330 milioni di euro dal Fondo di Crisi della Politica Agricola Comune (Pac) per le zone europee colpite da eventi climatici e ripercussioni di mercato: 60 milioni di euro all'Italia, destinati in gran parte alle zone alluvionate dell'Emilia Romagna, che contano danni per 1,93 miliardi di euro. Cofinanziamenti nazionali fino al 200%, aumenti dei pagamenti diretti della Pac e modifica dei piani nazionali sono le altre misure Ue per aiutare gli agricoltori europei.

L'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Alessio Mammi: "Grati all'Ue, ma servono più fondi nazionali". Coldiretti: "Bene il segnale dall'Ue, ma servono tagli alla burocrazia, modifiche al Pnrr e flessibilità per il Psr dell'Emilia Romagna".

 

Alluvione: 60 milioni dall'Ue per le zone italiane colpite

330 milioni di euro: è questa la cifra sbloccata pochi giorni fa dalla Commissione Europea dal Fondo di Crisi della Politica Agricola Comune, che darà sostegno agli agricoltori europei di 22 Stati membri colpiti da problemi attinenti alla crisi sul mercato agricolo, al commercio e ai cambiamenti climatici. Di questi, 60,5 milioni andranno all'Italia, e in particolare alle zone colpite dalla recente alluvione in Emilia Romagna che, secondo i dati forniti dal sito della Regione, ha coinvolto 160 comuni in sette diverse province, per danni da 1,93 miliardi di euro.

 

Anticipi fondi Pac e cofinanziamenti: le altre misure dell'Ue

I 22 Paesi beneficiari potranno integrare gli aiuti europei fino al 200% con fondi nazionali e potranno anche aumentare gli anticipi dei fondi Pac: fino al 70% dei pagamenti diretti e fino all'85% dei pagamenti per lo sviluppo rurale connessi alla superficie e agli animali potrebbero essere messi a disposizione degli agricoltori già da metà ottobre, al fine di migliorare la loro situazione di liquidità. Ma non è finita qua.

 

Gli Stati membri potranno anche modificare i propri Piani Strategici della Pac per riorientare i fondi verso investimenti che ripristinino il potenziale produttivo a seguito della distruzione delle colture, della perdita di animali da allevamento e dei danni a edifici, macchinari e infrastrutture a causa di eventi climatici avversi; modifiche che non sarebbero conteggiate nel numero massimo di quelle consentite.

 

Assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi: "Grati all'Ue, ma servono più fondi nazionali"

"Non possiamo che essere grati all'Unione Europea per una prima risposta concreta e rapida a favore dell'agricoltura delle aree della Romagna colpite dall'alluvione", ha detto l'assessore dell'Agricoltura dell'Emilia Romagna Alessio Mammi commentando il pacchetto di aiuti dell'Ue a favore dell'Italia. "È un primo stanziamento importante, ma servono altre risorse. Da questo punto di vista sarebbe importante che il Governo cofinanziasse questo Fondo", ha proseguito Mammi sottolineando come le risorse dell'Ue siano un passo importante e apprezzabile, ma che nuove risorse sono fondamentali per aiutare le imprese nei prossimi mesi.

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Coldiretti: "Bene l'Ue, ma servono tagli alla burocrazia"

"Un primo segnale per la ripartenza delle aziende agricole nei territori colpiti dalla terribile alluvione in Romagna, ma bisogna fare molto di più. Occorre tagliare i tempi della burocrazia per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti europei alle famiglie e alle imprese colpite dall'alluvione". Così il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, commentando il pacchetto di aiuti da 60 milioni di euro dall'Ue per l'Italia.

 

"L'alluvione ha devastato un territorio con 21mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese e si possono stimare, per adesso, 1,1 miliardi di euro di perdite per il settore", ha continuato Prandini evidenziando i danni anche a frutteti, macchinari e stalle. "Non dobbiamo perdere l'occasione offerta con i 191,5 miliardi di euro assegnati all'Italia nell'ambito del Pnrr, che deve passare per una modifica necessaria che tenga conto della situazione sociale ed economica attuale. Importante è anche attivare al più presto i fondi restanti della riserva di crisi prevista dalla Pac e adottare misure di flessibilità per l'implementazione del Piano di Sviluppo Rurale dell'Emilia Romagna per permettere modifiche più rapide del Psr e assicurare rapidità dei pagamenti", conclude Ettore Prandini.

 

Cosa succede ora

La misura della Commissione Europea dovrà ora essere votata alla prossima riunione del Comitato per l'Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli e i pagamenti dovrebbero essere effettuati entro il 31 dicembre 2023. Gli Stati membri dovranno notificare alla Commissione i dettagli dell'attuazione delle misure, in particolare i criteri utilizzati per calcolare l'aiuto, l'impatto previsto della misura, la sua valutazione e le azioni intraprese per evitare distorsioni della concorrenza e sovracompensazioni.

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