano e l'Unione Europea. In ogni caso, dal 14 maggio, quando l'indice aveva segnato 1.267 punti, l'incremento al 28 maggio scende a soli 36 punti.
Il livello di 1.303 punti del 28 maggio rispetto ai 1.637 registrati lo scorso 19 marzo riporta le perdite a quota 334 punti (-20,4%) dai meno 300 punti (-18,33%) della scorsa settimana. Al contrario, sul 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 240 punti (+22,58%).
Un aumento di maggiore entità - pari a 337 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+34,89%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 28 maggio 2025 - su base annuale perde il 27,21%, mentre il 21 maggio scorso perdeva il 26,90%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, è calato ieri per la quinta sessione consecutiva, crollando di circa il 3% a un minimo di oltre due mesi di 1.169 punti. Tale livello fa sì che dai 1.286 punti registrati solo il 21 maggio scorso il Panamax sia in perdita di 117 punti (-9,1%).
Chicago, Future Durum Wheat Index -0,13%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 27 maggio scorso cala a 662,90 punti, quasi 6,63 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 0,85 punti (-0,13%) sui 663,75 punti registrati lo scorso 20 maggio, quando invece si era verificato il secondo di due aumenti consecutivi di 1,54 punti sul 13 maggio 2025 (+0,23%). Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 0,96 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi, ma la ripresa delineatasi fino al 20 maggio si ridimensiona dai 4,48 punti in più rispetto ai 659,27 del 9 maggio scorso (+0,68%%) ai 3,63 registrati il 27 sul 9 maggio 2025 (+0,55%).
E rispetto ai 678,00 raggiunti il 28 febbraio scorso, l'indice accusa un calo di 15,10 (-2,23%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 38,42 punti (+6,15%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 27 maggio assesta il recupero a 55,33 punti (+9,11%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 27 maggio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 28 maggio 2025, è pari a 215,46 euro alla tonnellata, in aumento di 0,51 euro alla tonnellata sui 214,95 euro alla tonnellata della quotazione del 20 maggio scorso valorizzata al cambio del 21 maggio 2025. L'aumento pur lieve del valore in euro è spiegato da una rivalutazione del biglietto verde, pur contenuta e rimasta intorno a 0,88 euro per un dollaro Usa tra 21 e 28 maggio 2025, tale comunque da neutralizzare completamente la lievissima flessione dell'indice, intervenuta tra il 20 ed il 27 maggio 2025.
Prezzi Fob canadesi calano in euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 21 maggio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 283 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 14 maggio scorso stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale.
Su questa piazza torna dunque la stabilità, ma solo in dollari, dopo il recupero della scorsa settimana, che aveva registrato aumenti di 5 dollari e 8 euro rispetto ai valori rimasti stabili fino al 7 maggio dopo i cali di 15 dollari Usa e 28 euro intervenuti tra il 2 ed il 30 aprile 2025.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 21 maggio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 21 maggio 2025 perdono 110 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 26 maggio 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 433,41 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di 7,67 dollari canadesi sul 20 maggio scorso, quando aveva accusato un primo rilevante ribasso di 10,96 dollari sul 12 maggio 2025.
Con questa ulteriore caduta, il prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul mercato dei grandi laghi perde 18,63 dollari canadesi alla tonnellata rispetto ai 445,69 raggiunti solo il 5 maggio 2025, data dell'ultimo rialzo. E si registra un calo di 34,58 dollari canadesi rispetto ai 467,99 spuntati solo il 7 aprile 2025.
La valutazione del 26 maggio 2025 risulta così inferiore di 16,04 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 26 maggio 2025 è pari a 277,07 euro alla tonnellata al cambio del 28 maggio 2025, in ulteriore calo di 3,21 euro alla tonnellata sui 280,28 euro conseguiti valorizzando al cambio del 21 maggio scorso la quotazione del 20 maggio 2025. Nella scorsa settimana, la perdita era stata di 8,35 euro alla tonnellata. E rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra un calo complessivo di 22,36 euro alla tonnellata.
