"La drammatica situazione in cui versa l'agricoltura sarda, e soprattutto il settore ovicaprino ormai sull'orlo del tracollo, è l'aspetto più emblematico della grave crisi che attanaglia le imprese agricole del nostro Paese. Un quadro estremamente complesso che richiede al più presto interventi mirati e politiche realmente incisive. Per questa ragione siamo al fianco degli agricoltori e degli allevatori sardi sempre più in affanno".
A sostenerlo è il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alla protesta che sta coinvolgendo il mondo agricolo sardo.
"Nell'ambito della nostra mobilitazione - annuncia Politi - svilupperemo nelle prossime settimane in Sardegna una grande manifestazione a sostegno delle aziende alle prese con grandi problemi che, se non risolti, rischiano di provocare molte chiusure d'attività. Governo e regioni - osserva il presidente della Cia - ancora non hanno dato alcuna risposta alla nostra richiesta di dichiarazione di stato di crisi per il settore. Una decisione che darebbe una boccata d'ossigeno agli allevatori. I tempi, però, si allungano in maniera incredibile e il settore precipita ancora di più nel baratro. Allo stesso tempo - ha ribadito Politi - è indispensabile sbloccare il confronto interprofessionale. Pertanto, in vista del tavolo di domani al ministero, non possiamo che auspicare una positiva ripresa del negoziato nella filiera per arrivare ad un soddisfacente accordo interprofessionale che fissi un prezzo del latte veramente remunerativo".
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