I mercati internazionali del grano duro fino confermano la prudente tendenza rialzista che aveva preso piede da alcune settimane, ora spinta ulteriormente dal recente rialzo del dollaro Usa e dall'aumento di 15 dollari alla tonnellata del prezzo Fob del Northern Durum, in partenza dai porti Usa dalla regione dei grandi laghi, che si è portato a 320 dollari alla tonnellata. Ma in Italia i prezzi non si accodano ai tradizionali rincari autunnali nordamericani per evidente buona presenza di prodotto estero sul territorio.

 

Peraltro, in Canada sul mercato di St. Lawrence a Toronto l'aumento del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sembra essersi fermato il 30 ottobre scorso, con i contratti in dollari stabili e quelli in eurovaluta in calo, ma di solo un euro, mentre non giungono notizie dirette dalla Commissione per lo sviluppo del grano del Saskatchewan. Si tiene in una condizione di quasi stabilità l'indice dei Future sul Durum a Chicago, mentre appaiono in timidissima ripresa i noli marittimi dedicati al settore.

 

Sul fronte delle esportazioni, permane però il blocco in Turchia, che presenta prezzi interni troppo elevati per il permanere del divieto ad importare grano duro russo almeno fino a tutto dicembre, mentre continua con regolarità il flusso di frumento duro dal Canada.

 

Intanto il mercato in Italia - in controtendenza - langue: prezzi fermi per il frumento duro fino nazionale a Foggia, Roma, Bari, Milano e Bologna, mentre si registra un ulteriore pesante calo a Napoli. Sul fronte delle quotazioni dei frumenti esteri, si registra stabilità a Milano sia sui comunitari che sui non comunitari ed un crollo di 30 euro a Bari sul Canadese di prima qualità. Venerdì scorso ferma la Borsa di Altamura per la coincidenza con la festività di Ognissanti.
Tra le quotazioni all'origine osservate da Ismea, si segnalano tre cali a Palermo, Catania e Napoli e stabilità nelle altre dieci piazze rilevate.

 

Noli in parziale recupero

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 6 novembre 2024 - è salito per il secondo giorno consecutivo dell'1,6% portandosi a quota 1.427, livello più elevato delle ultime due settimane, trainato dal segmento di navi di dimensioni maggiori. Rispetto al 30 ottobre scorso, quando era sceso fino a 1.395 punti, il Baltic recupera così 32 punti.

 

L'indice con tale valore risulta comunque essere in perdita di 18 punti sui 1.445 raggiunti il 23 ottobre scorso, quando aveva perso 231 punti sui 1.676 raggiunti il 16 ottobre 2024. Dal 25 settembre, quando il Baltic era ancora attestato a 2.016 punti, le perdite al 6 novembre 2024 sono pari a 589 punti (-29,22%). Così l'indice - al 6 novembre 2024 - su base annuale perde l'8,47 mentre il 30 ottobre scorso perdeva il 4,39%.

 

In calo durante la settimana trascorsa l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è sceso di 6 punti a 1.185 punti, calando comunque di altri 17 sui 1.202 punti toccati il 30 ottobre scorso.

 

Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 667 punti o del 31,85% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 6 novembre 2024. E la stessa fonte sottolinea che il mercato è ora atteso scendere ancora su livelli di poco più bassi a breve per poi perdere ancora più quota a medio termine: "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.340,93 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.165,73 tra 12 mesi", confermando così la previsione della scorsa settimana.


Chicago, Future Durum Wheat Index +0,02%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 5 novembre 2024 registra un modesto aumento su base settimanale di 0,13 punti base sul 29 ottobre scorso (+0,02%), fino a 643,23 punti, poco più di 6,43 dollari per bushel. Nella scorsa settimana si era dato conto erroneamente di un rialzo riferito al 29 ottobre fino a 645,69 punti base, in realtà tale picco era stato si raggiunto, ma il 24 ottobre, dopo 3 settimane di rialzi ed il 29 ottobre si era verificato in realtà un calo fino a 643,10.

 

Resta il fatto che il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha così messo a segno un recupero di ben 18,75 punti (+3%). È questa senza dubbio l'attuale linea di tendenza: certamente rialzista, ma con incrementi graduali e contenuti.

