Al via il bando della Regione Emilia-Romagna per le aziende agricole e agroindustriali colpite dal terremoto, che hanno avuto attrezzature, macchinari, impianti distrutti o danneggiati.


Le risorse a disposizione ammontano a 99.256.818 euro e permetteranno di coprire, attraverso un contributo in conto capitale, l’80% della spesa. Le domande potranno essere presentate dal 25 ottobre al 10 gennaio 2013 alle Province competenti per territorio. Potranno accedere al bando tutte le aziende agricole e agroindustriali che hanno impianti nei 54 Comuni classificati nel “crateresismico più il Comune di Argenta in provincia di Ferrara. 

L’intervento (a valere sulla misura 126 del Piano regionale di sviluppo rurale) è reso possibile dalla solidarietà delle altre Regioni che all’indomani del sisma hanno deciso di far confluire su un apposito fondo destinato all’Emilia-Romagna (e per una piccola parte anche all’Abruzzo) il 4 % della propria quota, relativa all’anno 2013, del Piano regionale di sviluppo rurale, mentre a sua volta il ministero dell’Agricoltura ha garantito, oltre alla propria parte di cofinanziamento, anche quella che avrebbe dovuto essere in capo all’Emilia-Romagna.
"Vogliamo concedere questi finanziamenti entro marzo 2013, affinché le imprese agricole e agroalimentari possano inserire queste risorse nei propri bilanci del 2012 - ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Bologna -. Vogliamo evitare situazioni di bilanci in rosso a causa delle scorte andate perse o del valore degli impianti crollato a seguito del sisma. Questo intervento è complementare a quelli già predisposti dalle ordinanze del Commissario per le attività produttive, c'è una chiara demarcazione tra ciò che finanzia questo bando e gli altri provvedimenti". 


Le spese ammissibili riguardano in particolare:

• l’acquisto (o il ripristino) di impianti, macchinari, attrezzature in sostituzione di quelli danneggiati o distrutti (comprese le scalere dei caseifici);

• l’acquisto di ricoveri temporanei (es. “hangar”), funzionali alla prosecuzione dell’attività produttiva in attesa del completo ripristino delle strutture produttive danneggiate o distrutte;

• il ripristino delle scorte vive e morte, danneggiate o distrutte;

• il ripristino di pozzi, impianti irrigui fissi, sistemi di drenaggio, sistemazione dei terreni fessurati e di altri “miglioramenti fondiari”. 


Per maggiori informazioni:
www.ermesagricoltura.it