Ulteriori ritardi da parte della Commissione europea si tradurranno in una situazione suicida per la crescita europea e lasceranno gli operatori del settore alimentare e dei mangimi esposti a un possibile rischio di interruzioni nella fornitura vitale di soia, mais e prodotti proteici derivati. Se il processo di autorizzazione sarà rinviato, indipendentemente dal fatto che siano geneticamente modificate o no, partite di grano importate in Ue potrebbero essere fermate alle frontiere causando un'ulteriore incertezza dell'equilibrio di mercato, interruzioni della fornitura e impennate dei prezzi dei prodotti alimentari di base e dei principali ingredienti dei mangimi, oltre a minare la competitività dei settori alimentari, mangimi e bestiame dell'Ue.
Il segretario generale del Copa-Cogeca ha avvertito: "Gli allevatori devono già fare i conti con dei divieti commerciali, in particolare l'embargo russo, non possiamo mettere a repentaglio i loro mezzi di sussistenza aggiungendo incertezza sulla stabilità del mercato per i mangimi. Le forniture sono fondamentali per l'allevamento e ci sono seri rischi per l'industria del bestiame nel caso in cui manchino le materie prime. Nel complesso, l'Ue dipende per il 78% da proteine vegetali importate necessarie anche per il benessere animale. Il Copa-Cogeca ha appena confermato un raccolto eccezionale di cereali in Ue quest'anno, in crescita del 6,1% a fronte dei dati dello scorso anno, che dovrà essere esportato. Questo sarà possibile solo se i commercianti non saranno riluttanti a entrare nell'Ue.
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Fonte: Copa Cogeca