I traffici marittimi bloccati nel Canale di Panama per la siccità e nel Mar Rosso per la guerra continuano ad avere riflessi lievi e contrastanti sui prezzi internazionali del grano duro, nonostante i valori dei noli marittimi abbiano messo a segno un incremento del 15% nell'ultima settimana.

 

Questa condizione di mercato ancora piuttosto opaca, nonostante il calo delle scorte di grano duro negli Usa ai minimi degli ultimi anni, continua a spingere i prezzi all'origine in Italia, trainati da aspettative rialziste, mentre in Canada i prezzi offerti dagli agricoltori ai commercianti registrano perdite sia sul mercato spot che su quello a consegna differita, a fronte di un mercato all'ingrosso con prezzi d'acquisto per l'export fermi da fine dicembre. Intanto, secondo i canadesi dai Paesi Ue una parte del grano duro turco acquistato in estate è in partenza per i Paesi del Nord Africa.

 

L'ultimo prezzo Fob per il Canadian Wheat Amber Durum è quello di St. Lawrence Market - registrato dalla Commissione Europea il 16 gennaio 2024 - e pari a 395 euro alla tonnellata, in aumento di 2 euro rispetto alle quotazioni dell'8 gennaio scorso. Nell'ultima settimana si fa notare anche un'ulteriore lieve perdita (-0,21%) dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago.

 

In Italia l'attività delle borse merci non trova un'intonazione univoca, con il prezzo del grano duro fino in crescita contenuta a Roma, Bari, Milano e Bologna alle quali fanno da contraltare Foggia, Napoli ed Altamura, ferme ai valori della settimana precedente.

 

Noli, Indice Panamax +15%

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 24 gennaio 2024 - è aumentato di circa il 2,3% a 1.507 punti, invertendo il calo del 3% della sessione precedente, a causa dell'aumento dell'attività di trasporto merci mentre si registrano carenze in alcune classi di navi. Rispetto al 17 gennaio scorso, quando AgroNotizie® registrava l'indice in calo, sceso a soli 1.308 punti, l'incremento a ieri è di ben 199 punti (+15,2%).

 

La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri, 24 gennaio, è aumentato per l'ottava sessione consecutiva, avanzando del 3,1% a 1.663 punti. Solo il 17 gennaio scorso, pur in iniziale rialzo, si era portato a 1.446 punti, pertanto in una settimana l'incremento è stato di 217 punti (+15%).

 

Le previsioni di crescita sui noli di Trading Economics, per l'Indice Baltic Dry restano però positive: dovrebbe risalire fino a 2.207,49 entro la fine di questo trimestre a 2.207,49 e toccare i 2.586,30 punti ai primi di gennaio 2025; previsioni invariate rispetto al 10 ed al 17 gennaio 2024.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,21%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 23 gennaio 2024 è calato a 864,39 punti (poco più di 8,64 dollari Usa per bushel), scendendo di 1,82 punti sulla settimana precedente (-0,21%). Si tratta di un nuovo seppur contenuto calo di questo indice, che aveva ancora dato qualche segno di ripresa fino a due settimane fa, un segno meno che in ogni caso non autorizza a forti speranze, atteso che il risultato sembra ancora iscriversi nella lunga fase ribassista seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 40,11 punti (-4,43%).

 

Inoltre, la quotazione del 23 gennaio 2024 è pari a 291,17 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 24 gennaio 2024, in flessione di 1,71 euro (-0,58%) rispetto ai 292,88 euro alla tonnellata del 16 gennaio al cambio del 17 gennaio 2024.

 

Tale differenza negativa è data dal calo intervenuto nell'ultima settimana nel prezzo dell'indice, aggravato di qualche decimale dalla svalutazione del dollaro Usa sull'eurovaluta di pochi millesimi e sempre in un valore intorno agli 0,92 euro per un dollaro Usa.


Prezzi Fob canadesi: +2 euro in una settimana

Secondo il rapporto del 22 gennaio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non è stimabile un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, in quanto sono chiusi per ghiaccio ormai da un mese e mezzo e saranno riaperti solo con l'inizio della prossima primavera.


L'ultimo prezzo è stato registrato il 27 novembre scorso, quando era crollato a 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre scorso, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis. Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue del 19 gennaio 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 16 gennaio 2024 è stato di 430 dollari Usa alla tonnellata, pari a 395 euro alla tonnellata, stabile in dollari e in aumento di 2 euro alla tonnellata sulle quotazioni dell'8 gennaio e pubblicate dalla Commissione Ue nel rapporto del 12 gennaio 2024.

