"Per ottenere una buon raccolto è necessario partire da buone piante - spiega Roberto Bondi, dei Vivai Quadrifoglio -. Per noi questo aspetto è al centro del sistema di produzione e di certificazione che abbiamo creato. Le nostre piante sono soggette a precise normative fitosanitarie. I livelli di garanzia che vengono sostanzialmente individuati sono due: il primo di livello più basso è il Cac ed è obbligatorio mentre il secondo di livello più alto è il 'virus esente' a cui si aderisce però in maniera volontaria. Le certificazioni vengono rilasciate al momento dell'acquisto della pianta per dimostrarne la qualità, la provenienza, l'assenza di virus e fitoplasmi e l'assenza di altre malattie invalidanti".
Poi c'è l'aspetto varietale. "I nostri clienti - continua Bondi - sono in grado di poter acquistare le varietà più interessanti e più richieste dal mercato. I parametri su cui ci siamo concentrati sono: sapore del frutto dolce e buono (con un contenuto zuccherino elevato ma ben bilanciato rispetto all'acidità), buon calibro (AA-AAA), polpa consistente ed aspetto attraente. Tutti elementi utili per fare reddito".
Per fare reddito ci vogliono piante di qualità
Fonte foto: © Bykeithpix - IStockPhoto)
Il servizio non termina con la semplice vendita delle piante, ma prosegue nella consulenza utile alla creazione dell'impianto e della sua gestione futura.
"Quello che offriamo è un servizio completo - conclude Bondi - che va dalla scelta iniziale della varietà e del tipo d'impianto fino alla produzione dei frutti. Oggi nulla può essere lasciato al caso ed il nostro vivaio è sempre al fianco del frutticoltore moderno che vuole fare reddito".
Un esempio è il pesco: "Le piante vanno acquistate a radice nuda e possono essere messe a dimora a partire dal mese di ottobre fino ad arrivare alla fine di aprile. Devono essere certificate e garantite. Per quanto riguarda il sistema d'allevamento i migliori sono quelli a palmetta e fusetto, con oltre 400 quintali ad ettaro. La corretta nutrizione è un elemento fondamentale per assicurare elevati livelli produttivi e qualitativi del pescheto. Durante la preparazione del terreno è sempre consigliabile un’abbondante concimazione organica sia generalizzata che localizzata sulla fila o nella buca. La concimazione minerale deve tenere conto delle dotazioni di fosforo e potassio rilevate. Per quel che concerne l’irrigazione, il pesco richiede annaffiature abbondanti e regolari; ovviamente vanno evitati i sempre dannosi ristagni idrici. E’ stato calcolato che un ettaro di pescheto in produzione consuma da 2.500 a 4.000 metri cubi d’acqua pari a 250-400 mm di pioggia".
Vivai Quadrifoglio offre una consulenza ed un sopralluogo gratuito.