Le condizioni di mercato del grano duro pastificabile sono mutate nell'arco di una settimana: il cambio delle rotte delle navi dovuto alla guerra nel Mar Rosso ed alla crisi climatica sul Canale di Panama non incide sui noli, che invece crollano pesantemente sull'onda delle minacce di recessione in Europa, mentre la Turchia si riaffaccia non solo sul mercato di questa campagna commerciale, con un'asta che si tiene oggi e che punta ricollocare sul mercato internazionale altre 150mila tonnellate di grano turco (o russo?), ma che si annuncia prendere parte anche nella campagna 2024-2025, con gli stessi ingenti quantitativi di frumento duro.
Intanto, il Ministero dell'Agricoltura del Canada - in vista della prossima semina estiva - esorta i cerealicoltori ad aumentare del 2% gli investimenti a frumento duro, per puntare ad innalzare le scorte e incrementare decisamente l'export nella prossima campagna commerciale 2024-2025.
Una richiesta che parte dopo che in Italia da più parti erano arrivati avvertimenti di decise riduzioni delle semine di quest'inverno, stimante tra il 5 ed il15 per cento sul 2022-2023. Tutti segnali che vanno in un'unica direzione: tornare a sterilizzare gli effetti positivi sui prezzi di una campagna 2023-2024 decisamente scarsa in Nord America, sui quali peraltro aveva già gravato il primo pesante ed inatteso ingresso sul mercato della Turchia.
In questo scenario l'ultimo prezzo Fob per il Canadian Wheat Amber Durum è quello di St. Lawrence Market - registrato dalla Commissione Europea il 23 gennaio 2024 - e pari a 396 euro alla tonnellata, in aumento di 1 euro rispetto alle quotazioni del 16 gennaio scorso. Ma nell'ultima settimana si fanno notare anche un'ulteriore notevole perdita (-2,36%) dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago e il crollo del prezzo Fob del Northern Durum che alla ripresa delle quotazioni negli Usa perde ben 72 dollari alla tonnellata.
In Italia l'attività delle borse merci vede quotazioni in prevalente calo, con il prezzo del grano duro fino che resta stabile tra Bologna e Milano, ma che accusa perdite di varia entità al Centro e al Sud, con cali ad Altamura e Bari anche sul Canadese 1 ed a Napoli, Foggia e Roma sul fino nazionale. Nel listino della Borsa merci di Napoli da tre sedute fa capolino un grano duro "Turco/Russo", con stabili quotazioni sopra i 400 euro alla tonnellata. Fermi invece i mercati all'origine sondati da Ismea, con in aumento questa settimana la sola piazza di Milano.
Noli in calo, ma previsioni al rialzo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 31 gennaio 2024 - è leggermente aumentato di circa lo 0,1% sulla seduta precedente, pervenendo a 1.398 punti. In realtà questo indice solo rispetto ai 1.507 punti del 24 gennaio, quando era in ripresa, ha perso 109 punti (-7,23%). E nel corso di gennaio è crollato di circa il 33%, segnando il calo più grande da maggio 2023.
La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è stata anche peggiore: si è infatti registrato un calo del 4,3% sulla seduta precedente a 1.566 punti, e solo sui 1.663 punti del 24 gennaio scorso è in calo di 97 punti (-5,83%). Nel mese di gennaio il Panamax ha perso complessivamente il 18%.
Ma nonostante questo crollo, le previsioni a medio e lungo termine restano positive: "Baltic Dry è diminuito di 697 punti o del 33,29% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento di questo servizio" spiega una nota di Trading Economics. "Si prevede - aggiunge - che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 2.207,49 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.586,30 tra 12 mesi".
Chicago, Future Durum Wheat Index -2,36%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 30 gennaio 2024 è calato a 844,00 punti (8,44 dollari per bushel netti), scendendo di 20,39 punti rispetto al 23 gennaio (-2,36%).
Si tratta di un nuovo deciso calo di questo indice, che pure aveva dato qualche segno di ripresa fino a tre settimane fa, un segno meno che certifica a questo punto la permanenza di questo mercato nella lunga fase ribassista seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 60,50 punti (-6,69%).
Inoltre, la quotazione del 30 gennaio 2024 è pari a 285,23 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 31 gennaio 2024, in calo di 5,94 euro rispetto alla quotazione del 23 gennaio valorizzata in eurovaluta al cambio del 24 gennaio 2024 e pari a 291,17 euro alla tonnellata.
Tale differenza negativa è data dal rilevante calo intervenuto nell'ultima settimana nel prezzo dell'indice, seppure lievemente neutralizzato di qualche decimale dalla rivalutazione del dollaro Usa sull'eurovaluta di pochi millesimi e sempre in un valore intorno agli 0,92 euro per un dollaro Usa.
Prezzi Fob canadesi: +1 euro in una settimana
Secondo il rapporto del 29 gennaio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non è stimabile un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, in quanto sono chiusi per ghiaccio ormai da quasi due mesi e saranno riaperti solo con l'inizio della prossima primavera.
