Quarant'anni dopo, il metodo di lavorazione non è cambiato, grazie all'innovazione tecnologica sono stati elevati gli standard qualitativi e migliorata la logistica, così, da prodotto locale, la bufala campana è diventata un fenomeno mondiale, incarnando lo stile di vita italiano.
Nel 2020 sono state prodotte 50.677 tonnellate di mozzarella a marchio Dop (+1% secco sulle 50.176 tonnelate del 2019). L'export ha raggiunto nel 2020 una quota del 37% - in crescita di tre punti sul 2019 attestato al 34% - con in testa le destinazioni di Francia, Germania e Spagna, ma con mercati emergenti come Cina e Giappone, dove si avvertono i primi effetti degli accordi di tutela internazionali.
"In 40 anni di attività, il consorzio ha promosso un brand iconico che ha saputo raccontare anche l'evoluzione del nostro paese, coniugando tradizione e modernità", dichiara il presidente Domenico Raimondo.
Oltre al compleanno del consorzio, domani - 12 giugno 2021 - ricorrono anche i 25 anni del riconoscimento del marchio Dop alla mozzarella di bufala campana. Un doppio anniversario che sarà celebrato dal consorzio con un vero e proprio calendario di appuntamenti sia dal vivo che sui social. In programma convegni, contest e iniziative digitali.
"Oggi il consorzio è la sintesi e il frutto di anni di sacrifici fatti innanzitutto dai soci fondatori, che hanno creduto nel valore dello stare insieme e hanno fatto di tutto per ottenere il marchio Dop", sottolinea Raimondo e aggiunge: "Partendo da quella loro esperienza abbiamo percorso tanta strada, che ha portato la bufala campana al successo sia nazionale che mondiale, scalando la classifica dei prodotti Dop, tanto che oggi siamo il terzo formaggio italiano per valore, contiamo 80 soci e 1.400 allevamenti che forniscono latte, il tutto racchiuso in un territorio magnifico".
"La pandemia - prosegue il presidente del consorzio - ha fatto da spartiacque anche per la nostra storia, ora ripartiamo con ancora più forza dalle due mission istituzionali: tutela e promozione. Ulteriori sforzi vanno fatti per far conoscere e acquistare il nostro prodotto, mettendo sempre la qualità al primo posto. Oggi per spedire una mozzarella di bufala fuori dall'Italia ci sono ancora molte difficoltà, perché è freschissima, viaggio con il liquido di governo e ha dei costi sostenuti. Farla mangiare in Australia richiede un grande lavoro a monte, che va semplificato. Su questo continueremo a lavorare per garantire un futuro di sviluppo alla filiera".
Le principali tappe nella storia del Consorzio tutela Mozzarella di bufala campana Dop
- 1981, 13 luglio: nascita del consorzio di tutela
- 1993: riconoscimento nazionale della denominazione
- 1996, 12 giugno: ottenimento marchio Dop
- 2001: prima registrazione del marchio all'estero (Usa)
- 2008: modifica del disciplinare con ampliamento dell'area Dop
- 2011: nuovo Statuto del consorzio
- 2012: adozione codice etico
- 2014: entrata in vigore del sistema di tracciabilità della filiera bufalina
- 2016: nuova sede del consorzio nelle Regie cavallerizze della Reggia di Caserta
- 2017: fondazione della Scuola di formazione lattiero-casearia del consorzio
- 13 luglio 2021: quarantesimo anniversario della nascita del consorzio
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Fonte: Consorzio di tutela Mozzarella di bufala Campana Dop
Autore: Mimmo Pelagalli