'Quale futuro per le grandi colture dopo il 2013?' è il titolo del seminario che si terrà a Pisa il 24 maggio 2011 alle ore 15.00 nell'aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna.
I più recenti dati Istat sull'andamento della Sau e delle superfici a seminativo nel nostro Paese nel corso dell'ultimo decennio mettono in luce una preoccupante contrazione, sia della superficie complessivamente coltivata (-13%), sia di quella destinata alle principali colture erbacee di pieno campo (-23% per i cereali e -60% per le colture industriali).
Di contro, soprattutto nelle aree interne della penisola, si è fatto sempre più evidente e preoccupante il fenomeno dell'abbandono dei seminativi, ormai non più 'mascherato' dall'incremento statistico dei pascoli e/o da un breve periodo di riposo agronomicamente ed economicamente accettabile.
Per discutere del problema sotto diversi punti di vista, anche alla luce delle previsioni sulla Pac post 2013, la sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa hanno ritenuto opportuno organizzare un incontro tecnico-scientifico con il quale si intende proseguire le riflessioni già avviate a Firenze lo scorso anno in merito al futuro prossimo delle grandi colture nella nostra agricoltura.
Il programma prevede:
• Alle ore 15.00 gli indirizzi di saluto di Filiberto Loreti, presidente della sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili ed Enrico Bonari, direttore dell'Istituto Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant'Anna
• Vi saranno poi le relazioni, presiede e coordina: Filiberto Loreti
• Agricoltura, energia e cambiamenti climatici di Giampiero Maracchi, vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili
• La genomica e la cerealizzazione dell'agricoltura del futuro di Antonio Michele Stanca, consigliere dell'Accademia dei Georgofili
• Le problematiche agronomiche nella scelta del sistema colturale a livello aziendale di Enrico Bonari
• Le grandi colture tra mercato globale e contesto nazionale di Federico Vecchioni ,vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili
• Infine le conclusioni di Leonardo Casini dell'Università di Firenze
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