Procede a ritmo serrato il negoziato tra la Regione Calabria e la Commissione europea sul Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014 – 2020, uno strumento che vale oltre un miliardo e 103 milioni di euro.

La regione conta di riuscire a spendere tutti i soldi del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sul vecchio Psr 2007-2013. Nel report di Rete rurale nazionale di maggio sono segnalati ancora a rischio disimpegno automatico 127,5 milioni di fondi europei, per non perdere i quali entro il 31 dicembre Regione Calabria dovrà dare fuoco alle polveri della spesa pubblica per ben 213,3 milioni di euro.

Intanto, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliveiro, ha formato una nuova giunta, e si è in attesa di sapere se la delega per l'agricoltura sarà riassegnata al presidente oppure ad un consigliere eletto.
 
“In seguito alle osservazioni della Commissione europea, arrivate a Catanzaro ufficialmente il 10 febbraio, il dipartimento Agricoltura, dopo un ampio confronto con il partenariato economico e sociale, aveva inviato a Bruxelles la versione rivista del Psr lo scorso 18 maggio. Pochi giorni dopo ha preso il via un negoziato telefonico con i servizi della Commissione, volto alla revisione finale del Programma" riporta un comunicato stampa della giunta regionale della Calabria.
 
“Sono momenti intensi per il nostro dipartimento - afferma il dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, Carmelo Salvino - Puntiamo innanzitutto a chiudere nella migliore maniera possibile il Psr 2007/2013, con l'obiettivo di non restituire all’Europa nemmeno un centesimo e di utilizzare le risorse comunitarie per ottenere risultati tangibili in termini di sviluppo dei nostri territori. Nel frattempo auspichiamo che il Psr 2014/2020 venga approvato entro il mese di settembre, per poter partire subito con la pubblicazione dei primi bandi. Siamo fiduciosi perché la Commissione europea non ha ritenuto opportuno un nuovo incontro bilaterale".
 
Soddisfatto dell'avanzamento del negoziato con la Commissione europea, anche il consigliere regionale Mauro D'Acri, che ha preso parte, non solo all'incontro di Bruxelles dello scorso mese di marzo, ma anche alle varie fasi di confronto con la Commissione.

"Siamo certi che il nostro impegno ed il nostro lavoro – dichiara D’Acri - saranno ben ripagati. Abbiamo cercato di redigere il miglior Psr possibile, in costante e forte sinergia con i territori ed il mondo del partenariato, con il quale abbiamo ritrovato un'importantissima sintonia, grazie anche al presidente Mario Oliverio che ha preso parte personalmente ad una serie di incontri e tavoli tecnici. Crediamo infatti che per promuovere sviluppo siano necessari il ritorno ai territori e l'ascolto".

"Il negoziato - sottolinea l'Autorità di gestione del Psr Calabria, Alessandro Zanfìno - ci permette di limare al meglio il Programma, allineandolo ai regolamenti comunitari, all'Accordo di partenariato e alle indicazioni dei Servizi della Commissione, nelle sue diverse Direzioni Generali."

"I primi tre colloqui telefonici - spiega l'Autorità di gestione - hanno riguardato la parte generale del Programma, ossia le analisi di contesto, di fabbisogno, lo swot, la condizionalità e le strategie, e la Commissione ci ha suggerito integrazioni di carattere pressoché formale. Le altre riunioni hanno riguardato invece le singole misure del Psr, mentre da lunedì prossimo inizierà la fase conclusiva della negoziazione, che riguarderà le schede di misura mancanti e la visione complessiva del Programma.
Per fine luglio - conclude Zanfino - abbiamo intenzione di inviare ufficialmente il Programma, già consolidato per la definitiva analisi da parte della Commissione Europea".