Sempre più forte la leadership dell’agricoltura italiana in Europa in fatto di qualità e tipicità. Stravince su Francia e Spagna, con oltre 200 tra Dop (127) e Igp (75), alle quali si aggiungono due Stg. Produzioni che danno vita ad un fatturato al consumo di 10 miliardi di euro e ad un export di 2,3 miliardi di euro.
Ad evidenziarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale esprime soddisfazione per il crescente ruolo che sta assumendo il mondo agricolo nazionale in questo particolare campo, ma nello stesso tempo esprime preoccupazione per gli attacchi dell’agropirateria, con falsificazioni e imitazioni dei marchi, che ogni anno mette in moto un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro.
Il nostro Paese, aggiunge la Cia, detiene così un consolidato primato a livello comunitario con il maggior numero di prodotti a denominazione di origine tutelata, oltre il 21% del totale Ue. Ci seguono, appunto, la Francia, che continua ad essere sempre più distanziata, con 168 prodotti (92 Dop e 76 Igp), e la Spagna, con 134 prodotti (71 Dop, 60 Igp e 3 Stg). Francia e Spagna hanno rispettivamente il 19 e il 14% dei marchi riconosciuti a livello europeo.
La Cia ricorda che nell’ultimo anno il "paniere" dei prodotti Dop e Igp in Europa si è arricchito di oltre 50 produzioni. In testa l’Italia con più di 20 nuove produzioni registrate (in crescita soprattutto ortofrutticoli e cereali). Seguono Francia e Spagna. Nel nostro Paese, nel settore delle Dop e delle Igp, operano 98.200 aziende agricole e allevamenti e 7.600 strutture di trasformazione artigianali e industriali.
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