Regna l'attesa sui mercati agricoli, con una situazione di cautela principalmente sui mercati vinicoli, dove i produttori, in presenza di prezzi giudicati non pienamente remunerativi, preferiscono aspettare a vendere, attendendo magari un'evoluzione migliore del mercato.

Lo rileva l'Ismea nell' Overview di questa settimana. Nuovo affondo dei prezzi per l'olio d'oliva, a scapito soprattutto degli Evo in un mercato nazionale e comunitario ormai interessato esclusivamente alle nuove produzioni. Stallo per le quotazioni sui mercati dei cereali e dei semi oleosi, mentre crescono i prezzi dei risoni. Per quanto riguarda le produzioni orticole, le temperature delle ultime settimane non hanno certamente incoraggiato il consumo delle qualità autunno-vernine, determinando in alcuni casi l'adeguamento verso il basso dei prezzi.

Andamento flessivo dei listini anche per le insalate, a causa di un maggior afflusso di merce con l'entrata in produzione delle zone vocate del sud del Paese. Tra gli ortaggi in coltura protetta, stanno scendendo i prezzi delle zucchine e dei pomodori, dopo i rincari dei giorni scorsi. Nel settore zootecnico, trend negativo per suini e bovini, dopo l'allarme lanciato dall'Oms, con cedimenti piuttosto accentuati tra il bestiame vivo, in particolar modo tra i capi destinati al macello, che risultano penalizzati dal rallentamento delle attività di macellazione.

Trend negativo anche per il prezzo degli avicoli, in un mercato che risulta ancora condizionato dall'offerta eccedentaria rispetto alle capacità. Più elevate le quotazioni dei conigli, nonostante i consumi in calo e la presenza di merce di importazione. Mercato al ribasso per le uova, vista la scarsa richiesta industriale per i calibri medio-piccoli, mentre infine per i lattiero-caseari la situazione è stazionaria, con aspettative di deterioramento sotto l'influenza delle dinamiche internazionali.