L'ultimo calo della valutazione in euro del prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi canadesi è il risultato congiunto della diminuzione delle quotazioni espresse in dollari canadesi e da una lieve rivalutazione del dollaro canadese, rimasto comunque nelle ultime cinque settimane sempre intorno agli 0,64 euro per dollaro canadese.
Prezzo Fob Usa cala sotto i 280 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 23 maggio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2025 è di 316 dollari Usa alla tonnellata, in calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari del 16 maggio scorso, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025.
La quotazione del 23 maggio del prezzo Fob del Northern Durum, valorizzata al cambio del 28 maggio 2025 è pari a 279,48 euro alla tonnellata, in calo di 5,11 euro alla tonnellata sulla quotazione del 16 maggio che valorizzata al cambio del 21 maggio 2025 era di 284,59 euro alla tonnellata, quando aveva subìto un primo calo di 3,46 euro, legato alla svalutazione del dollaro. Nell'ultima settimana, invece, il ribasso della quotazione in euro è strettamente correlato al calo del valore del prezzo Fob in dollari Usa, cui si è aggiunta una lieve rivalutazione del biglietto verde, comunque rimasto intorno agli 0,88 euro per dollaro Usa.
Canada, prezzo all'ingrosso in aumento
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 26 maggio 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 358,25 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,18 dollari canadesi sulla quotazione di 349,07 dello scorso 20 maggio 2025, quando si era verificato un calo di pari entità sulla settimana ancora precedente.
In pratica, negli ultimi sei giorni il prezzo all'ingrosso sulla piazza di Rosetown ha riguadagnato la perdita del 20 maggio, tornando esattamente allo stesso prezzo già registrato tra il 5 ed il 12 maggio scorsi: 358,25 dollari canadesi alla tonnellata. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 26 maggio 2025 ben 63,93 dollari canadesi alla tonnellata (+21,72%).
Il 26 maggio scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 75,15 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di ben 16, 86 dollari canadesi sui 92,01 del 20 maggio, quando si era registrato un primo calo di 1,78 sui 93,79 dollari registrati il 12 maggio 2025.
Pertanto, il calo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 7,67 dollari canadesi alla tonnellata è stato determinato dall'aumento del prezzo all'ingrosso di 9,18 dollari canadesi largamente neutralizzato dal calo dei costi di trasporto per 16,86 dollari.
Canada, prezzi all'origine spot in tensione
Il 26 maggio 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 341,81 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore aumento di 1,58 dollari canadesi sui 340,23 raggiunti il 20 maggio scorso, quando si era verificato un altro piccolo aumento di 0,17 dollari sul 12 maggio. Tra il 5 ed il 26 maggio 2025 i prezzi spot sono cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, segno che la scarsità prima del nuovo raccolto inizia a farsi sentire.
Con il valore del 26 maggio scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 52,73 dollari (+18,24%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 45,19 dollari (-11,68%).
Il 26 maggio 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 312,78 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 0,64 dollari canadesi sui 313,42 registrati il 20 maggio scorso, quando si era verificato un aumento di 6,12 dollari canadesi sui 307,30 registrati il 12 maggio 2025.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 26 maggio scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è così calato di 14,37 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 26 maggio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 23,15 dollari (+7,99%).
Grano duro canadese, semine quasi complete
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 26 maggio scorso "L'87% delle superfici previste investite a grano duro nel Saskatchewan sono state seminate. Il 91% delle superfici previste investite a grano duro in Alberta è stato seminato". Nessun commento sulla qualità dei suoli.
Grano duro canadese, le esportazioni chiuderanno a 5,05 milioni di tonnellate
"Per la campagna commerciale 2024-2025, il Ministero dell'Agricoltura del Canada ha aumentato le esportazioni previste di grano duro di 50mila tonnellate, portandole a 5,05 milioni di tonnellate, in aumento del 42% rispetto all'annata precedente. Le scorte finali sono state stimate inferiori a 450mila tonnellate, in aumento del 10% rispetto al livello molto basso della campagna 2023-2024" affermano gli analisti della Commissione.
