C'è meno latte in Europa e il prezzo continua a salire arrivando a toccare in media i 40 euro al quintale.
Questa la situazione registrata a fine novembre dello scorso anno dalla Commissione Europea.
Sale il prezzo del latte e così pure quello dei principali prodotti caseari, come burro, latte in polvere e cheddar, il formaggio preso a riferimento nei commerci internazionali.
L'aumento rispetto al mese precedente, come si vede dalla tabella che segue, supera per il latte e per alcuni prodotti il 3%

 

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I prezzi internazionali

Spostando lo sguardo sui mercati mondiali, si evidenzia come anche nella terza decade di gennaio i prezzi dei principali prodotti lattiero caseari siano tutti in aumento, in particolare sul mercato statunitense, ma anche in quello europeo.
Da notare in particolare l'aumento del prezzo del latte in polvere intero sia in Europa, dove è aumentato del 5,7%, ma soprattutto sul mercato statunitense, dove questo aumento ha superato abbondantemente il 10%.

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Il latte nel mondo

A dare sostegno alle quotazioni dei prodotti lattiero caseari è l'andamento della produzione, che nel novembre del 2021 è in modesta flessione in Europa (-0,2%), mentre in Nuova Zelanda il calo sfiora il 3% ed è abbondantemente oltre il 2% il calo della produzione australiana.
Solo negli Usa si registra un segno opposto, con un aumento dell'1,5%.
Come evidenziano i grafici che seguono, per le produzioni che provengono dall'Oceania i prossimi mesi sono quelli dove si registra un calo, elemento che in assenza di altri fattori dovrebbe dare sostegno alle quotazioni di mercato.


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Italia, prezzi in caduta

Sino alla fine dello scorso anno le quotazioni del prodotto spot, quello venduto fuori mercato, hanno continuato a salire, sfiorando nello scorso dicembre la quotazione di 50 euro al quintale.
Con l'inizio del 2022 le quotazioni, tuttavia, hanno iniziato a perdere posizioni, per fermarsi al 31 gennaio a 44,08 euro al quintale.
Prezzo, ancora una volta, inferiore a quello realizzato dal latte di provenienza tedesca.
Una flessione che spiega in qualche modo la resistenza delle industrie del latte ad accordare agli allevatori un aumento del prezzo.
Nemmeno i 4 centesimi promessi con i recenti accordi potranno però coprire gli aumenti dei costi di produzione conseguenti al rincaro delle bollette energetiche e degli aumentati prezzi delle materie prime per l'alimentazione del bestiame.

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Quanto latte c'è

Contribuisce a frenare il prezzo del latte italiano l'andamento della produzione interna, che per quasi tutto il 2021 ha continuato a crescere, tanto da avvicinare il settore all'autosufficienza.
Dal grafico che segue, elaborato da Assolatte, si evidenzia questo andamento della produzione che risulta costantemente al di sopra dei livelli realizzati negli anni precedenti.

 

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Andamento delle consegne di latte negli ultimi tre anni
(Fonte: Assolatte)

I formaggi

Le quotazioni del Grana Padano, formaggio di riferimento per questo settore, sono in controtendenza rispetto al prezzo del latte.
Le rilevazioni di Ismea per la terza settimana di gennaio indicano per il prodotto stagionato 12/15 mesi prezzi di 8,09 euro/kg, segnando un aumento ininterrotto dalla fine del 2021 a oggi.
Ma non va dimenticato che un anno fa questo stesso prodotto quotava il 6% in più


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Prezzi medi settimanali del Grana Padano stagionato 12/15 mesi
(Fonte: Ismea)


Compito difficile quello delle previsioni di mercato.
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.