C'è troppa burocrazia nei campi e soprattutto nelle stalle, dove le scartoffie arrivano a costare anche più di 12 euro per ogni quintale di latte prodotto. Se ne è già parlato su Agronotizie commentando le analisi economiche dell'azienda Barbiselle di Elisabetta Quaini, un'importante allevamento del cremonese. Per ridurre questo opprimente eccesso di burocrazia è arrivato dalla regione Lombardia un progetto di semplificazione che prevede: dematerializzazione del passaporto bovino, HACCP semplificato per le micro imprese, manuale per i controlli delle Asl e autocertificazione dei requisiti sanitari del latte destinato ai prodotti di esportazione.

Si parte dal tavolo
Al momento ci si ferma alla istituzione di un tavolo tecnico costituito dalle numerose autorità competenti in materia, così come stabilito dal regolamento pubblicato in questi giorni sul bollettino regionale. Obiettivo del tavolo, spiega la delibera, sarà quello di “favorire azioni congiunte volte a supportare gli organismi di programmazione per lo sviluppo di progetti mirati ad ottimizzare i controlli e favorire lo scambio di informazioni.

Passaporto” semplificato
Ma non è finita qui. La giunta ha anche approvato un progetto per semplificare il passaporto bovini. In “burocratichese” il progetto si chiama “dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina.” Obiettivo del progetto è quello di semplificare tutte le regole per la movimentazione degli animali, mantenendo però al contempo una completa tracciabilità delle produzioni lungo l'intera filiera.

Certificazioni più snelle
Semplificazioni in vista anche per l'HACCP, la procedura per tenere sotto controllo i punti critici della produzione. Ne potranno usufruire le piccole imprese - un esempio è quello del caseificio aziendale, ma non solo - che potranno essere sgravati da alcuni obblighi non strettamente collegati alla sicurezza alimentare. Novità in vista anche per talune autocertificazioni che riguardano gli allevamenti. In questo caso si parla del latte e dei prodotti a base di latte destinati alla esportazione. Ne potranno usufruire gli allevamenti registrati nel sistema dell'anagrafe regionale e le cui produzioni sono destinate alla trasformazione in prodotti a base di latte per l'export.

Stop ai doppioni
Come spiegano dall'assessorato regionale alla Salute guidato da Mario Mantovani, il progetto si propone di evitare duplicazioni e sovrapposizioni nello svolgimento dei controlli. “Gli obiettivi di sicurezza alimentare - spiega l'assessore Mantovani - saranno raggiunti migliorando l'efficienza, l'efficacia e la appropriatezza dei controlli, diminuendo, al contempo, il senso di oppressione dell'operatore economico che, a volte, viene controllato in successione da diverse autorità e, in alcune circostanze, anche per le stesse cose.

Punto di partenza
Ora non resta che attendere i risultati di questo progetto portato avanti dalla regione Lombardia, risultato che ci si augura sia positivo e quindi destinato a diventare un punto di partenza per estendere ad altre regioni analoghe semplificazioni per alleggerire il carico burocratico che pesa sulle aziende agricole.