Le condizioni di mercato del grano duro pastificabile continuano a cambiare in peggio nell'arco dell'ultima settimana trascorsa. La riapertura dei porti nella regione dei grandi laghi americani, sia sul versante Usa che su quello del Canada, rende ora più facile le partenze del frumento duro da oltre Atlantico, ma l'ulteriore intervento sul mercato internazionale della Turchia - che ha venduto altre 150mila tonnellate di grano duro - ha ormai cambiato il volto di questo mercato, dove il Canada scende da detentore del 70% delle vendite verso la Ue nella campagna commerciale 2022-2023 a meno del 20% in quella ancora in corso, e senza la possibilità di recuperare.

 

L'offerta abbondante quanto variegata di questa commodity, unitamente alla perdurante debolezza del mercato dei noli, fa si che tutti i principali indicatori di prezzo internazionali siano in calo o stazionino bassi, trascinando al ribasso le borse merci italiane ed anche il mercato all'origine, piuttosto fermo fino alla settimana scorsa.

 

Noli volatili con previsioni di modesta crescita

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 7 febbraio 2024 - è calato dell'1,9% sulla seduta precedente, il calo giornaliero più grande in una settimana e dopo tre sessioni consecutive di guadagni, sotto la pressione del segmento di maggiori dimensioni e pervenendo a 1.487 punti. In realtà questo indice solo rispetto ai 1.398 punti del 31 gennaio scorso ha riguadagnato 80 punti (+5,72%). I 1.487 punti raggiunti ieri, erano 1.516 solo martedì 6 febbraio, sono valori molto prossimi ai 1.507 punti raggiunti il 24 gennaio, quando il mercato sembrava essere tornato in ripresa. L'indice Baltic Dry nell'ultimo mese ha perso il 26,46% del valore, ma risulta aumentato del 146,60% rispetto ad un anno fa.

 

La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è stata peggiore: pur registrandosi ieri un aumento dell'1,2% sulla sessione precedente, il valore dell'indice ora è attestato a 1.445 punti, in calo di 121 punti rispetto ad una settimana fa (-7,7%) e di ben 218 punti su 1.633 registrati il 24 gennaio scorso (-13,1%).

 

E questa elevata volatilità ridimensiona le previsioni a medio e lungo termine: "Baltic Dry è diminuito di 607 punti o del 28,99% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.475,31 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 1.733,80 tra 12 mesi".

 

I valori previsti la scorsa settimana erano decisamente più elevati: 2.207,49 punti entro la fine di questo trimestre e 2.586,30 tra 12 mesi.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -1,21%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 6 febbraio 2024 è calato a 833,79 punti (quasi 8,34 dollari per bushel), scendendo di 10,21 punti rispetto al 30 gennaio scorso (-1,21%), quando si era attestato a 844,00 punti (8,44 dollari per bushel netti), scendendo di altri 20,39 punti rispetto al 23 gennaio 2024 (-2,36%).

 

Si tratta di un nuovo anche se più modesto calo di questo indice, che pure aveva dato qualche segno di ripresa fino a quattro settimane fa, un segno meno che continua ad iscriversi nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 70,71 punti (-7,82%).


Inoltre, la quotazione del 6 febbraio 2024 è pari a 284,74 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 7 febbraio 2024, in calo di 0,49 euro rispetto alla quotazione del 30 gennaio valorizzata in euro al cambio del 31 gennaio 2024 e pari a 285,23 euro alla tonnellata.

 

Tale differenza negativa è data dal calo dell'indice in dollari Usa, attutito però dalla rivalutazione della divisa americana sull'euro, passata da un dollaro per 0,92 euro della scorsa settimana a un dollaro per 0,93 euro di ieri.

 

Prezzi Fob canadesi in netto calo

Secondo il rapporto del 5 febbraio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, è pari a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata: hanno riaperto i porti dell'area con un certo anticipo, considerato che erano bloccati per ghiaccio e con una riapertura della St. Lawrence Seaway programmata per la prossima primavera.

 

Il valore attuale è in deciso calo rispetto all'ultimo rilevato, il 27 novembre scorso, e di ben 32,50 dollari canadesi alla tonnellata (-5,74%). Infatti l'ultimo prezzo registrato il 27 novembre 2023, era di 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre 2023, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis.

 

Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023. E la valutazione attuale invece raggiunge solo i 367,95 euro, in calo di 11,8 euro alla tonnellata (-2,91%).

 

Si osserva in proposito che il calo in eurovaluta appare più contenuto, a causa della rivalutazione del dollaro canadese, passato da poco più di 0,67 euro per un dollaro al cambio del 29 novembre 2023 ai quasi 0,69 euro per un dollaro canadese registrati ieri.


Secondo il rapporto della Commissione Ue del 2 febbraio 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 30 gennaio 2024 è stato di 420 dollari Usa alla tonnellata, pari a 387 euro alla tonnellata, registrandosi valori in netto calo: -20 dollari e -9 euro alla tonnellata rispetto ai valori del 23 gennaio scorso e pubblicati dalla Commissione Ue il 26 gennaio 2024.

