Il presidente Gianpiero Calzolari ha dichiarato: “Le condizioni di mercato non consentono una remunerazione del latte adeguata alle legittime aspettative dei produttori ma il nostro Consiglio di amministrazione ha scelto di aumentare di 1 centesimo per litro il prezzo di riferimento portandolo a 37 centesimi, nell’area Nord, più premi e qualità. Siamo consapevoli di muoverci in controtendenza rispetto ad un mercato al ribasso ma abbiamo il dovere di tenere in considerazione le difficoltà degli allevatori, negli ultimi giorni ulteriormente aggravate dal calo delle produzioni dovuto alla straordinaria ondata di caldo".
"Con questa scelta - ha aggiunto Calzolari -, come è già stato per il 2014, rispondiamo alla missione cooperativa nei confronti dei nostri soci, ma vogliamo anche richiamare ad un maggior senso di responsabilità tutti gli attori della nostra filiera nazionale, dalla produzione, all’industria di trasformazione, alla cooperazione, dalla distribuzione fino al consumatore. Il venir meno del regime delle quote latte ci rende tutti più deboli di fronte ai grandi produttori del Nord, ma l’Italia produce una qualità senza pari che va salvaguardata in primo luogo remunerando adeguatamente coloro che il latte lo producono ogni giorno, senza ricorrere alle follie della polvere di cui stiamo leggendo in questi giorni”.
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Fonte: Granarolo