L’operazione, che fa seguito all’episodio di Milano che ha portato al blocco dell’attività di un pubblico esercizio per rivendita di falsa Mozzarella Dop, si è già concretizzata in due sequestri, ad opera del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con ispettori del Consorzio di tutela, di 60.000 falsi involucri di Mozzarella Dop e di grossi quantitativi di mozzarelle etichettate in maniera non conforme alla normativa vigente, nei comuni di Giugliano e Melito, in provincia di Napoli. Sempre a tutela del consumatore si è proceduto al prelevamento di campioni di mozzarella per verificare la qualità del prodotto. Il generale Vincenzo Stabile, comandante regionale del Cfs Campania, che coordina le operazioni, ha dichiarato:“Accanto alla significativa attività del Cfs nell’ambito della Terra dei fuochi e alle successive bonifiche che si renderanno necessarie, dovrà crearsi un parallelo percorso a tutela del settore agroalimentare. La devastazione ambientale di alcune ristrette parti del territorio non deve mettere in dubbio l’indiscutibile sicurezza, genuinità e tipicità delle nostre eccellenze enogastronomiche, così apprezzate e degne di trovare sempre nuovi sbocchi commerciali. Siamo lieti di condurre, accanto ai Consorzi di tutela dei prodotti a denominazione di origine e di indicazione geografica protetta, una battaglia di legalità e di civiltà”.
“Con grande soddisfazione abbiamo accolto l’invito del Corpo forestale dello Stato a collaborare per la difesa della nostra Dop; siamo i primi a chiedere trasparenza e ad avere a cuore la garanzia del consumatore – afferma Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop-. Questo primo intervento, effettuato nell'ambito dell'operazione 'Brand protection', è solo un esempio della nostra collaborazione con gli organi di polizia, che ha consentito, in questo caso, di reprimere il tentativo di commercializzare un prodotto generico con la denominazione 'Mozzarella di bufala', riservata per legge esclusivamente alle aziende inserite nel sistema di controllo della Dop e previamente autorizzate dal Consorzio”.
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Fonte: Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala campana Dop