La segnalazione arriva dal portale RisoItaliano.org. Dalla collaborazione tra la Penn State University e l'Accademia cinese di scienze, è arrivata la notizia della scoperta di un gene che controlla la dimensione e il peso dei chicchi di riso. Si tratta di una rivelazione molto importante, da sfruttare anche nelle aziende risicole d'Italia, e che potrebbe portare essere utile per ottenere riso ad alta resa.

Nello specifico, gli studiosi hanno identificato una varietà di riso mutante che produce grani di dimensioni al di sotto della media, scoprendo che portava mutazioni a carico del gene G1F1 (Grain Incomplete Filling 1). Questo gene è responsabile del controllo dell'attività dell'enzima invertasi, che è localizzato sulla parete cellulare, dove converte il saccarosio in sostanze che poi vengono utilizzate per creare l'amido. Il gruppo ha effettuato l'isolamento e l'analisi funzionale del gene GIF1: ha misurato l'attività dell'enzima invertasi in ceppi di riso senza alcuna mutazione, e nella varietà mutata in cui c'è un deficit di attività dell'enzima.

E' stato cosi riscontrato che l'attività nel ceppo mutante è soltanto il 17 per cento rispetto a quella del primo, confermando l'attività di controllo del gene sull'invertasi. Stabilito ciò, sono state prodotte linee transgeniche con una iperespressione del gene GIF1, caratterizzate da chicchi più grandi e più pesanti del normale.