"L'idea di questo film nasce dalla volontà di coinvolgere giovani attori e dare vita ad una produzione fresca. E parlando di giovani non si può non parlare di lavoro, o meglio, della mancanza di lavoro e di una emigrazione all'interno dell'Unione europea", racconta ad AgroNotizie Lucia Macale, produttrice del film.
I quattro ragazzi, tutti laureati e con curriculum eccellenti, vivono tra Londra e Berlino facendo lavori che non sfruttano le competenze acquisite in anni di studi. Sono infelici e una notte, durante una chiacchierata su Skype, decidono di dare una svolta alle loro vite. E così si concretizza il sogno di cui parlavano da anni: aprire un'azienda vitivinicola in Italia. "Una decisione repentina, tipica della gioventù, che porta i quattro a prendere un aereo e a tornare a Roma da dove partono per un Sud Italia non meglio identificato".
Il cortometraggio, girato nelle campagne del nostro Meridione, racconta le difficoltà che quattro giovani ragazzi devono affrontare per conquistare il loro sogno. "Spesso l'estero viene mitizzato, immaginato come un luogo pieno di opportunità, ma non è sempre così. L'Italia, e il settore agricolo in particolare, offrono opportunità ai giovani che sono disposti a coglierle. E negli ultimi anni vediamo molti ragazzi tornare in campagna", spiega Macale. "Nel cortometraggio viene percepita la bellezza del nostro paese e le possibilità che offre".
Le riprese del cortometraggio sono terminate a fine giugno e già ad agosto il film dovrebbe essere disponibile. A sostenere la produzione, oltre a Imago Film, anche il fondo Nuovoimaie e la Cia-agricoltori italiani che ha voluto partecipare alla realizzazione dell'opera che racconta il rapporto tra agricoltura e nuove generazioni.
Non si tratta di un documentario, ma di un'opera di fantasia, che però si basa sulla realtà. "Ci siamo ispirati alle storie dei tanti giovani che abbiamo incontrato e ai racconti dei nostri figli e dei loro amici", confida Macale.