 

Rispetto al recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 5 novembre porta il recupero a +35,66 punti (+5,87%).


E appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.


Inoltre, la quotazione del 5 novembre, al cambio del 6 novembre, è pari a 220,07 euro alla tonnellata, con il cambio a 0,93 euro per un dollaro Usa. A parità di cambio, la quotazione del 22 ottobre, pari a 640,52 punti, valeva il 23 ottobre 217,09 euro alla tonnellata. Pertanto si registra tra questa due date una crescita di 2,98 euro alla tonnellata.

 

Prezzi Fob, quasi fermi in Canada

La Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan in questo inizio di settimana non ha pubblicato un nuovo rapporto, pertanto non si darà conto del prezzo Fob del grano Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi, del prezzo all'ingrosso all'esportazione, dei prezzi all'origine e dell'export basis.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 30 ottobre 2024, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 330 dollari Usa e di 305 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 23 ottobre stabilità sui contratti denominati in dollari Usa e una diminuzione di un solo euro per i contratti in eurovaluta.


In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 30 ottobre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 95 dollari e 88 euro alla tonnellata.


Il prezzo Fob Usa sale a 320 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 1° novembre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna dicembre 2024 è di 320 dollari Usa alla tonnellata, in crescita di 15 dollari sulle precedenti quotazioni rimaste stabili dal 20 settembre scorso fino al 25 ottobre 2024.

 

Il 20 settembre 2024 si era verificato un altro aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024. In questa ultima data si era verificato un drastico calo di 35 dollari dalla precedente quotazione di 325 dollari, confermata sin dal 21 giugno 2024.


La quotazione del 1° novembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 6 novembre è pari a 298,07 euro alla tonnellata, in crescita di 16,34 euro sulla quotazione del 25 ottobre scorso (305 dollari Usa alla tonnellata), valorizzata al cambio del 30 ottobre 2024. Ad alimentare questo incremento, oltre all'aumento in valore assoluto del prezzo Fob del Northern Durum in dollari, anche il cambio, passato da 0,92 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana al valore di 0,93 di ieri sera.


Turchia, prezzi troppo alti per esportare

Il Tmo ha pubblicato i prezzi di vendita del grano duro di prima qualità di novembre 2024 per i produttori di pasta e bulgur per un controvalore oscillante tra i 336 ed i 345 dollari Usa alla tonnellata.

 

Le importazioni di grano duro in Turchia sono vietate fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di ulteriore proroga. Considerati gli attuali prezzi locali del grano duro, il prezzo di vendita Fob dai porti di Iskenderun e Mersin del grano duro turco non potrebbe essere inferiore a 350-355 dollari Usa, stando alle nostre fonti turche.

 

In queste condizioni di prezzo, attualmente esportare grano duro dalla Turchia non sembra fattibile, poiché il grano duro turco farebbe fatica a competere. Per esempio, nella recente gara d'appalto della Tunisia le offerte turche si sarebbero attestate almeno a 350-360 dollari Usa alla tonnellata - prezzi Cif. Da ricordare, come già riportato la scorsa settimana, che il Governo tunisino ha ritenuto troppo alte quotazioni di 351-357 dollari Usa alla tonnellata, annullando la gara di acquisto.

 

Allo stesso modo, il grano duro canadese ha maggiori possibilità di competere con il mercato italiano rispetto al nostro grano duro.

 

Infine, a differenza dell'anno scorso, le esportazioni di grano duro dalla Turchia quest'anno non dovrebbero superare le 750mila tonnellate (attualmente circa 450mila tonnellate). L'anno scorso, questa cifra, inclusi i carichi Tmo di maggio-giugno 2024, era vicina a 1,7 milioni di tonnellate.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 6 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 9 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un rialzo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 2 ottobre, quando le quotazioni avevano subìto il secondo rialzo consecutivo di 2 euro alla tonnellata. Dal 18 settembre, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 6 novembre si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 10 euro alla tonnellata.


Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 17 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 30 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 6 novembre 2024 perdite per 135 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 6 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 30 ottobre, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sui valori del 23 ottobre, quando invece aveva mostrato stabilità dal 9 ottobre 2024. Dal 25 settembre al 6 novembre 2024 il grano duro fino sulla piazza di Roma conferma guadagni complessivi per 2 euro alla tonnellata.