 

La riapertura dei porti nella regione dei grandi laghi ha evidentemente favorito l'allentarsi della tensione sui prezzi, unitamente ad altri fattori di mercato sul lato dell'offerta di prodotto.


Dal 5 dicembre 2023 al 30 gennaio 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 5 dollari alla tonnellata, mentre, nello stesso periodo è calato di 6 euro.


Il prezzo Fob statunitense si tiene basso

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 2 febbraio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 395 dollari Usa alla tonnellata con consegna aprile 2024, stabile sulla precedente rilevazione del 26 gennaio 2024, quando si era registrato un calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota prima del gelo per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024: 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 367,08 euro alla tonnellata al cambio del 7 febbraio, in crescita di 3,77 euro alla tonnellata sulla quotazione del 26 gennaio scorso valorizzata in 363,31 euro alla tonnellata al cambio del 31 gennaio 2024. Essendo rimasti stabili i prezzi Fob del cereale, questa differenza esprime la rivalutazione del dollaro Usa contro euro, intervenuta in questa settimana.

 

Canada, prezzo all'ingrosso per export -8,09 dollari canadesi

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 5 febbraio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 432,84 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un calo di 8,09 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 29 gennaio scorso, quando si era già verificato un ulteriore calo di 18,37 dollari sul prezzo di 459,30 dollari, rimasto stabile dall'11 dicembre 2023 e fino al 22 gennaio scorso.

 

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 81,58 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 99,95 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di 43,35 dollari canadesi alla tonnellata.

 

In questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, si presentano su valori elevati e pari a 101,19 dollari canadesi alla tonnellata.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 5 febbraio 2024 è di 427,15 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 12,49 dollari canadesi rispetto al 29 gennaio 2024. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite continuano a salire e si attestano ora a 77,71 dollari canadesi alla tonnellata.


Infine, il 5 febbraio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a maggio 2024 - risulta essere di 420,84 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 11,56 dollari canadesi sul 29 gennaio scorso, quando però la consegna era marzo 2024. Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano a salire e si attestano a 84,30 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Turchia, altre 150mila tonnellate sul mercato

Dal rapporto del 5 febbraio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan giunge una conferma: "Venerdì scorso (2 febbraio 2024 Ndr) la Turchia ha presentato una gara per vendere altre 150mila tonnellate di grano duro. Ciò significa che la Tmo ha rilasciato di conseguenza ulteriori licenze di esportazione per il grano duro. La Turchia ha finito per vendere le 150mila tonnellate a 354-405,00 dollari alla tonnellata all'Italia e alla Tunisia. Ciò riduce ulteriormente il potenziale di esportazione di questo inverno di grano duro canadese verso Italia e Tunisia". Il report non specifica in che misura il grano turco prenderà la via dei due Paesi.

 

Esportazioni canadesi a 1,6 milioni di tonnellate

Le esportazioni di grano duro per la ventiseiesima settimana - secondo i dati della Canadian Grain Commission - sono state pari a 40mila tonnellate, e vengono valutate come "relativamente basse". Le esportazioni totali, sempre secondo la medesima fonte, da inizio anno assommano a 1,6 milioni di tonnellate, rispetto ai 2,7 milioni di tonnellate dello scorso anno. Le esportazioni canadesi di grano duro sono in ritardo di 1,1 milioni di tonnellate rispetto allo scorso anno.

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del grano del Saskatchewan "Circa 1,5 milioni di tonnellate della domanda europea e nordafricana sono state soddisfatte dalle esportazioni o riesportazioni turche. La domanda non si riprenderà quest'anno. Il raccolto relativamente contenuto del 2023 dovrebbe mantenere le scorte finali canadesi entro circa 650mila tonnellate quest'anno, ma si tratta comunque di circa 200mila tonnellate in più rispetto a quelle dell'anno scorso".

 

Più in dettaglio, le esportazioni di grano duro della Turchia durante la prima metà dell'anno in corso (giugno-novembre 2023) hanno raggiunto 1 milione e 350mila tonnellate. E Italia (650mila tonnellate), Canada (200mila tonnellate) e Algeria (154mila tonnellate) sono state le principali destinazioni per il grano duro turco.

 

Inoltre gli analisti della Commissione esprimono preoccupazione sull'eventualità che l'anno prossimo "l'Organizzazione Turca per il Mercato (Tmo) rilasci nuovamente licenze per le esportazioni di grano duro e quali conseguenze avrebbe questa concorrenza sulla quota di mercato canadese nell'Ue e nel Nord Africa l'anno prossimo". Un timore giustificato dall'entità del raccolto previsto in Turchia con la mietitura 2024: 19,5 milioni di tonnellate, pari al secondo più grande raccolto di grano duro in Turchia.

 

Intanto, già il quadro di quest'annata commerciale 2023-2024 presenta un mercato mondiale del grano duro completamente mutato, con la Turchia a fare da primo attore per l'export verso l'Unione Europea, accompagnata da Russia e Kazakistan nello spodestare il Canada come illustrato dalla tabella sottostante.


