Miglioramento energetico, consulenza tecnico-sanitaria, formazione, innovazione e ricerca in agricoltura sono stati i temi cardine del  convegno “Fare sistema per una zootecnia sostenibile” svoltosi lo scorso 30 novembre a Potenza, organizzato dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata, dalla Confederazione italiana agricoltori, da Coldiretti e da Copagri in collaborazione con Regione Basilicata.

E il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha colto l’occasione per rilanciare la legislazione regionale sulle reti d’impresa, come leva competitiva necessaria per affrontare e vincere le sfide dei prossimi anni, a cominciare da quella rappresentata dalla nuova programmazione appena approvata da Bruxelles.

Dopo l’introduzione di Augusto Calbi, direttore dell’Associazione regionale allevatori di Basilicata, si sono susseguiti i saluti dei rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e delle sigle delle organizzazioni datoriali degli allevatori lucani: Coldiretti, Cia, Copagri, Università degli Studi della Basilicata, Asp, Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata e Dipartimento regionale alla Salute.

Durante i lavori è stato ricordato il faticoso percorso di regionalizzazione operato da Ara in questi anni che ha incontrato e superato campanilismi e diffidenze, ma che ha rafforzato il comparto degli allevatori.

Un ringraziamento particolare è stato espresso dai presenti al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, al tavolo dei relatori, e al dipartimento Politiche agricole e forestali per aver riconosciuto l’Ara quale struttura strategicamente utile e a servizio della zootecnia lucana; zootecnia intesa non solo come produzione, allevamento e sfruttamento del bestiame, ma anche presidio e salvaguardia ambientale e rilancio economico del territorio.

“Dobbiamo coniugare il settore al futuro -  ha esordito il presidente della Regione, Marcello Pittella - e tenere presente gli errori commessi nel passato per non ripeterli più”. Il presidente ha espresso compiacimento per gli sforzi straordinariamente compiuti dalle associazioni degli allevatori in venti anni, in particolare dall’Associazione regionale degli allevatori di Basilicata, con strumenti e modalità diversi da quelle utilizzate sinora.

“Gli asset strategici della Basilicata - ha continuato Pittella - sono la zootecnia, l’agricoltura e il settore alimentare riconosciuti dall’Ue per qualità, ma ancora carenti per competitività".

Sul rilancio delle imprese agrozootecniche Pittella ha ancora detto: "La competitività si può valorizzare creando le reti d’impresa - già che la Basilicata si avvale di una legge regionale ad hoc tra le migliori in Italia - e un nuovo sistema di accesso al credito con le centrali d’acquisto”.

“La Basilicata va di pari passo con l’innovazione tecnologica e la ricerca - ha concluso il presidente della giunta - in tema di screening epidemiologici, di misure di tutela ambientale ordinarie e straordinarie, risorse avanzate per la medicina ambientale e altrettante strumentazioni avanzate per misurare le diossine al camino”.

Pittella ha dato appuntamento, infine, al convegno sulla zootecnia nel 2016 per verificare l’esito degli impegni presi in agenda e fare un bilancio.