“Anche per il settore ovicaprino siamo costretti a registrare risposte totalmente insufficienti per gli allevatori, che stanno vivendo una drammatica situazione. Attendiamo che governo e regioni si esprimino in maniera concreta sulla richiesta di stato di crisi del comparto che ha urgente bisogno di provvedimenti incisivi e mirati”. 

Così si è espresso il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi sull’incontro che si è svolto al Mipaaf, a cui ha partecipato il responsabile zootecnico della Cia Umberto Borelli. 

“Gli allevatori ovicaprini - ha rimarcato Politi - sono ormai sull’orlo del baratro, assillati da costi sempre più onerosi e da prezzi del latte in vertiginosa caduta libera. La nostra confederazione è mobilitata affinché si risolvano i gravissimi problemi che condizionano pesantemente il settore e si diano reali certezze future. Tra gli interventi indispensabili - ricorda il presidente della Cia - abbiamo proposto proprio la dichiarazione dello stato di crisi, che diventa un passaggio obbligato per venire incontro alle esigenze di tantissimi produttori che non possono più andare avanti”.

Copagri: 'Nessun impegno finanziario per risolvere la situazione'

Anche la Copagri esprime “profonda insoddisfazione” per l'esito del confronto tenutosi sulla crisi del comparto ovicaprino tra governo, regioni e le rappresentanze del settore.Non c'è alcuna assunzione di impegno finanziario per sostenere qualsivoglia soluzione, se si esclude l'irrilevante aumento di tre milioni di euro per l'acquisto di formaggi da destinare agli indigenti. Per quel che concerne il ritiro di prodotto da destinare ai paesi in via di sviluppo - fa sapere la delegazione della Copagri guidata dal vicepresidente nazionale Mario Serpillo e dal presidente della Copagri Sardegna, Ignazio Cirronis - si dichiara la totale mancanza di disponibilità finanziarie. Il resto si ferma alla pura teoria: la presentazione al consiglio dei ministri dell'8 ottobre della dichiarazione di crisi del comparto senza alcuna previsione di stanziamento e la convocazione del Tavolo interprofessionale per esaminare la questione del prezzo. Tra mancati impegni e rimpallo di responsabilità - sottolineano - il problema viene in sostanza eluso, mentre decine di migliaia di aziende in diverse regioni del paese e in aree dove non esiste alternativa reddituale, stanno per chiudere”.

Toscana: 'Fondi insufficienti per aiutare la pastorizia'

Formaggio pecorino da destinare alle mense dei poveri: la proposta del ministero è del tutto insufficiente”. Lo ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura della Toscana, Gianni Salvadori, che ha partecipato in sede ministeriale ad una riunione convocata dal Mipaaf sulla crisi del settore ovicaprino.

“Ci sono fondi europei - ha rammentato Salvadori - che sono destinati proprio a questa funzione. Questa misura si chiama ‘aiuti per gli indigenti’ e serve a garantire l'acquisto di formaggio e altri generi alimentari da destinare a soggetti che offrono un sostegno a chi ha bisogno. Organizzazioni, per esemplificare, come il Banco alimentare, la Caritas e moltissimi altri ancora. Complessivamente - ha proseguito l'assessore - le regioni avevano chiesto, per tutta Italia, una somma di 25 milioni di euro da destinare ai pecorini sul totale di 48 riservati al comparto dei latticini, ma ce ne sono stati offerti soltanto 14. Si tratta di una somma largamente inferiore a quanto sarebbe stato invece necessario. Anche gli allevatori toscani, specialmente nelle zone svantaggiate, e vantano una produzione tipica di eccellenza, rischiano - ha avvertito Salvadori -  di entrare in sofferenza per l'esubero di latte che potrebbe arrivare da altre regioni, dove verrà dichiarato lo stato di crisi, e contavano molto su questa misura. Per questo - ha concluso l’assessore - esprimiamo tutta la nostra insoddisfazione e grande preoccupazione. Siamo convinti che in un momento di crisi come questo era giusto allargare i cordoni della borsa per questa misura e non stringerli”.