I formaggi rappresentano in valore il principale comparto delle produzioni agroalimentari Dop e Igp con una quota pari al 52% del fatturato nazionale e il 62% della quota export. È uno dei dati emersi dalla relazione del'assemblea annuale di Afidop, Associazione italiana formaggi Dop svoltasi a Savignano in collaborazione con Assopiemonte, alla presenza del viceministro dell'agricoltura Andrea Olivero.
“La necessità di salvaguardare i prodotti a marchio – ha spiegato il presidente di Afidop Cesare Baldrighi (che ha assunto di recente anche l’incarico di presidente del Coordinamento lattiero-caseario di Fedagri) – è oggi fortemente avvertita da tutti i Paesi europei. La tutela ex officio, che è uno degli strumenti messi a disposizione dal Pacchetto Qualità per difendere le produzioni Dop, trova applicazione esclusivamente in ambito europeo. Di fondamentale importanza diventa allora la stipula di accordi bilaterali affinché i nostri prodotti vengano riconosciuti anche oltre oceano scongiurando fenomeni di italian sounding o imitazioni vere e proprie”.
In seguito all’accordo stipulato con il Canada, ha ricordato Baldrighi, si è ottenuta la tutela di ben 11 formaggi italiani a denominazione di origine. Benefici al comparto potrebbero arrivare anche se si dovesse giungere all’accordo di libero scambio con gli Usa, se si considera che, secondo uno studio dell’Unione europea, sarebbero centinaia di migliaia i posti di lavoro che si verrebbero complessivamente a generare e dei quali beneficeranno tutte le economie del mondo. La sola economia dell’Europa potrebbe crescere di 120 miliardi di euro e quella americana di 90 miliardi.
In merito alle opportunità e prospettive del comparto delle produzioni Dop, Afidop confida che l’Expo 2015 rappresenti una occasione da non perdere per diffondere il concetto di Denominazione di origine enfatizzando il legame con il territorio che è alla base di queste produzioni.
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Fonte: Fedagri - Confcooperative