Tali prezzi sono comunque una stima, poiché la St. Lawrence Seaway è ufficialmente chiusa dal 5 gennaio, il che lascia presumere che questi prezzi in realtà siano riferibili comunque a grano in partenza da altri porti canadesi.


Dal 5 dicembre 2023 al 16 gennaio 2024 il prezzo Fob del Cwad ha guadagnato 5 dollari alla tonnellata, mentre, nello stesso periodo guadagna invece 2 euro, dopo aver attraversato una fase di calo che due settimane fa aveva toccato i 5 euro alla tonnellata.

 

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 19 gennaio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates non sono disponibili quotazioni pubbliche di Northern Durum dai grandi laghi. E il rinvio a chiedere informazioni al proprio fornitore abituale dipende dalla fase di chiusura dei porti imposta dal ghiaccio e al contempo dalla chiusura programmata dalle St. Lawrence Seaway.

L'ultima quotazione per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024, era stata di 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.

 

Canada, prezzi all'origine in diminuzione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 22 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 459,30 dollari canadesi alla tonnellata, valore che si rivela stabile sin dal 19 dicembre 2023, quando si era verificata una caduta di 18,37 dollari canadesi rispetto ai 477,67 dollari dell'11 dicembre 2023.


Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 55,12 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 73,49 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 69,81 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Non registrandosi partenze di navi dai porti della regione dei grandi laghi, l'analisi non comprende più gli export basis, ovvero i costi di trasporto interni dalla piazza di Rosetown alle banchine dei porti di questa regione.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 22 gennaio 2024 è di 444,33 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 3,12 dollari canadesi rispetto al 15 gennaio 2024. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite tornano a salire e si attestano ora a 60,53 dollari canadesi alla tonnellata.


Infine, il 22 gennaio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2024 - risulta essere di 437,89 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,13 dollari canadesi alla tonnellata sul 15 gennaio 2024, a parità di consegna sul mese di marzo 2024.
Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora tornano a salire e si attestano a 67,25 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, Paesi Ue riesportano in Africa il grano turco

Dal rapporto del 22 gennaio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende che "Dopo aver acquistato 50mila tonnellate di grano duro la scorsa settimana, la Tunisia è tornata sul mercato per altre due spedizioni di 25mila tonnellate nel periodo febbraio-marzo. La Tunisia ha pagato un prezzo medio Cif di 445,70 dollari Usa, ovvero poco più di 2,00 dollari in meno rispetto all'acquisto della settimana precedente".

 

Secondo la medesima fonte canadese "La società Casillo si è aggiudicata le due spedizioni, quindi è probabile che il grano duro non provenga dal Canada. I Paesi dell'Ue stanno riesportando parte del grano duro a buon mercato acquistato dalla Turchia. La Spagna, dove la produzione è stata gravemente ridotta a causa di una siccità estrema lo scorso anno, ha spedito due (forse tre) navi di grano duro in Tunisia. Si vocifera che l'Italia farà lo stesso".

 

Secondo il report della Commissione "Giovedì (il 18 gennaio 2024, Ndr) è partita da Vancouver una spedizione di 60mila tonnellate di grano duro diretta in Algeria. Il viaggio dovrebbe durare 54 giorni, ma sarà interessante vedere se verrà reindirizzato attraverso lo Stretto di Magellano".

 

Infine il bilancio dell'ultima settimana di export: "Le esportazioni di grano duro nella ventiquattresima settimana di campagna commerciale sono state di 70mila e 600 tonnellate per un totale stagionale di 1,4 milioni di tonnellate, in calo del 38% rispetto allo scorso anno. Il ritmo medio delle esportazioni di 59mila tonnellate a settimana è leggermente inferiore alle 64mila tonnellate a settimana necessarie per raggiungere la cifra di 3,2 milioni di tonnellate di esportazioni stabilita dal Ministero dell'Agricoltura del Canada. Obiettivo che dovrebbe essere raggiunto".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 24 gennaio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 390 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 17 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 10 gennaio 2024. Dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia sono così cresciute di 10 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 24 gennaio 2024 perdite per 65 euro alla tonnellata. Tuttavia questi prezzi risultano essere maggiori di 45 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 24 gennaio 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 348 euro alla tonnellata sui minimi e 358 euro sui massimi, in aumento di altri 3 euro sulla precedente seduta del 17 gennaio scorso, quando si era registrato un primo incremento di 5 euro su tutte le precedenti sedute dal 18 ottobre 2023.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 24 gennaio 2024 perdite pari a 57 euro alla tonnellata. Non di meno, i valori registrati ieri sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 29 euro sui minimi e di 34 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 23 gennaio 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, stabili sul 16 e sul 9 gennaio 2024, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata solo sui minimi rispetto all'ultima seduta del 2 gennaio scorso.