L'ultimo prezzo è stato registrato il 27 novembre 2023, quando era crollato a 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre 2023, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis. Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023.
Secondo il rapporto della Commissione Ue del 26 gennaio 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 23 gennaio 2024 è stato di 430 dollari Usa alla tonnellata, pari a 396 euro alla tonnellata, stabile in dollari e in aumento di 1 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 16 gennaio e pubblicate dalla Commissione Ue nel rapporto del 19 gennaio 2024.
Tali prezzi sono comunque una stima, poiché la St. Lawrence Seaway è ufficialmente chiusa dal 5 gennaio, il che lascia presumere che questi prezzi in realtà siano riferibili comunque a grano in partenza da altri porti canadesi.
Dal 5 dicembre 2023 al 23 gennaio 2024 il prezzo Fob del Cwad ha guadagnato 5 dollari alla tonnellata, mentre, nello stesso periodo è invece cresciuto di 3 euro, dopo aver attraversato una fase di calo che tre settimane fa aveva toccato i 5 euro alla tonnellata.
Ma il prezzo Fob statunitense crolla
Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 26 gennaio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, tornano le quotazioni pubbliche del prezzo Fob del Northern Durum, anche se i porti dei grandi laghi sono chiusi. Questa qualità di grano duro pastificabile è indicata a 395 dollari Usa alla tonnellata con consegna aprile 2024, in calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024: 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.
La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 363,31 euro alla tonnellata al cambio del 31 gennaio 2024, registrando una perdita di 63,15 euro rispetto all'ultima rilevazione del 15 dicembre 2023 valorizzata in euro il 20 dicembre 2024.
Canada, prezzo all'ingrosso per export -18,37 dollari canadesi
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 29 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 440,93 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un calo di 18,37 dollari canadesi sul prezzo di 459,30 dollari, rimasto stabile dall'11 dicembre 2023 fino al 22 gennaio scorso.
Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 73,49 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 91,86 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di 51,44 dollari canadesi alla tonnellata.
Non registrandosi partenze di navi dai porti della regione dei grandi laghi, l'analisi non comprende più gli export basis, ovvero i costi di trasporto interni dalla piazza di Rosetown alle banchine dei porti di questa regione.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 29 gennaio 2024 è di 439,64 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 4,69 dollari canadesi rispetto al 22 gennaio 2024. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite continuano a salire e si attestano ora a 65,22 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, il 29 gennaio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2024 - risulta essere di 432,84 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 5,05 dollari canadesi alla tonnellata sul 22 gennaio 2024, a parità di consegna sul mese di marzo 2024. Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano a salire e si attestano a 72,30 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, il Governo chiede di aumentare l'areale di semina
Dal rapporto del 29 gennaio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende che Il Ministero dell'Agricoltura del Canada chiede agli agricoltori di aumentare del 2% l'area seminata a grano duro nel 2024 rispetto allo scorso anno fino a 6,1 milioni di acri. "Questa sarebbe la quinta superficie più grande nella storia del Canada mai seminata a grano duro" commentano gli analisti di Mercantile, che predispongo il rapporto per la Commissione del Saskatchewan.
"La resa media ipotizzata - continua il rapporto - in tal caso è di 33 bushel per acro, che produrrebbe un raccolto di 5,4 milioni di tonnellate, il 33% in più rispetto allo scorso anno".
Tale richiesta del Ministero dell'Agricoltura agli agricoltori canadesi, ove si concretizzasse, comporterebbe anche che "Le esportazioni di grano duro dovranno essere superiori del 33% rispetto a quanto previsto per l'attuale campagna, pari a 4,3 milioni di tonnellate".
Turchia, un programma di export nel 2025
Ma resta l'incognita turca: "Ciò dipenderà in gran parte dal prezzo e, soprattutto, dal fatto che la Turchia avrà un programma di esportazione simile a quello dello scorso anno" afferma il rapporto. "Se il Canada riuscisse ad esportare 4,3 milioni di tonnellate, le scorte finali sarebbero di circa 700mila tonnellate, il livello più alto degli ultimi tre anni e il 60% in più rispetto a quanto previsto quest'anno".
Turchia, oggi un'asta per export
Intanto secondo il rapporto "I porti italiani continuano ad essere insolitamente tranquilli sul fronte delle importazioni. Grano duro si sta spostando dalla Spagna e dalla Grecia all'Italia e alla Tunisia. Gran parte di questo verrà riesportato come grano duro turco. Nel frattempo, Tmo (L'azienda di Stato della Turchia che gestisce le materie prime agricole strategiche, Ndr) ha indetto una gara per esportare 150mila tonnellate di grano duro per il 1° febbraio 2024 (si tiene oggi, Ndr). Quindi, non hanno ancora finito il grano duro".