Grafico: Turchia e Russia sostituiscono il Canada sul mercato del grano duro
(Fonte: Dati Canada Grains Commission elaborati dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del  Saskatchewan)


Inoltre, sull'annata 2024-2025 le previsioni internazionali di produzione del grano duro sono molto ottimistiche. Secondo l'International Grains Council (Igc) la produzione globale di grano duro supererà il consumo per la prima volta in cinque anni, guidata da un rimbalzo europeo di 600mila tonnellate anno su anno e fino ad una produzione di 7,7 milioni di tonnellate. Le benefiche piogge invernali in Nord Africa potrebbero anche aiutare i rendimenti del grano duro a ritornare più vicini alle loro medie dopo alcuni anni consecutivi di siccità. Intanto la Turchia avrebbe guadagnato importanti quote di mercato in Algeria, a danno dei canadesi.

 

Tutte queste notizie hanno avuto l'effetto di accentuare ulteriormente la riduzione dei prezzi internazionali e italiani del grano duro, anche legata a fattori stagionali: solitamente da febbraio alla primavera i prezzi internazionali del grano duro sono deboli per l'avvicinarsi di una nuova mietitura.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 7 febbraio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 378 euro alla tonnellata sui minimi e 383 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 gennaio 2024, quando si era verificato un altro calo di 7 euro sulla ancor precedente seduta del 24 gennaio scorso. Con questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora diminuite di 2 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 7 febbraio 2024 perdite per 77 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 38 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 7 febbraio 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 31 gennaio scorso, quando si era verificata un'altra diminuzione di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 24 gennaio scorso.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 7 febbraio 2024 perdite pari a 65 euro alla tonnellata. Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 6 febbraio 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 415 euro alla tonnellata sui minimi e 420 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 30 gennaio 2023, quando invece si era registrato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 23 gennaio 2024.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 50 euro alla tonnellata sui minimi e di 60 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 7 febbraio 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 65 euro sui minimi e 55 euro sui massimi.

 

Infine si segnala che in Borsa Merci Napoli dalla seduta del 16 gennaio scorso è quotato il frumento duro "Turco-Russo" al 13% di proteine e con prezzi stabilmente attestati a 400 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 6 febbraio 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 379 euro alla tonnellata sui minimi e 383 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta del 30 gennaio scorso, quando invece si era rilevato un cedimento di 6 euro alla tonnellata sull'ancor precedente seduta del 23 gennaio scorso.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 66 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 6 febbraio 2024 si presentano maggiori di 44 euro alla tonnellata sui minimi e 34 euro sui massimi.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 6 febbraio scorso è stato fissato a 441 euro alla tonnellata sui minimi ed a 446 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 30 gennaio scorso, quando si era rilevata una diminuzione di 1 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 gennaio 2023.

 

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 74 euro alla tonnellata.

 
Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 6 febbraio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 380 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 30 gennaio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 6 febbraio 2024 risultano più elevati di 30 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 395 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 30 gennaio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 35 euro alla tonnellata. I valori del 6 febbraio risultano in aumento di 41 euro sui minimi e di 46 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

Il 6 febbraio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 375 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, in calo sulla precedente seduta del 30 gennaio 2023 fino a quando si erano tenuti stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 25 euro alla tonnellata.

 

Si tratta di valori superiori di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure in calo, ma di ben 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 6 febbraio 2024, son stati quotati 475 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 22 euro alla tonnellata.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 2 febbraio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri.


Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 gennaio scorso, quando si era verificata una diminuzione di 1 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 19 gennaio 2024.

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 2 febbraio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha in ogni caso conseguito un aumento complessivo di 6 euro alla tonnellata.

 

Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 2 febbraio 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 43 euro sui minimi e 45 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 2 febbraio 2024 il grano duro canadese di prima qualità ha confermato i 445 euro alla tonnellata sui minimi e 448 euro sui massimi conseguiti nella precedente seduta del 26 gennaio scorso, quando si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 19 gennaio 2024.

Su questo frumento dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 79 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 1° febbraio 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 25 gennaio scorso, quando invece si era registrata stabilità sui valori del 18 gennaio 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 50 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 1° febbraio 2024 sono superiori di 30 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 7 febbraio 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 29 gennaio al 5 febbraio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 7 febbraio 2024, presentano - su base settimanale - sette piazze in aumento e sei stabili su 13 monitorate. Si tratta di un vero capovolgimento rispetto alla situazione della scorsa settimana che vedeva una sola piazza al rialzo e 12 stabili.

 

In questa settimana le piazze di dividono tra quelle più sensibili alle variazioni negative in atto sul mercato all'ingrosso, quali Bari e Foggia, ma anche Bologna, Ferrara, Napoli e Grosseto.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 7 febbraio 2024

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 7 febbraio 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 372 euro alla tonnellata sui minimi e 377 euro sui massimi, in calo di 8 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 31 gennaio scorso, non ripresa da AgroNotizie®.

 

Tali valori sono in perdita di 13 euro sulle ultime quotazioni da noi pubblicate e relative al bollettino del 24 gennaio 2024, quando questo frumento quotava 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 1° febbraio 2024.

 

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Questo articolo è stato modificato il 15 febbraio 2024: la data del rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan non è 25 febbraio 24 ma il 5 febbraio 2024