In Friuli si stima una produzione di 975 mila ettolitri contro il milione e 73 della scorsa vendemmia.
"E' sotto gli occhi tutti, che la 2014 non è una vendemmia facile – osserva Claudio Cressati, presidente regionale di Confagricoltura -. Il meteo non favorevole in tutta la Penisola (Friuli compreso) ha creato terreno fertile per gli attacchi di patogeni, peronospora, botrite e marciumi soprattutto, e questo ha indotto le aziende ad aumentare il numero di trattamenti in campo, con un notevole innalzamento dei costi di produzione a loro carico".
"In una situazione così critica - spiega Cressati - la maggior parte dei nostri viticoltori ha mostrato preparazione e tempestività negli interventi, contenendo i danni fitoiatrici. Infatti, mentre in Italia la media di diminuzione si colloca sul 15 per cento, in Fvg, è stata contenuta al 9 per cento. A livello qualitativo si segnala un grado zuccherino mediamente minore (ma c’è la possibilità di intervenire per aumentarlo), più vicini alla richiesta attuale dei consumatori, con buoni profumi grazie alle acidità e alle basse temperature e un po’ meno grassi in bocca. Vini moderni, in linea con le attuali tendenze del mercato".
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