Progresso della scienza e delle sue applicazioni nei settori di interesse per l'agricoltura, la tutela dell'ambiente, la sicurezza e la qualità alimentare, lo sviluppo del mondo rurale, anche attraverso i riferimenti alle tradizioni dei diversi territori nazionali, alla loro tutela e miglioramento.

È questo lo spirito del protocollo d'intesa firmato da Accademia dei Georgofili e Accademia italiana della cucina il 3 dicembre scorso.

 

Con questo accordo le due Accademie si impegnano a promuovere attività culturali congiunte e a organizzare e realizzare iniziative, eventualmente in collaborazione con terzi, intese a valorizzare lo storico patrimonio culturale italiano e le nuove acquisizioni tecnico-scientifiche che hanno riflessi sull'alimentazione e la cucina regionale italiana.
Svolgeranno inoltre azioni complementari e reciprocamente proficue, anche stipulando apposite convenzioni specifiche per realizzare progetti operativi.
Spazio anche alla diffusione di iniziative di comune interesse, con seminari e gruppi di studio comuni e divulgazione di informazioni scientifiche, tecniche e culturali.

 

L'accordo, che ha durata triennale a partire dalla data della sua sottoscrizione, potrà essere rinnovato.

 

"Questo protocollo - ha detto il presidente dell'Accademia dei Georgofili Franco Scaramuzzi nel suo saluto - intende valorizzare l'impegno che le due Accademie pongono nell'approfondire e diffondere conoscenze e formare coscienze attinenti il fondamentale settore alimentare, raccogliendo e discutendo anche le ricche e preziose tradizioni alimentari che abbiamo ereditato.
Siamo convinti che si debba soprattutto contare sulla forza della ragione e delle idee, nel pieno rispetto di ogni libertà di pensiero e di civile espressione. Cerchiamo quindi di raccogliere e ascoltare tutte le opinioni, per discuterle in un continuo e aperto confronto di valutazioni, con realismo non trincerato nei limiti dell'oggi, ma certamente pragmatico e lungimirante al tempo stesso".

 

Leggi il saluto completo del presidente Scaramuzzi

 

Giovanni Ballarini, presidente dell'Accademia italiana della cucina, ha ricordato il ruolo di questa istituzione nella tutela della tradizione della cucina italiana. Con le sue 200 delegazioni in tutte le regioni italiane e 85 in 43 Paesi esteri, diffonde lo stile italiano delle cucine regionali e contribuisce alla valorizzazione dei prodotti alimentari italiani, contrastandone le imitazioni e le contraffazioni.


 


A sinistra Giovanni Ballarini, presidente dell'Accademia italiana della cucina;
a destra Franco Scaramuzzi, presidente dell'Accademia dei Georgofili