Raccolto grano canadese, previsioni contrastanti
Sempre per il Ministero dell'Agricoltura del Canada, citato dagli analisti della Commissione, "per la campagna commerciale 2025-2026, l'unica variazione è stata la diminuzione di 50mila tonnellate nelle scorte iniziali. Le scorte finali per il 2025-2026 dovrebbero ora essere di 500mila tonnellate, in aumento dell'11% rispetto al 2024-2025".
"Continuiamo a ritenere - scrivono gli analisti della Commissione - che la stima di 6,4 milioni di acri investiti del Ministero dell'Agricoltura del Canada (invariata rispetto al 2024-2025) sia troppo bassa. La nostra stima attuale è di 6,5 milioni di acri. Ciò produrrebbe un raccolto di 5,8 milioni di tonnellate (in aumento del 2% rispetto all'anno precedente), ovvero 400mila tonnellate in più rispetto alle stime del Ministero". Ma la differenza "è in gran parte compensata dalle esportazioni: il Ministero dell'Agricoltura canadese prevede un calo delle esportazioni del 9%, mentre noi per il 2025-2026 registriamo una diminuzione delle esportazioni solo del 2% (su base annua) in questo momento" sottolineano gli analisti della Commissione.
Export grano canadese a 4,7 milioni di tonnellate
Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantunesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state di 111mila e 300 tonnellate. La maggior parte di queste è stata spedita dal fiume San Lorenzo. Le esportazioni da inizio anno ammontano ora a 4,7 milioni di tonnellate, in aumento del 61% rispetto allo scorso anno.
Grano duro nel mondo
Il nuovo raccolto si avvicina rapidamente. "Le coltivazioni di grano duro nella Sicilia occidentale sono quasi pronte per la raccolta, con quasi due settimane di anticipo rispetto al normale" sottolineano gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan.
"La produzione globale di grano duro - aggiungono - sarà superiore a quella dell'anno in corso. Anche la domanda sarà più forte, ma di quanto migliore dipenderà dai raccolti nei Paesi importatori. Si prevede che le importazioni rimarranno robuste, ma i Paesi importatori ne saranno meno dipendenti. Il Canada dovrà essere prudente e vendere quando possibile".
Produzione italiana in aumento
Secondo le prime previsioni - presentate il 14 maggio scorso a Foggia, nell'ambito dell'edizione 2025 dei Durum Days - la produzione nazionale di grano duro, per l'annata agraria 2024-2025, è stimata in oltre 4,2 milioni di tonnellate, un dato superiore di circa il 20% rispetto al 2024 e del 12% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. L'aumento della produzione è legato sia all'espansione delle superfici coltivate, che sono in crescita del 9,5% a livello nazionale secondo i dati Istat (1,28 milioni di ettari rispetto ad 1,17 dello scorso anno), sia alle condizioni particolarmente favorevoli in Sicilia, Basilicata e parte della Puglia.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 28 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 305 euro alla tonnellata sui minimi e a 310 sui massimi, stabile sui valori del 21 e 14 maggio scorsi, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 maggio, quando invece i prezzi si erano tenuti stabili sulla ancor precedente seduta del 30 aprile 2025. Dal 12 marzo scorso il cereale pastificabile sulla piazza di Foggia ha perso ben 32 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 32 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 45 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 28 maggio 2025 perdite per 150 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 28 maggio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 21 e del 14 maggio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 7 maggio scorso, quando invece si era tenuto stabile sulla seduta del 30 aprile 2025. Dal 19 marzo, il cereale pastificabile ha perso sulla piazza di Roma 18 euro alla tonnellata, mentre dall'8 gennaio al 28 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma ha perso 5 euro di valore.
Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 37 euro alla tonnellata sui minimi e di 42 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 28 maggio 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e a 135 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 27 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 6 maggio scorso, quando si era riscontrata stabilità sulla seduta del 29 aprile 2025.
