Il 22 giugno scorso il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli ha incontrato un gruppo di deputati e senatori delle due commissioni parlamentari agricoltura in audizione informale. Molti i temi affrontati, su tutti quello della siccità, di cui AgroNotizie ha già dato conto. Qui si riportano quelli più rilevanti e al contempo meno noti.
Il titolare dell'Agricoltura è entrato nel merito, tra l'altro, anche di questi temi: ha fornito dettagli ulteriori sulla formulazione della quota del Feasr, Fondo Europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, e il relativo riparto tra i Programmi di Sviluppo Rurale 2023-2027, in particolare ha spiegato che sono state spostate risorse dal primo al secondo pilastro della Politica Agricola Comune per ottenere il risultato di cui AgroNotizie ha fornito le prime informazioni.
Infine Patuanelli ha chiarito come saranno articolati gli interventi per la gestione del rischio, ha dato notizie in merito al bando di prossima uscita sul Parco Agrisolare, che avrà ancora la limitazione alla produzione di energia elettrica da autoconsumo, infine ha confermato che saranno considerevolmente aumentati gli aiuti a capo per gli allevatori bufalini mediante la riserva di crisi della Pac.
Feasr, sui Psr spostati 505 milioni
Il ministro Patuanelli conferendo con i parlamentari di Camera e Senato, ha ricordato come "Il Regolamento Ue 2115/2021, recante norme sul sostegno ai piani strategici della Pac, assegnava all'Italia risorse Feasr pari ad oltre 6 miliardi e 749 milioni di euro su un totale di oltre 60,5 miliardi di euro per la politica di sviluppo rurale 2023-2027".
Patuanelli ha inoltre affermato che sfruttando la possibilità offerta dai regolamenti: "è stato deciso di trasferire risorse ulteriori, pari a 505 milioni di euro, dal primo al secondo pilastro" con la finalità di sostenere i seguenti interventi:
- Misura Giovani Agricoltori (circa 145 milioni di euro totali per il quadriennio 24-27);
- interventi sul biologico (360 milioni di euro per il quadriennio 24-27).
Per la sola annualità 2023, inoltre, sarà trasferita una quota di 5,4 milioni di euro, provenienti dai risparmi generati sul pagamento di base dall'applicazione del "capping".
Si è così messa insieme la cifra di 7 miliardi e 250 milioni di euro di quota Feasr complessivamente disponibile per i le politiche di sviluppo rurale 2023-2027. Non tutti questi soldi sono andati ai Psr delle Regioni, visto che è stato necessario detrarre un miliardo e 330 milioni per gli interventi sulla gestione del rischio e oltre 40 milioni per il funzionamento di Rete Rurale Nazionale.
Interventi gestione del rischio
Patuanelli ha ricordato come "a partire dal 2023, potremo contare su un pacchetto di misure per la gestione del rischio del valore complessivo di quasi 700 milioni di euro all'anno tra assicurazioni agevolate e fondo Agri Cat".
Secondo il ministro queste risorse consentiranno di rilanciare il sistema delle assicurazioni agevolate e degli strumenti di gestione del rischio innovativi, "quali i fondi di mutualizzazione, lo strumento di stabilizzazione del reddito, così come le polizze index based".
Il ministro Patuanelli ha poi ricordato che sarà varato "il nuovo Fondo Mutualistico Nazionale sulle emergenze catastrofali. Si tratta di una misura di grande rilievo, dal valore di 350 milioni di euro all'anno. La leva pubblica consente, infatti, di triplicare i 100 milioni di euro di quota degli agricoltori, derivanti dal primo pilastro". Con le risorse a disposizione si punta a creare una rete di sicurezza contro i danni catastrofali, che ammontano mediamente ad oltre 600 milioni di euro all'anno (siccità, gelo, alluvione) per i circa 700mila agricoltori che percepiscono pagamenti diretti della Pac.
Parco Agrisolare
In merito al Decreto Ministeriale che detta norme per il bando sul Parco Agrisolare, finanziato con 1,2 miliardi di euro dai fondi del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Patuanelli ha sottolineato: "Siamo in attesa della luce verde della Commissione Europea. Il tema vero è che non si riesce a superare l'elemento dell'autoconsumo come elemento fondante per l'incentivo per l'istallazione di pannelli fotovoltaici".
"Su questo ho chiesto la disponibilità e ho inviato al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al Ministero per la Transizione Ecologica una bozza di lettera che vorremmo inviare alla Commissione, in particolare alla commissaria Margrethe Vestager che ha posto il tema della concorrenza che si crea quando si incentiva l'istallazione che va al di là dell'autoproduzione rispetto alle società che fanno energia e non hanno quell'incentivo - ha detto il ministro -. Io penso che limitare in questo momento la capacità produttiva da fonte rinnovabile dalle aziende sia un errore".
Secondo il ministro il bando uscirà a breve, ma "sarà rivisto a gennaio" e conterrà comunque il limite di potenza degli impianti incentivabili legato all'autoconsumo "perché era l'unico modo per avere luce verde da Bruxelles". Anche se il ministro confida in un successivo ripensamento da parte della Commissione.
Filiera bufalina, più aiuti a capo
Patuanelli ha ricordato che sta seguendo la vicenda degli allevatori bufalini con allevamenti colpiti da brucellosi e tubercolosi in Campania ricordando come "Le richieste avanzate dagli allevatori, come prioritarie, si inseriscono in un contesto di misure di compensazione per le perdite subite (e il ripopolamento) e per l'impatto socioeconomico di tutte le iniziative riguardanti la brucellosi nel Mezzogiorno".
Patuanelli ha poi sottolineato "Ho voluto fornire un sostegno concreto e puntuale al comparto zootecnico ed in particolare alla filiera bufalina, inserendo le bufale da latte tra i beneficiari dell'intervento finanziato attraverso il ricorso alla riserva di crisi della Pac per complessivi 144 milioni di euro".
"Gli allevatori di bufale da latte riceveranno un'integrazione complessiva aggiuntiva di oltre 6 milioni di euro, e a ogni singolo interessato sarà assicurato una integrazione del 164% del premio unico ricevuto a capo, a fronte di un'integrazione aggiuntiva media dell'aiuto, per gli altri segmenti zootecnici pari al 67%".