“E’ positivo – ha detto Parmigiani - il rinnovato impegno politico del ministero per un settore determinante per l’economia del Paese. Abbiamo la necessità inderogabile che tutta la filiera si dia obiettivi chiari, condivisi e precisi. Obiettivi che devono permettere poi di attivare l’amministrazione per varare strumenti economici, finanziari, fiscali, gestionali su quali contare per far ripartire la filiera. In particolare l’allevamento, promuovendo poi tutti i passaggi a monte e a valle di esso. Il traguardo finale da raggiungere deve essere una più particolare promozione sia della carne che dei trasformati verso il mercato interno ma in particolare sul mercato estero. In tal senso è necessario chiudere definitivamente la questione sull’origine con l’approvazione rapida del Sistema Sqn”.
Confagricoltura esprime apprezzamento anche per l’attenzione posta alle alternative produttive che affianchino le Dop, sempre tramite il sistema Sqn, una strategia che Confagricoltura ha sempre sostenuto e portato avanti. “Condividiamo pienamente – ha poi sottolineato Parmigiani – l’attività ministeriale a supporto dell’internazionalizzazione che in questo momento può essere una delle valvole di rilancio del settore. Questo sia intermini di promozione del nostro prodotto sui mercati esteri, sia aumentando l’attenzione verso una più determinante politica sanitaria per eliminare una volta per sempre le barriere sanitarie all’export di cui soffrono le imprese vocate ai mercati esteri del nostro Paese”.
Parmigiani non ha mancato di tornare sull’annosa questione della Commissione di valutazione. “Permane la necessità di trovare uno strumento migliore per la determinazione del prezzo. La Cun al momento – ha rimarcato l’imprenditrice piacentina - non garantisce gli interessi degli allevatori. Occorre trovare il modo di farla funzionare diversamente. In alternativa Confagricoltura ritiene indispensabile l’incentivazione, anche da parte del ministero, del ricorso alla Bmti”.
Il ministro Martina, nel chiudere la riunione sintetizzando la “road map” dei prossimi giorni, ha tenuto a precisare i seguenti aspetti: l’immediato avvio di un coordinamento del dicastero con le Regioni per definire le possibili misure attivabili nei Psr; l’immediata definizione del disciplinare Sqn (una prima bozza dovrebbe essere disponibile entro luglio); l’avvio di una ricognizione scientifico-tecnica sul “benessere” al fine di definire una misura finanziata nell’ambito dello sviluppo rurale concertata con l’ausilio dell’Istituto Spallanzani; l’impegno a valutare classificazione delle carcasse (è necessaria sia l’apertura di un nuovo confronto con la Ue per approfondire la delicata questione, sia una rivalutazione tecnica degli aspetti applicativi dell’equazione); l’impegno a convocare una riunione, di aggiornamento, del tavolo per la fine del mese di luglio.
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Fonte: Confagricoltura Piacenza