A seguito dei recenti cali, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato a valori inferiori a quelli del 17 dicembre 2024 - pari ad una forchetta di 340-345 euro alla tonnellata - per 17 euro sui minimi e 20 euro sui massimi. La quotazione di 323-325 euro del 27 maggio è inferiore di 37 euro sui minimi e di 40 sui massimi a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 27 euro sui minimi e 30 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 142 euro sui minimi e 155 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 27 maggio 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, a 305 euro alla tonnellata sui minimi ed a 309 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 20 maggio scorso, quando invece i prezzi si erano tenuti stabili sulla ancor precedente seduta del 13 maggio scorso, quando invece si era registrato un calo di 1 euro sui minimi e di 2 euro sui massimi sulla seduta del 6 maggio 2025. Al 27 maggio, complessivamente, il frumento duro fino su Bari ha perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio - quando quotava 318-323 euro alla tonnellata - e il 27 maggio 2025 ha visto una perdita di valore pari a 13 euro alla tonnellata sui minimi e a 14 euro sui massimi. Dalla seduta di esordio del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 27 maggio 2025 sono stati invece bruciati 40 euro alla tonnellata di valore sui minimi e 41 sui massimi.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 44 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 141 sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 27 maggio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 27 maggio 2025 non è stato quotato. Nella seduta del 6 maggio si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025, quando invece si era registrata stabilità sul 15 aprile 2025 sui valori di 320-325 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 27 maggio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 6 maggio 2025. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 21 euro alla tonnellata sui minimi e 24 euro sui massimi. Dal 7 gennaio al 27 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale sono finite al di sotto di 8 euro alla tonnellata sui minimi e 11 euro sui massimi, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Inoltre, i prezzi del 27 maggio 2025 risultano in calo di 33 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 27 maggio 2025 perdite pari a 103 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 321 euro alla tonnellata sui minimi e 331 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 6 maggio 2025. Pur sopportando un calo di 24 euro tra l'11 marzo ed il 27 maggio 2025, dal 7 gennaio al 27 maggio 2025 le quotazioni di questo cereale hanno perso solo 4 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 27 maggio 2025 risultano in calo di 41 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 27 maggio 2025 pari a 109 euro alla tonnellata.
Il 27 maggio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 314 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando si era manifestato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 6 maggio 2025. Dal 7 gennaio scorso - quando quotavano 320-330 euro alla tonnellata - questi frumenti risultano in calo di 15 euro sui minimi e 16 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 106 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 27 maggio 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute del 20 e del 13 maggio scorso, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti risultano aver perso 35 euro alla tonnellata fino al 27 maggio 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 23 maggio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 305 euro alla tonnellata sui minimi e a 310 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 16 maggio scorso, quando invece era risultato stabile sulla ancor precedente seduta del 9 maggio scorso, quando si era verificato un calo di altri 2 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 maggio 2025.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - a causa dei recenti cali - una diminuzione complessiva al 23 maggio 2025 pari a 16 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 42 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 45 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 23 maggio 2025 pari a 150 euro alla tonnellata.
Il 23 maggio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventisettesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 22 maggio 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi, in calo di altri 2 euro sulla precedente seduta del 15 maggio scorso, quando erano scesi di altri 4 euro sulla ancor precedente seduta dell'8 maggio 2025. Tra il 9 gennaio - quando quotava su una forchetta di 315-320 euro alla tonnellata - e il 22 maggio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha così perso 22 euro alla tonnellata.
I valori del 22 maggio 2025 risultano in calo di 42 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 22 maggio 2025 pari a 127 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 28 maggio 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 19 ed il 26 maggio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 28 maggio 2025, danno 8 piazze stabili e 5 in calo su 13 rilevate. Lo scorso 21 maggio erano state rilevate 7 piazze stabili e 6 in calo su 13 rilevate.
Nonostante la tendenza alla stabilità sia prevalente, permangono situazioni di calo, come in Sicilia, dove il 22 maggio a Catania e Palermo i prezzi medi da produttore del grano duro fino hanno perso un altro 1,1%, scendendo ad appena 267,50 euro alla tonnellata, peraltro in una fase vicina alla quotazione della mietitura 2025. A tali prezzi fanno da contraltare i valori stabili di piazze come Napoli e Matera, dove si registrano, rispettivamente il 20 ed il 26 maggio, i prezzi più elevati: 324 euro alla tonnellata sulla piazza partenopea, il più elevato in assoluto, e 320 euro sulla piazza lucana.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 28 maggio 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 28 maggio 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 288 euro alla tonnellata sui minimi e 293 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni del 21 maggio scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 22 maggio 2025.
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