Così il prezzo del latte resta sotto le attese e per innescare una solida ripresa bisognerà attendere altri segnali, come una caduta delle produzioni, che invece sono in aumento e una ripresa dei consumi, che nemmeno la parziale riapertura del canale Horeca (hotel, restaurant, catering) è riuscita ad imprimere.
Andiamo con ordine, iniziando dall'andamento del prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto.
Le rilevazioni di Assolatte, l'associazione delle industrie del settore latte, indicano per la seduta del 13 luglio un prezzo di 35,5 euro al quintale, con un modesto recupero (0,7%) rispetto alla settimana precedente.
Ma il prezzo, rispetto a un anno fa, è del 22% più basso. Difficile per le stalle far quadrare i conti.
Non va meglio per il latte spot francese, sceso a 32,25 euro/quintale (meno 22,3% su base annua) e per quello tedesco, che quota 34,0 euro/quintale (meno 20% su base annua).
Andamento del prezzo del latte spot negli ultimi tre anni
(Fonte: ©Assolatte)
Il latte nella Ue
I dati più recenti sulla situazione del latte in Europa si riferiscono al mese di maggio.Nessun ritardo da parte della Commissione europea che questi dati raccoglie ed elabora, ma la conseguenza della complessità di questo lavoro di analisi, svolto invece con una celerità inconsueta in campo statistico.
Il prezzo medio del latte, come si vede nella tabella che segue, è sceso a 33 euro al quintale, in controtendenza rispetto al burro e al latte in polvere, anche in sensibile aumento, mentre il cheddar è rimasto stabile.
A maggio del 2019 il prezzo medio del latte nella Ue era di 33,8 euro al quintale.
La produzione nella Ue...
Un recupero dei prezzi potrebbe essere favorito da una minore produzione di latte, che al contrario nei paesi dell'Unione europea continua a crescere.Ad aprile si segnala un aumento del 2,4%, giunto nel pieno della crisi dei consumi, innescata dall'emergenza sanitaria.
Ora non resta che attendere la caduta della produzione che si verifica nei mesi estivi, nella speranza possa innescare una ripresa dei prezzi del latte.
...nel mondo...
Un sostegno al prezzo può arrivare anche dalla caduta produttiva che si registra in Australia, uno dei big mondiali nella produzione di latte, dove si ha una flessione del 7,3%.La minor produzione australiana è tuttavia compensata dall'aumento della produzione in Nuova Zelanda, che in termini quantitativi è assai più rilevante dell'Australia.
Sostanzialmente stabile la produzione statunitense, altro grande produttore mondiale di latte.
...e in Italia.
E in Italia? La produzione di latte ha subìto un rallentamento, ma resta ancora su valori più elevati rispetto al 2019.Se in febbraio l'aumento era del 7,3%, in aprile questo dato si è fermato all'1,1%.
Sono i numeri che emergono dall'analisi delle consegne di latte messo a disposizione da Assolatte.
La caduta dei prezzi da una parte e la flessione fisiologica che si ha nel periodo estivo dall'altra, dovrebbero ora imprimere un ulteriore freno alla produzione di latte italiano.
Una tendenza che potrebbe essere salutata con favore dal mercato.
Le consegne di latte in Italia negli ultimi tre anni
(Fonte: ©Assolatte)
La crisi dei "Grana"
Che sia prematuro parlare di uscita dalla crisi lo dicono i prezzi dei due principali formaggi "Grana" a denominazione di origine.Il Grana Padano, stando alle rilevazioni di Ismea, ha subìto in giugno un'ulteriore caduta, con i prezzi scesi in media a 7,33 euro per chilogrammo, il 2,8% in meno rispetto a maggio e il 13% in meno se rapportati a un anno fa.
Situazione persino più pesante quella del Parmigiano Reggiano, che è sceso a 8,71 euro per chilo (anche questo un dato medio), con una caduta del 5,1% in un solo mese e una distanza del 28,5% dai prezzi dello scorso anno.
Entrambi i Consorzi di tutela in queste ultime settimane hanno annunciato programmi di riduzione dell'offerta.
Un tentativo per ridare ossigeno ai prezzi. E' quanto sperano anche i produttori di latte.
Prezzo medio mensile del Parmigiano-Reggiano
(Fonte: ©Ismea)
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.