Lo scorso venerdì, a Tenuta Valminier (Villanova d’Asti), si è svolta l’annuale assemblea generale ordinaria dei delegati di Confagricoltura Asti, nella quale Massimo Forno è stato riconfermato presidente dell’organizzazione, all’unanimità. Carica che ricoprirà per il prossimo triennio.

L’assemblea ha portato anche al rinnovo dei quadri dirigenti e degli organi sociali. Nel consiglio direttivo, infatti, siederanno: Antonio Amasio, Armando Assenza Parisi, Giuseppe Baiotto, Armando Bechis, Gianni Bione, Andrea Bussi, Piero Cavaglià, Pietro Cirio, Gianluca De Faveri, Valter Dessimone, Romano Dogliotti, Sebastiano Martinengo, Franco Matta, Mario Pavesio, Clara Raverdino, Davide Razzano, Flavio Scagliola, Giuseppe Valente ed Ezio Veggia.

La riconferma al vertice di Confagricoltura Asti è un attestato di stima e di fiducia nelle capacità di Forno e dei suoi più stretti collaboratori, capaci di far evolvere l’organizzazione in un “supermercato dei servizi”, così come indicato dal direttore di Confagricoltura Asti, Francesco Giaquinta.

Presente alla nomina anche Giorgio Ferrero, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, il quale ha illustrato lo “stato dell’arte” del Psr del Piemonte.

Lo strumento di essenziale importanza per il mondo agricolo piemontese è stato fortemente criticato dall’organizzazione per i bandi eccessivamente restrittivi e le difficoltà di varia natura, in primis quella informatica, incontrate dagli imprenditori per accedere ai finanziamenti.

Il presidente Forno, che è anche vicepresidente di Confagricoltura Piemonte e membro di giunta nella Camera di commercio di Asti, ha apprezzato l’apertura al confronto di Ferrero e, di rimbalzo, lo stesso assessore ha riconosciuto a Confagricoltura lo spirito propositivo che ha sempre accompagnato le dure critiche piovute in questi mesi sull’operato di corso Stati Uniti, riconoscendo le difficoltà segnalate, ma indicando nell’informatizzazione del sistema, il futuro che porterà ad una sburocratizzazione dell’intera macchina istituzionale.

Forno, con la recente rielezione, mira a completare il lavoro iniziato nel 2013, puntando sempre più sul coinvolgimento della base associativa in questo particolare periodo di trasformazione, il cui momento apicale si ritrova nella riforma del Rio, che coinvolge tutti i settori produttivi del Paese.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte, Gian Paolo Coscia ed il vicepresidente di Confagricoltura, Ezio Veggia, hanno accolto con grande soddisfazione la riconferma di Forno, ritenendolo la figura ideale per traghettare Confagricoltura Asti in questo particolare momento storico ed in grado di rafforzare la coesione all’interno della struttura, valore aggiunto dell’organizzazione a tutti i livelli e che ha portato alla conquista di varie vittorie sindacali a favore del mondo rurale, come l’abolizione dell’Imu agricola, ottenuta grazie alla pervicace azione messa in campo da Confagricoltura.