Il raccolto delle ciliegie in Puglia volge al termine e si fanno i primi bilanci di una stagione contrassegnata dalle avversità meteo, ma non solo: un calo nella produzione regionale superiore al 40% determinato dal maltempo fa il paio con un aumento nella concorrenza estera con percentuali a due cifre. Queste le note dominanti stagionali della campagna cerasicola pugliese, secondo quanto afferma Confagricoltura Puglia.
 


Grandine e pioggia causa della riduzione produttiva

"Grandinate e forti piogge hanno offuscato una buona annata per le ciliegie pugliesi", spiega il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro. "Al momento, stimiamo un calo di produzione di oltre il 40%, causato per l'appunto, dalle grandinate di fine marzo e le forti piogge dei giorni scorsi. Tuttavia siamo in attesa che termini la raccolta per stilare un resoconto completo dell'annata".

In Puglia si producono mediamente 45mila tonnellate di ciliegie l'anno, circa il 40% dell'intera produzione nazionale, con impianti in attività che nel 2019 erano pari a quasi 18mila 550 ettari (Istat). E nella scorsa annata si era già scesi a quasi 32mila e 400 tonnellate (Istat). Mediamente circa l'85 per cento della produzione regionale è concentrato nelle province di Bari e Barletta Andria Trani.
"Sono calamità ricorrenti, che oramai siamo tristemente abituati a sopportare in questo periodo – dice il presidente di Confagricoltura Bari, Michele Lacenereè chiaro che se vi fosse un sistema assicurativo più aderente alle necessità delle aziende agricole e aiuti maggiori nella sottoscrizione di polizie assicurative, il
comparto ne trarrebbe giovamento".

 

Ciliegie e scenari internazionali

D'altro canto, quella prodotta dalle ciliegie, è un'economia importante, anche sul fronte dell'export: i maggiori importatori di ciliegie pugliesi, soprattutto dell'apprezzatissima Ciliegia Ferrovia, sono i tedeschi, gli inglesi e gli austriaci.
"Secondo le nostre stime, quest'anno la Puglia, proprio per il calo di produzione dovuto al maltempo, non è riuscita a soddisfare in toto sia la richiesta nazionale e sia la richiesta estera del prodotto", sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia.

E purtroppo questi cali produttivi consentono all'agguerrita concorrenza internazionale di farsi largo, e diventa sempre più difficile per l'Italia difendere la posizione di quarto produttore mondiale, con circa 110mila tonnellate annue, dopo Turchia (481mila tonnellate), Usa (385mila tonnellate) e Iran (200mila tonnellate).

Il mercato delle ciliegie fa gola a tanti: "Anno dopo anno, spinti dalla richiesta, i paesi che producono ciliegie aumentano - precisa Lazzàro - Nel mondo ci sono circa 600mila ettari di ciliegio. L'Italia produce circa 110mila tonnellate e la Spagna 95mila. Nel decennio 2008-2018 la coltivazione mondiale ha registrato un incremento del 60%, con i nuovi impianti soprattutto negli Usa e in Turchia. La produzione mondiale è di circa due milioni di tonnellate".