Promuovere i prodotti tipici sfruttando l'aggregazione tra Consorzi di tutela conterranei e le occasioni offerte dalla possibilità di intercettare una domanda locale che si è trasferita fuori regione. E'questo lo schema che viene seguito dai Consorzi di tutela dell'Agnello di Sardegna Igp e del Carciofo spinoso Dop. Un modo per far conoscere questi prodotti anche ai non sardi.
 
Prosegue infatti la collaborazione tra il Consorzio di tutela dell'Agnello di Sardegna Igp e la Federazione delle associazioni sarde in Italia. Nello scorso fine settimana, a Piacenza, l'eccellenza sarda è stata protagonista, insieme al Carciofo spinoso di Sardegna Dop, della manifestazione enologica Sorgente del vino live.

In particolare sono stati protagonisti nella serata dello scorso sabato sera quando i due prodotti sono stati proposti al pubblico all'interno del Terroir Sardegna, lo spazio riservato nella fiera all'isola. Spazio dove è stato possibile trovare un assaggio della vera autenticità gastronomica ed enologica sarda, grazie all'organizzazione della Fasi e del circolo Gremio sardo Efisio Tolla di Piacenza, con il sostegno della Regione Sardegna.

"Terroir Sardegna - spiega Bastianino Mossa, presidente della Fasi che conta oltre 70 circoli e 30mila soci sparsi nel Centro-Nord Italia - nasce dalla volontà di raccontare territori del vino attraverso i loro prodotti agricoli e artigianali. Questa manifestazione è stata l'occasione per promuovere il nostro territorio di origine e le sue eccellenze agroalimentari". 

"E' una collaborazione nella quale crediamo molto - sostiene il presidente del Contas Battista Cualbu -, sia perché vogliamo tenere vivo il legame con i nostri amici sardi emigrati nel resto d'Italia, e sia perché loro sono i migliori e più convinti ambasciatori della nostra terra. Stiamo parlando di 30mila sardi emigrati nel Nord Italia che promuovono l'Agnello Igp sia attraverso le tante iniziative che organizzano e sia con il passaparola, oggi la pubblicità più efficace e affidabile".