Il progetto sulle agroenergie, avviato da tempo in Sicilia, comincia ad interessare l’industria. Lo sostiene l’assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via. "Abbiamo già ricevuto alcune manifestazioni di interesse -scrive in una nota l'assessore siciliano a pochi giorni dalla chiusura dell'avviso inerente lo sviluppo della filiera agroenergetica- da parte di industrie di trasformazione per la stipula di contratti di coltivazione di brassica carinata per l’ottenimento di biodiesel" .
"Per la prossima campagna di produzione - aggiunge l’assessore La Via - ben 6 aziende di trasformazione dislocate sul territorio regionale e non solo hanno manifestato la disponibilità alla chiusura dei contratti dando precisa indicazione del prezzo al quale sono disposti a pagare la brassica". Accanto alla Energos srl di Palermo, alla Archimede srl di Caltanissetta, alla Agrienergia Sicilia srl di Mazara Del Vallo (Tp) e alla Euro Lucas srl di Siracusa, hanno manifestato interesse alla realizzazione di contratti di coltivazione anche la H.P.B. srl di Milano e la Triumph Italia spa di Livorno. Ecco i contatti delle aziende e i dettagli dell'offerta.
Gli agricoltori interessati alla produzione di brassica carinata dovranno contattare personalmente le ditte offerenti. L’acquisto del seme nella varietà ammessa alla coltivazione potrà avvenire solo previa stipulazione del contratto di coltivazione. L'acquisto sarà possibile anche per gli agricoltori che vorranno realizzare una filiera corta, ossia la realizzazione in azienda di tutto il ciclo di produzione, trasformazione e consumo. A tale scopo sono state messe a disposizione 250 dosi di seme (equivalenti a 250 ha di coltivazione). "Si tratta di un risultato che ci lascia molto soddisfatti - conclude l’assessore La Via – l’interesse delle industrie all’acquisto di questo prodotto dimostra la validità di un progetto che si propone molteplici obiettivi che vanno dalla diversificazione degli approvvigionamenti e diminuzione della dipendenza energetica, alla riduzione delle emissioni di gas alteranti il clima, alla sostenibilità ambientale, senza dimenticare la reale possibilità di individuazione di nuovi sbocchi produttivi per l'agricoltura e quindi di nuove opportunità di lavoro, sviluppo locale e rurale".