L'operazione, ancora in corso in Toscana e in altre Regioni del Centro-Nord riguarda una vasta frode agroalimentare nella vendita all'ingrosso e al dettaglio.
Sequestrato anche vino sfuso pronto per essere inviato sui mercati internazionali ad un prezzo fino a dieci volte superiore e falsi documenti di certificazione di qualità.
Frodi e contraffazioni sottraggono oltre un miliardo di euro l’anno all’agroalimentare nazionale, di cui il 20 per cento “scippato” al mondo del vino. Un settore in costante crescita, in grado di fatturare quasi 10 miliardi di cui la metà realizzati all’estero, dove una bottiglia su cinque è “made in Italy”. Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori.
Per difendere le nostre produzioni d’eccellenza è necessario assoluto rigore, controlli puntuali e “tolleranza zero” nei confronti degli autori delle truffe e degli inganni a tavola che danneggiano i consumatori e minano la credibilità dell’intero sistema agroalimentare italiano. Tanto più che il nostro Paese conta 521 vini a denominazione d'origine. Una realtà costituita da 330 Doc, 118 Igt e 73 Docg.
“Il gioco di squadra nella lotta alla contraffazione si rivela ancora una volta la strategia vincente per tutelare le eccellenze del nostro patrimonio agroalimentare, di cui il vino è uno dei principali simboli" ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
"L’Italia è prima in Europa per i controlli nel settore, solo nel 2013 ne sono stati effettuati quasi 130mila - ha concluso il ministro - Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada con la massima attenzione per difendere le nostre produzioni da tutti gli illeciti che danneggiano il made in Italy”.
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Fonte: Agronotizie