C'era preoccupazione per la diffusone dello Schmallenberg virus negli allevamenti di bovini e ovicaprini in particolare. Per la sua capacità di essere diffuso da un insetto, questo virus di recente scoperta (si veda in proposito Agronotizie del primo marzo) poteva trovare nel periodo estivo condizioni favorevoli al suo ingresso in molti allevamenti europei. I dati resi noti in questi giorni da Efsa, l'ente europeo per la sicurezza alimentare, dicono che il virus ha continuato a circolare in Europa, colpendo nuovi allevamenti anche in aree dove non era ancora presente. Ma la percentuale di allevamenti colpiti resta bassa, appena il 6,6% per gli ovini e 4% per i bovini. La bassa incidenza di allevamenti colpiti potrebbe però nascondere una situazione assai diversa, vista la scarsa sintomatologia che questa malattia determina negli animali colpiti. Sintomi per di più generici, come febbre, mancanza di appetito, diarrea, che spesso non preoccupano e rendono difficile una diagnosi esatta. Il virus di Schmallenberg (dal nome della cittadina tedesca dove è stato individuato per la prima volta) è però responsabile di malformazioni congenite nei nuovi nati, cosa che può arrecare danni economici importanti negli allevamenti dove si presenta.

 

Sardegna, ancora infezioni

Un caso della malattia è però stato diagnosticato in un allevamento della Sardegna, in Ogliastra. Nella stessa area erano inoltre già stati confermati cinque casi di blue tongue, anche questa una malattia trasmessa dagli insetti (genere culicoides, una sorta di moscerino apparentato con le zanzare e come queste capace di pungere). Dal 2000, quando in Sardegna venne diagnosticato il primo caso di blue tongue, l'infezione ha interessato il 62% degli allevamenti ovicaprini dell'isola causando la perdita di circa 650mila capi. Ora si spera che gli interventi di prevenzione nei confronti dello Schmallenberg virus evitino che si ripeta quanto accaduto con la blue tongue. O peggio ancora con la peste suina africana, mai debellata nonostante anni di lotta e costi milionari.