Gli interventi principali in programma
All’Hotel Ariston di Paestum saranno presenti circa cinquecento operatori provenienti da tutta Italia, con la presenza di importanti professionisti provenienti dagli Stati Uniti e dalla Francia, paesi ospitati. Tra gli argomenti in programma, spiccano le tematiche di approfondimento sulla ricerca e la selezione di specifici caratteri genetici negli Usa, che vedono come relatrici l’illustre ricercatrice Marla Spivak del dipartimento di Entomologia dell’Università del Minnesota e Jackie Park-Burris, importante allevatrice di regine ligustiche e membro del Comitato nazionale di conservazione del germoplasma apistico dell' Ursuda, Usa; sono previste anche relazioni su particolari aspetti dell’apicoltura negli Stati uniti e sulla salute dell’ape nel Nord America.Il programma prevede un intervento del ricercatore francese dell’Inra André Kretzschmar su diagnosi e trattamento delle malattie delle api e diverse relazioni sul nomadismo, sulle strategie di lotta alla Varroa, sulla normativa apistica nazionale e regionale. Importanti, su tale aspetto, saranno i contributi dei rappresentanti istituzionali e dei tecnici del Mipaaf e del ministero della Salute che tratteranno, in particolare, l’anagrafe apistica nazionale.
Visite in campo e formazione
Oltre alle sessioni di lavoro ordinarie, il programma prevede anche visite ad alcune importanti realtà apistiche campane, un corso di cristallizzazione del miele organizzato da Piana Ricerca e Consulenza con Lucia Piana e Amanda Dettori e un corso di cucina con il miele organizzato da Ambasciatori dei Mieli in collaborazione con Città del Gusto di Napoli con gli chef della Gambero Rosso Academy.Spazio anche alla commercializzazione, con un incontro tra i principali confezionatori dei mieli italiani. Oltre quaranta gli sponsor nazionali e internazionali che parteciperanno al congresso per i quali sarà allestita un’area espositiva ad hoc.
I numeri del comparto apistico in Italia
Come sempre, dunque, il congresso sarà una speciale occasione di confronto e conoscenza per un settore dai numeri importanti. La Bda, l’anagrafe nazionale apistica, registra ben 1,2 i milioni di alveari allevati sul territorio italiano. Gli apicoltori possessori di partita Iva sono circa 20mila e detengono l’80% degli alveari italiani. L’apicoltura si conferma un importante fattore produttivo del settore agricolo nazionale. Il valore stimato dei prodotti dell’apicoltura italiana (miele, cera, propoli, polline, pappa reale, veleno d’api) si aggira sui 170 milioni di euro. L’attività di impollinazione che le api svolgono, consentendo alle piante coltivate di produrre cibo, corrisponde ad un valore commerciale di circa 2 miliardi di euro. L'Italia vanta anche l’invidiabile record per le varietà di miele prodotto: cinquantuno di cui circa trenta monoflora.Scopri i dettagli del 34° Convegno Aapi