Salgono almeno a mezzo miliardo i danni stimati nell'agroalimentare dalla Coldiretti per il terremoto in Emilia Romagna, tra nuovi crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili), di capannoni e stabilimenti di trasformazione, danni ai macchinari e un totale di circa un milione di forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra dopo le ultime scosse che hanno provocato ulteriori crolli delle 'scalere', le grandi scaffalature di stagionatura.

E' quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti, che esprime il cordoglio per le vittime e ha attivato un'azione di verifica e di assistenza nelle aree rurali dove si moltiplicano le segnalazioni nonostante le difficoltà di comunicazione.

"Sono importanti - sottolinea l'organizzazione - le rassicurazioni giunte dal capo della protezione civile Franco Gabrielli che ha indicato tra le priorità dell'emergenza gli agricoltori ai quali saranno destinate roulotte, tende e prefabbricati perché non si possono allontanare dalle loro fattorie e abbandonare la terra e gli allevamenti, dove è necessario garantire la custodia e l'alimentazione degli animali".

Coldiretti aggiunge: "Il Consiglio dei ministri convocato da Mario Monti deve fare presto nel varare provvedimenti di sostegno alle imprese poiché ci sono almeno 150 milioni di euro stimati di tasse in scadenza entro il mese giugno per le aziende agricole delle aree colpite dal sisma. Oltre alla prima rata dell'Imu occorre intervenire sull'Iva, l'acconto 2012 e il saldo dell'Irpef o dell'Ires, l'Irap e i contributi Inps in scadenza entro giugno, senza dimenticare le rate di mutui e prestiti che ci aspettiamo vengano prorogate".

Per dare un sostegno concreto ai produttori in difficoltà la Coldiretti ha avviato una vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano caduto a terra nei magazzini colpiti dal sisma che ha provocato una vera gara di solidarietà.