Ma tra il 3 luglio ed il 6 novembre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 13 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 282-287 euro. Mentre, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 30 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 6 novembre 2024 perdite pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 5 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi sulla precedente seduta del 29 ottobre, quando si erano verificati cali di pari importi sia sui minimi che sui massimi sulla ancor precedente seduta del 22 ottobre 2024.


Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 15 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi.

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 5 euro sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 5 novembre 2024 perdite pari a 120 euro sui minimi e 130 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 5 novembre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile su tali valori dal 15 ottobre 2024 in avanti, quando si era verificato un aumento di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'8 ottobre 2024.

 

Al 5 di novembre pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 10 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024.


Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 5 novembre sono stati invece bruciati 25 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 29 euro alla tonnellata.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 5 novembre 2024 perdite pari a 125 euro.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 5 ottobre è stato fissato a 371 euro alla tonnellata sui minimi ed a 376 euro sui massimi, in drastico calo di ben 30 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 ottobre, quando invece si era tenuto stabile sulla ancor precedente seduta del 22 ottobre 2024 sui valori di 401-406 euro alla tonnellata.

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 144 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 5 novembre 2024 è stato quotato a 327 euro alla tonnellata sui minimi e 337 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 15 ottobre in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 10 euro sulla ancor precedente seduta dell'8 ottobre scorso.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 5 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 5 novembre perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 29 ottobre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.

Il 5 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori stabili sulle precedenti sedute dall'8 ottobre in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre che chiudeva così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.


I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 5 novembre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Lo scorso venerdì 1° novembre 2024, coinciso con la festività di Ognissanti, la seduta di borsa non si è tenuta, pertanto l'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 25 ottobre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024.


Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 327 euro alla tonnellata sui minimi e a 332 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 18 e dell'11 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla quotazione del 4 ottobre scorso. In quest'ultima data si era registrato un ulteriore incremento di 2 euro alla tonnellata sulla quotazione del 27 settembre scorso, quando si era registrata un'altra crescita di 3 euro sulla quotazione del 20 settembre 2024. Dal 13 settembre al 25 ottobre 2024 le quotazioni sono complessivamente aumentate di 12 euro alla tonnellata.

 

Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 20 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 23 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 ottobre 2024 di 128 euro alla tonnellata.


Nella seduta del 25 ottobre 2024 il grano duro canadese di prima qualità era risultato non quotato. Nella precedente seduta del 18 ottobre era invece stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi e a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre, quando si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 ottobre 2024. Dal 20 settembre 2024, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 25 ottobre si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 31 ottobre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.


Questi i prezzi assegnati: 318 euro alla tonnellata sui minimi e 323 sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 10 ottobre 2024 in avanti, quando si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2024, quando si era registrato un primo incremento di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 settembre, che chiudeva un periodo di stabilità che aveva avuto inizio l'11 luglio 2024.

 

I valori confermati il 31 ottobre 2024 risultano in calo di 17 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 24 ottobre 2024 pari a 102 euro alla tonnellata.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 6 novembre 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 28 ottobre ed il 4 novembre 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 6 novembre 2024, presentano su base settimanale 10 piazze stabili e tre in calo su 13 monitorate. Si tratta della terza settimana consecutiva di prevalente stabilità, giunte dopo tre settimane consecutive di aumenti generalizzati.

 

Questa settimana si fanno notare i cali di Napoli, che il 29 ottobre ha perso 7,5 euro alla tonnellata sul prezzo medio del frumento duro fino rispetto al 22 ottobre 2024, passando così dai 362,50 euro alla tonnellata del 22 ottobre scorso a 355 euro alla tonnellata del 29 ottobre (-2,1%), e quelli più contenuti di Palermo e Catania, calati dai 312,50 del 24 ottobre scorso ai 307,50 euro del 31 ottobre 2024, perdendo 5 euro alla tonnellata (-1,6%).

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 6 novembre 2024
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 30 ottobre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni del 23 e del 16 ottobre scorso, quando invece si era rilevato un aumento di 5 euro alla tonnellata sul 9 ottobre 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 31 ottobre 2024.

 

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