Esportazioni canadesi a 1,5 milioni di tonnellate
Le esportazioni canadesi di grano duro nella venticinquesima settimana di campagna commerciale sono state consistenti, pari a 101mila e 400 tonnellate, per un totale stagionale di 1,5 milioni di tonnellate. Il ritmo delle esportazioni canadesi di grano duro resta sulla buona strada per soddisfare la stima di esportazione di 3,2 milioni di tonnellate formulata dal Ministero dell'Agricoltura canadese, poiché le esportazioni tendono a riprendersi in primavera. "Le esportazioni - sottolinea infine il rapporto - potrebbero risultare alla fine leggermente superiori alle aspettative attuali".
Tutte queste notizie hanno l'effetto di accentuare la riduzione dei prezzi internazionali e italiani del grano duro, anche legata a fattori stagionali: solitamente da febbraio alla primavera i prezzi internazionali del grano duro sono deboli per l'avvicinarsi di una nuova mietitura.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 31 gennaio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 383 euro alla tonnellata sui minimi e 388 euro sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 gennaio scorso, quando invece erano rimasti stabili sulla ancor precedente seduta del 17 gennaio 2024.
Nonostante questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano comunque aumentate di 3 euro alla tonnellata.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 31 gennaio 2024 perdite per 72 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 43 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri, 31 gennaio 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta del 24 gennaio scorso, quando invece si era verificato un amento di pari importo sulla ancor precedente seduta del 17 gennaio 2024.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 31 gennaio 2024 perdite pari a 60 euro alla tonnellata. Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 26 euro sui minimi e di 31 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 30 gennaio 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 415 euro alla tonnellata sui minimi e 420 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 23 gennaio 2024, quando si era rilevata stabilità sulle precedenti sedute del16 e del 9 gennaio 2024.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 50 euro alla tonnellata sui minimi e di 60 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 23 gennaio 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 65 euro sui minimi e 55 euro sui massimi.
Infine si segnala che in Borsa Merci Napoli dalla seduta del 16 gennaio scorso è quotato il frumento duro "Turco/Russo" al 13% di proteine e con prezzi stabilmente attestati a 400 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 30 gennaio 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 382 euro alla tonnellata sui minimi e 386 euro sui massimi, in calo di 6 euro alla tonnellata sull'ultima seduta del 23 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata. Non di meno dal 5 dicembre 2023, i prezzi sulla piazza di Bari sono aumentati di 7 euro alla tonnellata sui minimi e di 2 euro sui massimi.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 63 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 30 gennaio 2024 si presentano maggiori di 47 euro alla tonnellata sui minimi e 37 euro sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 30 gennaio scorso è stato fissato a 444 euro alla tonnellata sui minimi ed a 449 euro sui massimi, in diminuzione di 1 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 16 gennaio 2024.
Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 71 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 30 gennaio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 23 gennaio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 30 euro alla tonnellata. I valori del 30 gennaio 2024 risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 23 gennaio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 30 euro alla tonnellata. I valori del 30 gennaio risultano in aumento di 46 euro sui minimi e di 51 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.
Il 30 gennaio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 euro alla tonnellata.
Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.
Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 30 gennaio 2024, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 26 gennaio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri.
Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 391euro alla tonnellata sui minimi e 396 euro sui massimi, in calo di 1 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 gennaio scorso, quando invece si era rivelato stabile sulla ancor precedente seduta del 12 gennaio 2024. Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 26 gennaio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha in ogni caso conseguito un aumento complessivo di 12 euro alla tonnellata.
Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 62 euro alla tonnellata. I valori del 26 gennaio 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 49 euro sui minimi e 51 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Nella seduta del 26 gennaio 2024 il grano duro canadese di prima qualità ha perso 2 euro alla tonnellata calando a 445 euro alla tonnellata sui minimi e 448 euro sui massimi. Questo frumento scende così ad un valore inferiore a quello raggiunto il 22 dicembre 2023 a seguito di un aumento di 10 euro alla tonnellata. In ogni caso, dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 79 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 25 gennaio 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 380 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 18 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'11 gennaio 2024. Tale incremento aveva interrotto una fase di stabilità iniziata il 2 novembre 2023, quando i prezzi si erano rivelati in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 ottobre.
Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 45 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 25 gennaio 2024 sono superiori di 35 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 31 gennaio 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 22 al 29 gennaio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 31 gennaio 2024, presentano - su base settimanale - una piazza in aumento e 12 stabili su 13 monitorate. Si tratta di un vero capovolgimento rispetto alla situazione della scorsa settimana che vedeva prezzi contrastati sulle varie piazze, peraltro volti a confermare una evoluzione positiva del mercato.
In questa ultima settimana l'unico prezzo medio che si muove e al rialzo è quello del grano duro fino sulla piazza di Milano, che con 390 euro alla tonnellata il 23 gennaio scorso cresce di 5 euro sul 16 gennaio 2024 (1,3%).
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 31 gennaio 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato mercoledì scorso, 24 gennaio 2024: quotava il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 17 gennaio scorso, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente rilevazione del 10 gennaio 2024.
Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 25 gennaio 2024.
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