In buona parte delle foreste del Trentino ci sono quantità piuttosto elevate di ozono, ma – forse per la capacità di adattamento da parte delle piante a questa sostanza - non si riscontrano particolari danni alla vegetazione. E' questa, in sintesi, la fotografia scattata dal Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, che ha realizzato uno studio sui livelli e gli effetti dell'ozono troposferico sulle foreste trentine.
I dati sono stati presentati in occasione di un workshop dal titolo 'Ozono e foreste in Trentino' che si è tenuto al Centro congressi Panorama di Sardagna. I risultati della ricerca presentano luci ed ombre: la vegetazione, infatti, non mostra particolari problemi nonostante sia frequente e diffuso il superamento dei limiti fissati dall'Unione europea per la protezione della vegetazione dall'ozono. Il progetto di studio si chiama 'Ozone effort', è durato dal 2007 al 2011, ed è stato portato avanti dal Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con TerraData environmetrics (Spin-off dell'Università di Siena) e con il supporto e la cooperazione del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente di Trento.
L'ozono troposferico è presente negli strati più bassi dell'atmosfera terrestre ed è attualmente ritenuto uno dei più pericolosi inquinanti gassosi in Europa. Il progetto 'Ozone effort' ha voluto focalizzare il suo interesse sulle interazioni di questo inquinante con foreste e vegetazione naturale di cui la provincia di Trento è particolarmente ricca. Scopo del progetto era rispondere in maniera esplicita a tre precise domande: c'è un rischio potenziale per le foreste in Trentino dovuto all'ozono? Ci sono sintomi specifici sulla vegetazione correlabili all'ozono? Ci sono effetti sulle condizioni ed accrescimenti degli alberi imputabili all'ozono? Per rispondere ai quesiti sono state effettuate, tra le altre cose, misurazioni delle concentrazioni di ozono e indagini in campo sulla presenza di sintomi sulle piante. I dati ottenuti hanno evidenziato la presenza di livelli di ozono piuttosto elevati in gran parte dei siti forestali del Trentino, ma le osservazioni svolte in campo per valutare l'effettiva presenza di danni sulle piante hanno evidenziato la presenza di sintomi fogliari chiaramente imputabili all'ozono solo su alcune specie note per la loro sensibilità nei confronti di questo inquinante. L'analisi dei dati ha evidenziato che l'ozono non appare influire significativamente sull'accrescimento e sulla defogliazione delle piante.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige