Questo pronto ed efficace intervento sanitario, se da una parte ha consentito di arginare l'espansione del virus, dall'altra ha comportato anche per gli allevamenti non colpiti, ma vicini ai focolai di infezione, pesanti conseguenze per l'impossibilità di movimentare gli animali sia in ingresso sia in uscita.
Inevitabili i danni economici che hanno riguardato tutti i comparti avicoli, dalla produzione di carne a quella di uova da consumo o da avviare agli incubatoi ai fini riproduttivi.
I primi aiuti
Per aiutare gli allevatori a superare il momento di difficoltà si è prontamente messa in campo una serie di aiuti e già a fine aprile del 2018 la Gazzetta Ufficiale numero 91/2018 predisponeva lo stanziamento di 15 milioni di euro ai quali si aggiungevano altri 5 milioni da utilizzare nel 2019, come anticipato lo scorso anno da AgroNotizie.Ora dalla Commissione europea arriva la conferma di un sostegno eccezionale ai produttori avicoli italiani per un importo complessivo di 32,1 milioni di euro.
La misura rientra nell'ambito dei sostegni previsti dalla Pac, da destinare sia a chi ha avuto perdite dirette per la presenza del virus in allevamento, sia per quanti hanno subito danni economici in conseguenza delle misure di contenimento della malattia.
Il sostegno comunitario prevede il cofinziamento in uguale misura da parte dell'Italia, cosa che porta la cifra complessiva da destinare agli allevamenti ad un importo di 64,2 milioni di euro.
Soddisfazione italiana
Nel commentare la decisione presa a Bruxelles, il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco centinaio, si è detto molto soddisfatto del risultato raggiunto per ottenere ulteriori risorse per risarcire gli allevamenti."Tutte le richieste avanzate dalle autorità italiane – ha detto Centinaio - sono state ritenute ammissibili dall'esecutivo Ue, consentendo così alle numerose aziende avicole coinvolte di ottenere una adeguata compensazione per le perdite subite nella produzione".