 

In realtà l'incremento complessivo rispetto all'ultima seduta registrata da AgroNotizie®, quella del 19 dicembre 2023, era stato pari a 20 euro alla tonnellata sui minimi ed a 15 euro sui massimi, grazie all'aumento di 15 euro sia sui minimi che sui massimi intervenuto proprio nella seduta del 2 gennaio. 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 45 euro alla tonnellata sui minimi e di 55 euro sui massimi.


L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 23 gennaio 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 70 euro sui minimi e 60 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 23 gennaio 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 388 euro alla tonnellata sui minimi e 392 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sull'ultima seduta del 16 gennaio, quando si era verificato un ulteriore aumento di 3 euro sull'ancora precedente seduta del 9 gennaio 2024, quando erano stati confermati i prezzi del 12 dicembre 2023. Dal 5 dicembre 2023, i prezzi sulla piazza di Bari sono aumentati di 13 euro alla tonnellata sui minimi e di 8 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 57 euro sia sui minimi che sui massimi. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 23 gennaio 2024 si presentano maggiori di 53 euro alla tonnellata sui minimi e 43 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 23 gennaio scorso è stato fissato a 445 euro alla tonnellata sui minimi ed a 450 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 16 gennaio scorso, quando si era verificato un incremento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 gennaio, che aveva interrotto una fase di stabilità iniziata il 28 novembre 2023. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 70 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 23 gennaio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 16 gennaio scorso. Si interrompe così una fase di stabilità iniziata il 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla seduta del 31 ottobre 2023. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 30 euro alla tonnellata. I valori del 23 gennaio 2024 risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 16 gennaio scorso. Anche in questo caso, si interrompe una fase di stabilità iniziata il 7 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 31 ottobre 2023. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 30 euro alla tonnellata. I valori del 23 gennaio risultano in aumento di 46 euro sui minimi e di 51 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 23 gennaio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 20 euro alla tonnellata.


Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 23 gennaio 2024, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 12 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura del quale si abbia notizia è del 19 gennaio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri.
Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 392 euro alla tonnellata sui minimi e 397 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 12 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 22 dicembre 2023. Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 19 gennaio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha conseguito un aumento complessivo di 13 euro alla tonnellata.

 

Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 63 euro alla tonnellata. I valori del 19 gennaio 2023, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 50 euro sui minimi e 52 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 19 gennaio 2024 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto parimenti stabile rispetto alla seduta precedente a 447 euro alla tonnellata sui minimi ed a 450 euro sui massimi, quotazioni raggiunte il 12 gennaio scorso, con un aumento di 10 euro alla tonnellata sul 22 dicembre 2023. 

In ogni caso, dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi registrano perdite di 77 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 18 gennaio 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 375 euro alla tonnellata sui minimi e 380 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 gennaio scorso. Tale incremento interrompe una fase di stabilità iniziata il 2 novembre 2023, quando i prezzi si erano rivelati in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 ottobre.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 45 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 28 dicembre 2023 sono superiori di 35 euro su quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 24 gennaio 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 15 al 22 gennaio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 24 gennaio 2024, presentano - su base settimanale - 7 piazze in aumento e 6 in diminuzione su 13 monitorate.

 

Questi mercati si presentano così ancora contrastati, ma con una prevalenza di piazze in aumento, che confermano una evoluzione positiva del quadro in movimento già fotografato da AgroNotizie® nell'articolo del 18 gennaio scorso. I rialzi sono localizzati sulle piazze tradizionalmente più dinamiche e tornano a crescere anche quelle del Nord con Bologna e Ferrara. Gli aumenti più consistenti sono in Sicilia, a Catania ed a Palermo, mentre Matera torna sui 400 euro alla tonnellata e Foggia svetta a 392,50 euro alla tonnellata. Stabili Napoli e Bari.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 24 gennaio 2024

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri mercoledì 24 gennaio 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 17 gennaio scorso, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente rilevazione del 10 gennaio 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 18 gennaio 2024.

 

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Questo articolo è stato modificato il 1° febbraio 2024: è stata corretta la valuta in euro nel paragrafo dedicato ai prezzi Fob e la data della quotazione del frumento canadese in Borsa Merci Bari in 23 gennaio